L’industria automobilistica è da sempre un settore che ricopre un ruolo primordiale, sia in Italia che nel mondo, e che nel corso degli ultimi anni ha particolarmente rinnovato la concezione di mobilità a cui eravamo abituati. La volontà di premiare auto popolari, non solo per il prezzo ma anche per il successo, ha portato il mondo automobilistico all’istituzione di importanti premi. Tra questi spicca inevitabilmente il premio Car of the Year, nato per volontà di alcune influenti riviste del settore.
Car of the Year: cos’è e quando nasce
Il Car of the Year è un riconoscimento europeo che premia il modello di auto che, nei dodici mesi precedenti all'assegnazione, abbia particolari di design e innovazione tecnologica considerati i migliori. Per l’assegnazione del premio viene tenuto in considerazione anche il rapporto con il prezzo di vendita.
Nel lontano 1964 alcune riviste di spicco del settore, come AutoVisie, Quattroruote, Stern e Vi Bilägare, hanno deciso di istituire l’importante premio invitando anche i più autorevoli giornalisti di importanti riviste europee. Non a caso, a partire dalla prima edizione i giurati presenti all’evento decisero di premiare un’auto dall’ottimo rapporto qualità-prezzo ma, soprattutto, che potesse contraddistinguersi sul mercato sia a livello di design che di propulsione.
Il premio Auto dell’Anno venne dunque istituito per evitare di confonderlo con i confronti di top car che venivano condotti dai giornali di diversi Paesi. Motivo per cui, il direttore della rivista automobilistica Auto Visie (una tra gli organizzatori) nel 1963 decise di contattare 26 collaudatori di auto, provenienti da diversi paesi, cosi da formare una giuria all’altezza del premio. Con il passare degli anni il premio riuscì riuscito a conquistare ulteriore prestigio, tanto che nel 2005 la giuria arrivò ad essere composta da 58 giornalisti provenienti da ben 22 diverse nazioni. Ad oggi l’esperta giuria include, invece, 61 membri che rappresentano ben 23 differenti paesi.
Come funziona il premio
Il premio internazionale Auto dell’Anno, giudicato da un’attenta giuria composta da giornalisti del settore in tutta Europa, nasce con l’obiettivo di eleggere una nuova auto, considerata la più “singolare” messa in vendita nei precedenti 12 mesi dalla data della premiazione.
Car of the Year pone come scopo principale l’assegnazione di un premio ad un unico vincitore. La giuria, infatti, non realizza una classifica di merito per tutte le auto presenti alla competizione dell’anno ma si limita ad eleggere esclusivamente il vincitore decisivo.
Oggi gli organizzatori del premio sono le riviste:
- Auto (Italia)
- Autocar (UK)
- Autopista (Spagna)
- Autovisie (Paesi Bassi)
- L’Automobile Magazine (Francia)
- Stern (Germania)
- Vi Bilägare (Svezia)
Come candidate, le riviste scelgono sempre modelli commercializzati in almeno 5 nazioni europee nel corso dell’anno, mentre la valutazione segue anche criteri di comfort, design, sicurezza, economicità e rispetto per l’ambiente.
Il trofeo
Per tanti anni il trofeo Car of the Year ha caratterizzato sei o sette valvole a fungo, ciascuna con la bandiera nazionale delle pubblicazioni che sponsorizzano il concorso, poste su una base poligonale. In seguito al debutto del 1986, questo trofeo venne sostituito dopo il concorso del 1999 e affidato al Museo Nazionale Olandese dell'Automobile a Raamsdonksveer.
A caratterizzare la sostituzione nel 2000, una scultura in acciaio a forma di L raffigurante un'auto stilizzata in corsa e il logo originale Car of the Year. Dopo soli quattro anni, e dunque nel 2004, venne introdotto un nuovo trofeo realizzato in marmo e metalli colorati.
