Svolta per diesel e benzina: l'Italia chiede revisione all'UE. Addio 2035?

I Ministri Urso e Salvini uniti sui dubbi per l'auto elettrica. "Non siamo soli, anche la Germania ha perplessità". Il 25 settembre l'incontro in Europa

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a cura di Tommaso Marcoli

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Il governo italiano chiede di anticipare la revisione dello stop ai motori diesel e benzina previsto per il 2035. Il ministro Adolfo Urso ha annunciato che il 25 settembre presenterà a Bruxelles la proposta di anticipare al 2025 la revisione, originariamente prevista per il 2026.

La richiesta nasce dalle preoccupazioni per il futuro del settore automotive in Europa. Secondo Urso, "tenere due anni il comparto nell'incertezza sul futuro significa bloccare completamente gli investimenti". Il ministro ritiene che il Green Deal europeo così come concepito sia fallito e che l'industria europea dell'auto sia "al collasso".

"L'auto non è un problema italiano, è europeo", ha sottolineato Urso. "Se non vogliamo che gli operai invadano le strade delle capitali europee così come hanno fatto recentemente gli agricoltori, bisogna decidere, non si possono aspettare 2 anni, restando nell'incertezza".

Il 25 settembre l'incontro decisivo in Europa

La posizione del governo italiano è condivisa dal ministro Matteo Salvini, che ha dichiarato: "Non siamo solo noi a esplicitare qualche dubbio sul tutto elettrico dal 2035. Adesso si è accorta anche la Germania e quindi immagino che saremo più fortunati".

La proposta di anticipare la revisione mira a dare maggiore certezza al settore automobilistico europeo, permettendo alle aziende di pianificare meglio gli investimenti futuri. Resta da vedere come reagiranno gli altri paesi membri e le istituzioni europee a questa richiesta italiana di riconsiderare i tempi della transizione verso la mobilità elettrica.

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