Sì agli e-fuel, no a benzina e diesel: l'UE conferma il 2035

Fit for 55 continua per la sua strada, conferma lo stop a motori benzina e diesel per il 2035 e valuta gli e-fuel come alternativa.

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a cura di Francesco Daghini

Nella giornata del 28 marzo 2023 il Consiglio Europeo ha approvato il nuovo regolamento che va confermare gli standard sulle emissioni di CO2 previste dal programma Fit for 55, che prevede la riduzione delle emissioni di CO2 dell'Unione Europea in 3 step: il primo prevede un taglio del 15% delle emissioni entro il 2025, il secondo un taglio del 55% per auto e furgoni (50% in questo caso) prodotti tra il 2030 e il 2034, mentre il terzo step prevede di azzerare le emissioni di CO2 a partire dal 2035. Fino ad oggi la richiesta di azzerare le emissioni di CO2 andava di pari passo con la diffusione delle auto elettriche, ma nell'ultima versione del testo è stata approvata la possibilità di avere ancora motori endotermici in vendita fintanto che questi utilizzino esclusivamente carburanti sintetici che non pesano climaticamente a livello di emissioni. Si tratta di una grande notizia, specialmente per una realtà come Porsche che ha appena investito ingenti somme per dare vita a un polo produttivo per e-fuel in Cile; sarà grazie a questi carburanti sintetici che tante auto classiche potranno continuare a esistere e circolare liberamente nell'Unione Europea.

Da questa decisione restano fuori invece i biocarburanti, molto in voga in sud America ma mai particolarmente utilizzati nel vecchio continente; il Consiglio non ha ritenuto i biocarburanti sufficientemente neutri da CO2 per approvarli tra i combustibili consentiti, ma ci sarà tempo per ritornare sulla decisione nei prossimi anni - anche se riteniamo un po' improbabile che ciò accada, nonostante l'Italia sia tra i maggiori sostenitori di questa alternativa.

Il ministro Salvini è ottimista e dichiara:

“L’approccio ideologico della Commissione si è limitato ad aprire agli e-fuel, ma confidiamo che gli esperti sappiano dimostrare anche la piena sostenibilità dei biocarburanti. L’anno prossimo, ci saranno nuovo Parlamento e nuova Commissione: la partita non è finita”.

Quel che è certo è che il motore endotermico potrà sopravvivere anche dopo il 2035, semplicemente diventerà un lusso per i pochi che ancora si potranno permettere di alimentarlo e mantenerlo.

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