Disegnato da Liz Pike e prodotto dalla società Special EFX, il trofeo del 2016 si contraddistingueva per la forma di prisma a tre livelli con la parte superiore in cristallo nero corvino. L'anno successivo, il premio Car of the Year ottenne un nuovo trofeo annunciato a Ginevra: il trofeo ha pezzi separati di forme e materiali differenti che, non casualmente, simboleggiano le sette pubblicazioni sponsor. La loro disposizione parallela e indipendente, da una prospettiva frontale, rappresenta la figura di un'auto futuristica.
Vincitrici Car of the Year, dal 1964 ad oggi
Assegnato di consueto alla vigilia dell’apertura del Salone di Ginevra, il Car of the Year è inevitabilmente un premio che ogni casa automobilistica vorrebbe conquistare. A partire dal suo esordio, il marchio che è riuscito a portare a casa più titoli è Fiat, con 9 Auto dell’Anno. Al secondo posto, Renault con 6 titoli mentre il terzo posto è condiviso tra Opel, Ford e Peugeot grazie a 5 vittorie conquistate.
Le auto vincitrici dal 1964 ad oggi sono:
- 1964 - Rover 2000
- 1965 - Austin 1800
- 1966 - Renault 16
- 1967 - Fiat 124
- 1968 - NSU Ro 80
- 1969 - Peugeot 504
- 1970 - Fiat 128
- 1971 - Citroën GS
- 1972 - Fiat 127
- 1973 - Auto Union Audi 80
- 1974 - Mercedes-Benz 450
- 1975 - Citroën CX
- 1976 - Simca 1307-1308
- 1977 - Rover SD1
- 1978 - Porsche 928
- 1979 - Simca Horizon
- 1980 - Lancia Delta
- 1981 - Ford Escort Mk.III
- 1982 - Renault 9
- 1983 - Auto Union Audi 100
- 1984 - Fiat Uno
- 1985 - Opel Kadett
- 1986 - Ford Scorpio
- 1987 - Opel Omega
- 1988 - Peugeot 405
- 1989 - Fiat Tipo
- 1990 - Citroën XM
- 1991 - Renault Clio
- 1992 - Volkswagen Golf
- 1993 - Nissan Micra
- 1994 - Ford Mondeo
- 1995 - Fiat Punto
- 1996 - Fiat Bravo
- 1997 - Renault Scénic
- 1998 - Alfa Romeo 156
- 1999 - Ford Focus
- 2000 - Toyota Yaris
- 2001 - Alfa Romeo 147
- 2002 - Peugeot 307
- 2003 - Renault Mégane II
- 2004 - Fiat Panda (2003)
- 2005 - Toyota Prius
- 2006 - Renault Clio
- 2007 - Ford S-MAX
- 2008 - Fiat 500
- 2009 - Opel Insignia
- 2010 - Volkswagen Polo
- 2011 - Nissan Leaf
- 2012 - Opel Ampera/Chevrolet Volt
- 2013 - Volkswagen Golf
- 2014 - Peugeot 308
- 2015 - Volkswagen Passat
- 2016 - Opel Astra
- 2017 - Peugeot 3008
- 2018 - Volvo XC40
- 2019 - Jaguar I-Pace
- 2020 - Peugeot 208 II
- 2021 - Toyota Yaris
- 2022 - Kia EV6
- 2023 - Jeep Avenger
Auto dell'anno 2023
Ben 61 membri costituiscono l'importante giuria del concorso, rappresentando 23 Paesi europei. Non a caso, i membri della giuria vengono eletti seguendo un'attenta e rigorosa analisi delle competenza personali. Tuttavia, il comitato di giuria è composto da membri che rappresentano le testate organizzatrici e da tre funzionari eletti annualmente. A comporre il Comitato Organizzatore dell'Auto dell'Anno sono. dunque, i dirigenti delle testate giornalistiche sopra citate; le stesse che si occupano, a turno, di organizzare la votazione e che pubblicizzano, promuovono e tengono la cerimonia finale di premiazione dell'importante concorso.
Car of the Year 2023: le 7 finaliste
Giunti alla 59esima edizione, non ci resta che parlare delle 7 finaliste che ci contenderanno il premio Car of the Year 2023.
