Il gruppo Stellantis punta ad accelerare i suoi piani di elettrificazione e, non a caso, starebbe discutendo con il Governo le condizioni per realizzare una Gigafactory per la produzione di batterie e componenti per veicoli elettrici in Italia. La città di Torino si candida a ospitare lo stabilimento che il gruppo dovrebbe collocare in Europa entro fine dell’anno.
Le discussioni sono al livello di un confronto sul principio di una gigafactory per coprire le future necessità di Stellantis. Vanno studiate le condizioni con le autorità italiane, ha affermato una fonte all'agenzia Reuters, sottolineando che al momento nessuna decisione è stata ancora presa.La candidatura - si legge nell'ordine del giorno - potrebbe avvalersi delle competenze scientifiche e delle professionalità esistenti nonché della vocazione e del saper fare del territorio, dalle Università alle imprese, alle lavoratrici e ai lavoratori impiegati. L'amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares e il presidente John Elkann hanno tenuto un incontro virtuale la scorsa settimana con il ministro dell'Industria Giancarlo Giorgetti.
L'intenzione di Stellantis di triplicare le sue vendite di veicoli elettrici e plug-in richiede inevitabilmente un'adeguata fornitura di batterie e, la costruzione di una Gigafactory per arrivare a disporre di una capacità produttiva di 130 GWh nel 2025 e di 250 GWh nel 2030, non potrebbe che ottimizzare i piani del gruppo.
Per Stellantis, dopo Francia e Germania, Torino diventerebbe dunque il terzo sito per la produzione di batterie: uno stabilimento che significherebbe avere una location strategica vista la vicinanza con la fabbrica dove viene anche prodotta la Fiat 500 elettrica.
Abbiamo la responsabilità di accompagnare la riconversione del settore all’insegna della sostenibilità e di evitare il depauperamento delle competenze presenti sul territorio. Il tema della fabbrica di batterie può diventare essenziale e occorre quindi capire se, sfruttando il Recovery Fund, Stellantis collocherà a Torino il distretto delle batterie: dalla ricerca e progettazione allo smaltimento, ha dichiarato l'esponente di Torino in Comune.
Parliamo di un documento approvato all'unanimità da tutti i consiglieri comunali, dalla sinistra al Movimento 5 Stelle. Non sono mancate al proposito le parole della sindaca Chiara Appendino che ha mostrato entusiasmo per la candidatura della città di Torino:
Si tratta di un atto utile rispetto al percorso iniziato col Consiglio aperto. Non nascondo la mia preoccupazione rispetto al tema di come il Pnrr potrà andare a interagire su questa filiera. A quanto sappiamo oggi sembra che buona parte delle risorse destinate agli enti locali saranno messe a bando, un'impostazione un po' diversa da quella che era stata prospettata e ciò significherà che enti locali e soggetti privati dovranno essere capaci di fare rete e di non essere in competizione per poter attingere alle risorse, ha commentato.
Non si esclude dunque che ulteriori dettagli possano essere già diffusi in occasione dell'Electrification Day, quando Tavares svelerà parte dei piani del nuovo gruppo: appuntamento all'8 luglio.