Sensori TPMS per pneumatici: cosa sono e come funzionano

Avete mai sentito nominare i sensori TPMS deputati al controllo della pressione all'interno del pneumatico? In questo articolo spieghiamo le principali funzioni.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Sicuramente (e sfortunatamente) a qualcuno di voi sarà capitato di trovare la gomma della propria auto eccessivamente sgonfia se non addirittura bucata e dover ricorrere alla sostituzione con il famoso ruotino di scorta (temporaneamente) o utilizzare uno di quei kit di gonfiaggio che ultimamente si trova sempre più spesso a bordo delle nostre vetture. Prevedere eventuali guasti di questo tipo è possibile? Si, circa, con il sistema di monitoraggio della pressione TPMS.Dal 1° novembre 2012 il sistema TPMS è presente su tutti i nuovi modelli omologati di autovetture e camper venduti in UE e 2 anni dopo (dal 1° novembre 2014) è obbligatorio per l’immatricolazione UE. Ma di cosa si tratta nello specifico?

TPMS: cos'è

Il TPMS è un sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici (dall’inglese Tyre Pressure Monitoring System) ovvero un dispositivo elettronico integrato che viene adottato per controllare la pressione degli pneumatici di un veicolo. Fornisce in tempo reale informazioni al conducente avvisandolo quando la pressione di gonfiaggio di uno o più pneumatici non è quella indicata.

La pressione corretta, per precisare, è generalmente indicata su una etichetta posta sulla “battuta” della portiera del guidatore e indicata in bar. Il TPMS monitora quindi i bar della gomma e avvisa il conducente con segnali sonori o luminosi (pittogrammi o spie) direttamente sul quadro strumenti in caso di problemi. In commercio esistono due tipologie di TPMS, quelli a controllo indiretto (passivo) e diretto (attivo), che differiscono in base al loro stesso funzionamento e modalità di comunicazione con la centralina.

TPMS indiretto (passivo)

Il TPMS indiretto sfrutta i sensori del sistema ABS per valutare la pressione degli pneumatici; in sostanza, si basa sul principio che uno pneumatico gonfiato in maniera errata avrà un diametro più piccolo e, di conseguenza, una maggiore velocità angolare di uno che opera correttamente. In questo caso non è possibile quindi misurare la pressione in maniera diretta, ma solo sfruttando il calcolo dell’ABS.In occasione del cambio gomme o di un intervento sugli pneumatici è sempre necessario resettare il sistema; sono necessari circa 30 minuti affinché il sistema riconosca la modifica e la registri a sistema. In genere è sempre disponibile un piccolo pulsante sulla plancia o lato guidatore per avviare la procedura di reset.

TPMS diretto (attivo)

A differenza della variante sopracitata, il TPMS diretto calcola e misura la pressione utilizzando dei sensori installati direttamente sulla valvola di ogni singolo pneumatico e dotati di batteria. Diversamente dai loro omologhi indiretti, questi sensori possono anche misurare la temperatura all'interno degli pneumatici.La presenza di una batteria rende i sensori più suscettibili a malfunzionamenti o banalmente problemi legati alla carica della batteria stessa. In genere, la vita di ogni singola batteria è di circa 5 o 10 anni, ma in caso di freddo eccessivo è probabile che la durata si esaurisca prima. Purtroppo la batteria è quasi sempre saldata pertanto sarà più semplice sostituire il sensore anziché cambiare la batteria. Esistono tuttavia modelli “avanzati” alimentati con un sistema a induzione elettromagnetica; questo aspetto sopperisce al problema della breve durata di vita dei sensori alimentati a batteria. Di contro, il costo può essere sensibilmente superiore. Inoltre, mentre quelli a batteria sono installati all’interno della gomma, quelli con induzione elettromagnetica sono applicati esternamente e possono essere di tipo a tappino oppure flow through, ed entrambi posizionati direttamente sullo stelo della valvola.

TPMS originali e universali

Quando si acquista una nuova auto è generalmente una buona soluzione dotarsi di un secondo treno di gomme invernali magari corredate da un set di cerchi, così da rendere il cambio gomme più veloce ed economico sul lungo periodo. In inverno, con il sale e il ghiaccio, non è difficile rovinare i cerchi in lega e acquistare un set esteticamente meno appagante non è mai una cattiva idea. Se acquistate tutto dal vostro concessionario, sicuramente vi verrà proposto anche un set di sensori TPMS per completare la dotazione ed evitare di avere avvisi sulla propria auto.

Ma è necessario utilizzare TPMS originali? Cosa cambia?

  • sensori originali: si tratta di dispositivi pre-programmati con le impostazioni del veicolo a cui sono destinati. Funzionano sempre e hanno un prezzo di listino leggermente superiore rispetto a quelli universali;
  • sensori universali: spopolano su Amazon e nei maggiori negozi specializzati del settore. Non sono pre-programmati e possono essere installati su qualsiasi veicolo. Per farli funzionare, però, è necessario che l’officina (o il gommista) disponga di uno strumento di programmazione supplementare che viene utilizzato per calibrare il sensore alle specifiche del veicolo.

