Nonostante la sicurezza stradale sia uno dei fattori fondamentali per ciascun automobilista, non sempre le regole del Codice della strada vengono rispettate. A dare conferma è la ricerca sugli stili di vita degli utenti organizzato da ANAS insieme a PIARC Italia e presentato nei giorni scorsi durante il convegno "Sicurezza stradale: obiettivo zero vittime".
Nel dettaglio, il report mostra che il 54,1% degli automobilisti non utilizza le frecce in fase di sorpasso, il 35,4% non segnala l'ingresso in strada da rampa di accesso e il 19,5% l'uscita. Tuttavia, la nuova indagine sugli stili e i comportamenti di guida degli italiani mostra un atteggiamento degli automobilisti piuttosto assolutorio, nonostante il mancato rispetto delle norme imposte dal Codice della strada. Un’abitudine piuttosto comune sembra dunque essere quella relativa all’attribuzione della propria responsabilità alle condotte degli altri.
Con la partecipazione di un campione di 3.036 utenti, l’indagine mostra che il 93% dei sinistri deriva dal comportamento degli automobilisti. Nello specifico, su oltre 357.000 veicoli monitorati il 9,6% superava i limiti di velocità mentre una percentuale pari al 77,7% non rispettava la distanza minima di sicurezza.
Per quanto riguarda la sicurezza stradale, nel corso del convegno non sono mancate le parole dell’amministratore delegato di ANAS, Aldo Isi. Lo stesso che ha sottolineato la volontà dell’azienda di contribuire alla riduzione del 50% le vittime di incidenti stradali al 2030.
La manutenzione stradale è la più grande opera che dobbiamo portare a termine nei prossimi anni. Dobbiamo tornare a curare il patrimonio delle nostre infrastrutture e lo faremo con un piano di investimenti di 50 miliardi in 10 anni, di cui buona parte dedicati all’infrastruttura esistente.
A commentare il numero delle vittime degli incidenti stradali anche il presidente di ACI, Angelo Sticchi Damiani:
È preoccupante soprattutto il numero di vittime tra pedoni e ciclisti, gli utenti vulnerabili. Le principali cause degli incidenti sono l’eccesso di velocità, la guida in stato di ebbrezza o sotto uso di stupefacenti, la distrazione o la stanchezza durante la guida. A tal proposito bisogna fare attenzione al miglioramento del comportamento degli utenti sulle strade: l’aspetto dissuasivo è importante, ma occorre educarci al rispetto dell’altro sulla strada. Insieme alla responsabilità reciproca è fondamentale a ridurre le vittime.