Stellantis potrebbe stringere un'alleanza con BYD

Stellantis punta su city car elettriche economiche: trattative con BYD per batterie LFP da 30-35 kWh per Citroen e-C3 e Fiat Grande Panda

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a cura di Tommaso Marcoli

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Stellantis, il colosso automobilistico nato dalla fusione tra FCA e PSA, sta ampliando la sua strategia per la produzione di batterie per veicoli elettrici. L'azienda, che già detiene una quota del 33% in ACC insieme a TotalEnergies e Mercedes, sta ora valutando una partnership con il produttore cinese BYD per la fornitura di batterie al litio-ferro-fosfato (LFP).

Secondo quanto riportato dal media francese L'Argus, Stellantis potrebbe utilizzare le batterie LFP di BYD per i modelli basati sulla piattaforma Smart Car, come la Citroen e-C3, la e-C3 Aircross, l'Opel Frontera e la futura Fiat Grande Panda. Attualmente, questi veicoli montano batterie da 44 kWh fornite da Svolt, che garantiscono un'autonomia superiore ai 300 km.

La scelta di BYD come fornitore potrebbe essere strategica per Stellantis. L'azienda cinese è rinomata per la sua competenza nella produzione di batterie LFP, note per il loro costo competitivo e le buone prestazioni. Non a caso, anche Tesla si affida a BYD per le batterie LFP dei suoi modelli entry-level Model 3 e Model Y.

L'obiettivo di Stellantis è chiaro: ampliare la gamma di veicoli elettrici accessibili. Oltre alle versioni attuali, sono previsti modelli con batterie più grandi (ma con chimica NMC) e versioni ancora più economiche, equipaggiate con batterie LFP da 30-35 kWh. Queste ultime permetterebbero di abbassare il prezzo di alcuni modelli sotto la soglia dei 20.000 euro.

Citroen ha già annunciato l'arrivo entro fine anno di una e-C3 con batteria LFP più piccola, un'autonomia di 200 km e un prezzo di 19.900 euro. È probabile che questa versione monti proprio una batteria LFP fornita da BYD.

Questa strategia potrebbe permettere a Stellantis di anticipare la concorrenza nel segmento delle auto elettriche economiche. Volkswagen e Renault stanno sviluppando modelli simili (ID.1 e Twingo), ma questi non saranno disponibili prima del 2026-2027. La partnership con BYD, se confermata, rappresenterebbe un importante passo avanti per Stellantis nella sua strategia di elettrificazione, permettendole di offrire veicoli elettrici più accessibili e competitivi sul mercato europeo.

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