- Jeep Avenger
- Kia Niro
- Nissan Ariya
- Peugeot 408
- Renault Austral
- Subaru Solterra/Toyota bZ4X
- Volkswagen ID. Buzz
Kia Niro
Proposta sul mercato con tre powertrain elettrificati: ibrido, ibrido plug-in e 100% elettrico. Per la versione EV di Kia Niro l'autonomia dichiarata è di 463 km, mentre l'autonomia elettrica della versione ibrida plug-in si attesta a 65 km. Per quanto riguarda la Kia Niro ibrida il consumo medio è incluso tra i 4,4 e i 4,7 litri di carburante ogni 100 chilometri.
Nissan Ariya
La casa automobilistica giapponese tenta di stravolgere ancora una volta il mercato delle vetture a emissioni con la nuova Nissan Ariya. La gamma della Ariya si suddivide in due allestimenti e tre varianti di potenza, inoltre è possibile scegliere tra due e quattro ruote motrici e tra due differenti livelli di batteria. Si parte dalla versione con batteria da 63 kWh e trazione 2WD (218 CV e 403 km di autonomia), passando dall’intermedia 87 kWh e 2WD (242 CV, 520 km), mentre per la top di gamma Nissan offre 87 kWh 4WD 4orce (306 CV e 493 km).
Peugeot 408
Candidata al Car of the Year 2023, la 408 di Casa Peugeot si basa sula piattaforma utilizzata per la compatta 308, anche se le dimensioni crescono. Tre le motorizzazioni per la Peugeot 408: l'endotermica è benzina 1.2 litri da 130 CV con cambio automatico a 8 velocità, mentre le due ibride plug-in da 180 e 225 CV, sono provviste di cambio automatico a 8 rapporti. I propulsori elettrificati sono, invece, composti da un motore benzina 4 cilindri da 1.6 litri, rispettivamente con potenze di 150 cv e 180 CV, al quale va sommato un motore elettrico da 81 kW (110 cv). Batteria da 12,4 kWh di potenza per entrambe le versioni.
Renault Austral
A contraddistinguere Renault Austral le sue finiture molto curate e una dotazione tecnologica dedicata alla connettività di primo livello per un esperienza d'uso del tutto innovativa. Tra le motorizzazioni benzina e elettrificate, la variante full-hybrid in grado di sviluppare circa 200 CV.
Subaru Solterra/Toyota BZ4x
Ci troviamo davanti a due crossover "gemelli" completamente elettrici basati sulla piattaforma e-TNGA. A contraddistinguere la meccanica dei due crossover i due motori elettrici sincroni trifase a magneti permanenti montati sui due assi che offrono una trazione integrale. La potenza complessiva è pari a 218 CV e 336 Nm di coppia mentre il pacco batteria agli ioni di litio è da 74,1 kWh. Oltre alla piattaforma condivisa, i due modelli hanno uno stile esterno del tutto simile: anche se alcuni dettagli come le griglie e i fari sono diversi, la loro forma è quasi identica.
Volkswagen ID.Buzz
Proposito in due allestimenti, Pro e Pro+, e con un'unica motorizzazione il van ID.Buzz completamente elettrico della Casa di Wolfsburg arriva in Italia come erede dell'iconico Bulli. Il powertrain elettrico, alimentato da una batteria da 82 kWh, garantisce 204 CV e 310 Nm di coppia. L’autonomia nel ciclo WLTP è invece pari a circa 400 km.
La vincitrice del 2023
Jeep Avenger
Dal lontano 1964, il premio The Car of The Year non è mai stato conquistato da un modello Jeep. Con Avenger la Casa americana proprietà di Stellantis punta ad affrontare le avversarie per poter salire sul più alto gradino del podio. Prima elettrica di serie offerta da Jeep, la Avenger è dotata di un powertrain da 156 cavalli e conta su un pacco batterie da 56 kWh. Il tutto si traduce in un'autonomia dichiarata dalla Casa automobilistica di 400 chilometri, che nella guida solo urbana sale a 540 km. Attualmente disponibile solamente con la trazione anteriore, sarà a breve affiancata da una versione 4x4 per l'off-road.