Ecco qual è il vero problema del gruppo Stellantis

L'invenduto è un problema per il gruppo italo-francese, ora l'obiettivo è di ridurre a 330.000 le auto ferme nei concessionari entro fine anno

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a cura di Tommaso Marcoli

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Le vendite di Stellantis negli Stati Uniti sono crollate del 16% nella prima metà del 2024, con cali significativi per tutti i marchi americani del gruppo. Jeep è scesa del 9%, Ram del 26%, Chrysler dell'8% e Dodge del 16%. La domanda debole ha portato a un aumento delle scorte invendute, costringendo l'azienda a prendere misure drastiche.

Per far fronte a questa situazione critica, Stellantis ha deciso di accelerare il piano di riduzione delle scorte negli USA. L'obiettivo è ora di limitare l'inventario a 330.000 veicoli entro la fine del 2024, anziché entro il primo trimestre 2025 come inizialmente previsto. La strategia prevede maggiori sconti sui modelli 2024 e più vecchi, suggerendo la presenza di veicoli invenduti da almeno due anni presso i concessionari.

Le vendite di Stellantis negli USA sono crollate, costringendo a drastici tagli.

Nel secondo semestre 2024, il gruppo prevede di spedire ai concessionari americani 200.000 vetture in meno rispetto al primo semestre 2023, raddoppiando il taglio precedentemente stimato. Stellantis attribuisce questa decisione al "deterioramento del contesto industriale globale" e all'aumento della concorrenza cinese.

L'analisi di CarEdge rivela che diversi modelli Stellantis sono tra i più lenti a vendersi negli USA. L'Alfa Romeo Giulia ha una giacenza media di 617 giorni, seguita dallo Stelvio con 456 giorni e dalla Fiat 500e con 454. Anche altri modelli come Jeep Renegade, Grand Wagoneer L e Dodge Hornet mostrano scorte eccessive.

Revisione delle stime finanziarie

A causa di questa situazione, Stellantis ha rivisto al ribasso le stime per il 2024. Il margine operativo adjusted è ora previsto tra il 5,5% e il 7%, contro il precedente obiettivo a doppia cifra. Il flusso di cassa industriale, inizialmente positivo, è ora stimato tra -5 e -10 miliardi di euro.

La gravità della situazione ha spinto il Consiglio Nazionale dei Concessionari Stellantis USA a inviare una lettera aperta al CEO Carlos Tavares, accusandolo di un imminente "disastro" e del "rapido degrado" dei marchi americani del gruppo.

Nonostante il contratto di Tavares scada nel gennaio 2026, il presidente di Stellantis John Elkann ha dichiarato che è già iniziata la ricerca di un sostituto. L'azienda ha però precisato che si tratta di una procedura normale e che Tavares potrebbe rimanere anche oltre la scadenza del contratto attuale.

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