In Svezia le ferrovie statali SJ Railways danno la possibilità ai passeggeri premium di impiegare un chip sottopelle come biglietto elettronico. In pratica grazie alla tecnologia NFC (near-field communication) è sufficiente porgere il dorso della mano allo scanner dei controllori per effettuare le verifiche di routine.
L'acquisto dei biglietti avviene nella modalità tradizionale, quindi tramite i canali Web, via app o di persona in stazione. Però grazie allo smartphone si può attivare un collegamento wireless di prossimità con il chip biometrico che di fatto trasferisce il codice identificativo del biglietto o dell'abbonamento.
Il progetto pilota è iniziato nei primi mesi del 2017, ma adesso sono già almeno 3mila gli svedesi che hanno deciso di sfruttare il servizio. Per altro si tratta soprattutto di impiegati del settore hi-tech, le cui aziende hanno partecipato ad altri programmi NFC per la gestione degli ingressi e delle uscite dagli uffici. Fra queste Epicenter, che ha collaborato con i suoi dipendenti al progetto pilota avviato a inizio anno.
SJ Railways ha deciso quindi di approfittare di questo nuovo fenomeno senza effettuare direttamente gli impianti.
"Ovviamente ci sono reazioni diverse", ha ammesso il portavoce di SJ. "Alcune persone sono preoccupate dalle questioni di privacy e questo è un dettaglio che prendiamo molto seriamente. Abbiamo esordito con l'uso del numero di abbonamento che non dice a nessuno nulla - una realtà terza non potrebbe farvi nulla anche ottenendolo".
Per quanto riguarda la questione del tracciamento via microchip l'azienda ricorda che la tecnologia è analoga a quella già presente negli smartphone o le carte di credito. I livelli di rischio sono gli stessi.
Un portachiavi NFC può essere utile agli smemorati.