Come vengono riconosciuti i nuovi TPMS?

In seguito all’installazione di nuovi sensori TPMS, il veicolo deve rilevare i sensori e stabilire un collegamento stabile tra la centralina e i sensori stessi. A seconda della marca, modello e anno di produzione del veicolo ci sono diverse tecnologie in campo:

  • autoapprendimento: ad una velocità compresa tra 20 e 30 km/h, per una distanza di qualche chilometro, il veicolo riconosce automaticamente la modifica e registra pertanto la nuova pressione;
  • apprendimento manuale: a differenza della precedente procedura, il sistema apprende la modifica da fermo senza utilizzare quindi l’auto;
  • ripristino programmato (via OBD): forse la più complicata da svolgere. Qui è necessario l’intervento di qualcuno che abbia dimestichezza e accesso ad un sistema di diagnostica OBD II e resettare la modifica direttamente dallo strumento.

Spia TPMS accesa: come funziona e cosa fare

La spia TPMS ha, in genere, tre modalità funzionamento così da comunicare al conducente la tipologia di problema rilevato.

Se la spia si accende (fissa) mentre si è alla guida significa che la pressione di almeno uno pneumatico ha subito una modifica mentre si è in marcia. Verificare sempre la pressione appena possibile così da evitare noie sul lungo periodo. Se si accende e spegne significa che il livello della pressione si sta avvicinando al valore minimo (generalmente il 20% del valore normale) forse a causa della temperatura rigida ambientale. Se invece la spia lampeggia per un periodo di 90-120 secondi per poi restare fissa è probabile ci sia un problema di comunicazione. Niente gomma bucata quindi, solo un problema nel comunicare tra la centralina dell’auto e il sistema di monitoraggio. Le cause in questo caso possono essere le più svariate; da un malfunzionamento della valvola fino alla temibile batteria esaurita. Purtroppo, in questo caso, l’unica soluzione è recarsi dal gommista o concessionario e verificare la salute della batteria con gli appositi strumenti o smontando la gomma.

TPMS: domande più frequenti

  • Ogni quanto è consigliabile controllare la pressione delle proprie gomme? Non c’è un periodo prestabilito, consigliamo di verificare la corretta pressione almeno una volta ogni 2-3 mesi. Ricordiamo che un piccolo foro può compromettere lo pneumatico anche progressivamente nel tempo (anche a causa delle variazioni delle temperature ambientali). Meglio un controllo in più che una brutta sorpresa in strada.
  • Le pressioni si verificano a freddo o a caldo?È sempre buona regola controllare la pressione con le gomme fredde così da non avere false letture.
  • La pressione può cambiare con la temperatura o altitudine?Certamente. In montagna, al mare, al freddo o al caldo: la pressione all’interno della gomma si modifica costantemente. Come detto sopra, controllatela spesso.
  • Ho comprato un nuovo set di cerchi, posso spostare i sensori?Non sempre. Se si tratta di sensori diretti, attivi, non è possibile. Viceversa, quelli installati sulla valvola possono essere spostati di set in set. Vale la pena? Questo lo lasciamo decidere a voi, ma vista la procedura di apprendimento da fare ogni volta, crediamo che il gioco non valga la candela.
  • Quali sensori TPMS costano meno?Come accennato, i sensori originali certificati dal produttore hanno un costo tendenzialmente superiore. Non crediate però ci sia una differenza abissale. Su un set di 4 sensori, il risparmio con un kit universale può essere di 20-30 euro.
  • Cosa fare se si accende un sensore TPMS quando si guidaSemplice, si accosta in sicurezza nella prima area a disposizione. Non fatevi prendere dal panico, accostate, verificate eventuali viti o chiodi all’interno del battistrada e valutate la situazione. Precisiamo che, a meno che la pressione sia davvero (davvero!) bassa è impossibile valutare la pressione di una gomma con le proprie mani. Non è un pallone da calcio, lo spessore del battistrada (e della spalla) è impegnativo e difficilmente capirete se la gomma ha un problema.
  • Il sensore TPMS rileva un gonfiaggio eccessivo?No, il sensore TPMS rileva se c’è una perdita o variazione inferiore del valore prestabilito dalla casa.
  • La mia auto non ha i sensori TPMS obbligatori di legge, li devo installare?No. Solo i veicoli che sono stati equipaggiati con sistemi TPMS diretti o indiretti in fase di costruzione sono tenuti a rispettare l'obbligo del TPMS; in ogni caso, tutti i veicoli post-2004 sono equipaggiati con tali dispositivi.
  • Cosa è consigliabile tenere in auto per controllare la pressione?Se non vi fidate dei sensori TPMS e volete un secondo parere, consigliamo di tenere a bordo un piccolo manometro portatile oppure un compressore compatto da auto. A questo proposito, a questo indirizzo, è disponibile la nostra guida all’acquisto con i modelli che più consigliamo.
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