Sony e Honda svelano un nuovo modello di vendita innovativo per i veicoli elettrici. Dopo l’annuncio della joint venture chiamata Sony Honda Mobility, che vedrà le due società sviluppare congiuntamente veicoli elettrici, le due case giapponesi continuano a lavorare per portare dei cambiamenti nel settore.
"Sarà qualcosa di non convenzionale, non Sony, non Honda, ma qualcosa di nuovo", ha detto il Chief Financial Officer, Kohei Takeuchi. Inoltre Il CFO ha indicato che gli oltre 1.000 concessionari statunitensi della casa automobilistica avranno il compito di gestire la manutenzione dei veicoli elettrici del nuovo marchio.
Si tratta di una scelta utile ad entrambi, soprattutto alla Honda, dal momento che è in ritardo rispetto ad alcuni rivali, per quanto riguarda la mobilità elettrica. Supponendo che tutto vada secondo i piani, il primo veicolo elettrico della partnership sarà in vendita negli Stati Uniti nel 2026. Si ipotizza che alcuni veicoli potrebbero essere costruiti in Ohio, dove ha già sede un centro di produzione Honda. La rete americana di concessionari svolgerà inoltre un ruolo chiave, nel mantenere sana la partnership, quindi andando controcorrente rispetto ai marchi che fanno a meno di una rete di vendita tradizionale, e che invece puntano alle sole vendite dirette, come Tesla, e di recente BMW.
Per Honda è un’ottima notizia perché nel Nord America continua a rimanere indietro rispetto i suoi piani, a causa della continua carenza di chip e semiconduttori. I modelli più venduti sono CR-V e Civic, ma le consegne non riescono a soddisfare la domanda, che nel complesso rimane elevata.
La partnership Sony-Honda, sebbene non offra una soluzione immediata, da speranza per il futuro. Takeuchi è fiducioso che "il momento peggiore sia finito" per quanto riguarda la carenza di chip, ma permangono altri problemi della catena di approvvigionamento.
Honda sembra finalmente vedere la luce in fondo al tunnel, con la buona notizia che riguarda il secondo trimestre. Grazie ai solidi guadagni del tasso di cambio, l'utile operativo della casa automobilistica è aumentato del 16%. Questo successo è arrivato, in parte, a causa dell'indebolimento dello yen rispetto al dollaro USA, con un fatturato di quasi 616 milioni di dollari da luglio a settembre.