Supercar nel mirino: la Cina valuta dei controdazi

Pechino valuta contromisure ai dazi UE sulle auto: possibili ritorsioni sulle supercar europee.

Avatar di Luca Rocchi

a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

La Commissione dell'Unione Europea ha proposto dazi fino al 46,3% sulle importazioni di auto elettriche dalla Cina, accusata di dumping industriale. In attesa del voto definitivo degli Stati membri, Pechino valuta contromisure, tra cui possibili aumenti delle tariffe sulle grandi auto a benzina europee.

Il ministero del Commercio cinese ha annunciato di aver avviato consultazioni con l'industria locale per discutere un potenziale innalzamento dei dazi sui veicoli europei di grossa cilindrata. Questa mossa potrebbe segnare l'inizio di una vera e propria guerra commerciale tra UE e Cina, colpendo in particolare i marchi di lusso italiani e tedeschi come Ferrari, Lamborghini, Maserati, Porsche, BMW e Mercedes.

La Cina ha già avviato un'indagine antisovvenzioni su latticini e carni esportati dall'Europa, dimostrando la sua volontà di rispondere alle misure protezionistiche dell'UE. La proposta di dazi sulle auto elettriche cinesi mira a contrastare presunte pratiche di dumping, che permetterebbero ai produttori cinesi di vendere a prezzi artificialmente bassi sul mercato europeo.

Prossimi passi e tempistiche

La Commissione europea raccoglierà i commenti delle aziende cinesi coinvolte fino al 30 agosto. Successivamente, presenterà una proposta finale agli Stati membri, che dovranno approvarla o respingerla a maggioranza qualificata. La decisione è attesa tra fine ottobre e inizio novembre.

Se approvati, i dazi rimarrebbero in vigore per 5 anni, con possibilità di proroga. L'impatto di queste misure potrebbe ridisegnare gli equilibri del mercato automobilistico globale, influenzando le strategie di produttori e consumatori sia in Europa che in Cina.

Leggi altri articoli