Stellantis abbandona il progetto di riciclo delle batterie EV

Accantonato il memorandum d'intesa: Stellantis e Orano rinunciano all'accordo siglato in autunno senza fornire spiegazioni sulle ragioni

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a cura di Tommaso Marcoli

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Stellantis e Orano hanno annunciato la decisione di non procedere con la creazione di una joint venture per il riciclaggio delle batterie per veicoli elettrici. Le due aziende hanno dichiarato di non voler "perfezionare" i contratti previsti dal memorandum d'intesa firmato circa un anno fa.

Questo sviluppo rappresenta un ulteriore segnale di difficoltà per le strategie di elettrificazione del settore automobilistico. La decisione arriva pochi mesi dopo la sospensione dei progetti per le gigafactory di Kaiserlautern e Termoli da parte di Automotive Cells Company, un'altra iniziativa legata a Stellantis.

La joint venture avrebbe rafforzato la posizione di Stellantis nella catena del valore delle batterie per auto elettriche.

Sebbene le cause specifiche del mancato accordo non siano state rivelate, è probabile che la decisione sia influenzata dai fattori che stanno rallentando l'elettrificazione del settore automobilistico europeo. Nonostante lo stop al progetto, entrambe le aziende hanno espresso l'intenzione di esplorare "altre potenziali relazioni commerciali".

Orano, nata nel 2017 come spin-off di Areva, ha sviluppato un processo di riciclaggio che Stellantis considera di qualità. Questo lascia aperta la possibilità di future collaborazioni tra le due aziende, anche se in forme diverse da quelle originariamente previste.

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