Quando si parla di auto spesso le si suddivide in categorie indicate con le lettere dell'alfabeto, con la A che indica le auto più piccole fino ad arrivare alla S (saltando però diverse lettere) che indica le auto sportive e le coupé, ma negli ultimi anni il mercato automobilistico è cambiato tanto e anche i segmenti stanno cambiando di conseguenza; andiamo a scoprire insieme come si suddividono le auto nelle varie categorie e come queste si stanno evolvendo grazie alle nuove tecnologie che affollano il mercato.
Segmenti e caratteristiche
Le dimensioni di un'auto sono la caratteristica principale che si va a guardare per determinare il segmento di appartenenza: la lunghezza è ovviamente il primo dato, ma anche larghezza, altezza e volume all'interno dell'abitacolo giocano un ruolo nella classificazione. Ma tutto questo non basta, perché auto con dimensioni simili possono appartenere a segmenti diversi poiché offrono equipaggiamenti più o meno lussuosi, e di conseguenza hanno un prezzo diverso. Il modo migliore per capire le differenze tra le varie categorie è analizzarle una ad una, partendo dal segmento A dedicato alle city car.
Segmento A: le city car
Il segmento A è dedicato alle city car, quelle che un tempo chiamavamo più semplicemente utilitarie ma che oggi si sono evolute e diversificate parecchio, arrivando ad avere molto di frequente una configurazione a 5 porte - un tempo erano quasi tutte a 3 porte - e comparti tecnici di tutto rispetto, senza però esagerare con il prezzo. In Italia il segmento A è tra quelli di maggior successo, con la Fiat Panda che è da diverso tempo l'auto più venduta in Italia; nella categoria rientrano altri modelli molto diffusi come la Hyundai i10, la Toyota Aygo X che abbiamo testato di recente, o l'apprezzatissima Volkswagen Up! che nel tempo è stata declinata anche in una versione 100% elettrica.
Segmento B: le utilitarie
Nel segmento B rientrano tutte quelle utilitarie che negli anni sono cresciute di dimensioni, ma senza superare - in generale, non è una regola ferrera - i 4,1 metri di lunghezza. Si tratta, quindi, di una categoria di auto più grandi rispetto a quelle del segmento A, sia nelle dimensioni esterne sia nello spazio interno, che offre spesso anche una maggior qualità in termini di materiali e tecnologie a disposizione.
I prezzi di questa categoria sono ancora abbordabili ai più, ma sono saliti sensibilmente nel tempo e oggi un'auto del segmento B si avvicina senza difficoltà ai 20.000 €, quando non li supera; la competizione su questo segmento è serrata, o almeno lo era fino a qualche anno fa, prima che alcune aziende leader decidessero di interrompere lo sviluppo di auto come la Ford Fiesta in favore di modelli in grado di generare maggiori profitti. Tra i modelli più famosi del segmento B abbiamo senza dubbio Volkswagen Polo e Renault Clio, modelli che con l'avvento delle motorizzazioni ibride o 100% elettriche stanno vivendo una nuova giovinezza.
Segmento C: le berline compatte
Se nel segmento B c'è molta competizione, il segmento C è un'autentica polveriera: in questa categoria rientrano berline di dimensioni compatte, ma anche quelle che definiamo hatchback, come l'immortale Volkswagen Golf. In questo caso abbiamo una lunghezza compresa tra i 4,2 e i 4,5 metri, un ampio bagagliaio e 5 posti veri, che possano davvero ospitare 4 passeggeri più il guidatore senza particolari difficoltà.
Negli ultimi anni questa categoria ha fatto un grande passo avanti a livello di tecnologie e le auto del segmento C sono ormai piene di gadget e funzioni extra; l'offerta sul mercato è amplissima e comprende modelli molto apprezzati come Hyundai i30, Mazda 3 e Renault Megane, che abbiamo testato di recente nella versione 100% elettrica.
Vista l'evoluzione che il mercato delle auto sta avendo a livello di design proposti, nel segmento C cominciano a rientrare i primi SUV compatti come Volkswagen T-Roc e Volvo XC40.
Segmento D: le berline più grandi
Il segmento D è composto da auto di dimensioni importanti, che sfiorano i 5 metri di lunghezza, e sono particolarmente adatte a coprire lunghe tratte mantenendo un alto livello di comfort per tutti i passeggeri; bagagliai ampi rendono i viaggi in famiglia particolarmente comodi, mentre in città queste auto - per ovvie ragioni di dimensioni - risultano più difficili da parcheggiare.
In questo caso la dotazione è ancora più ricca e lussuosa, con cifre di acquisto che salgono vertiginosamente oltre i 30.000 euro per i modelli base; tra le nostre prove più recenti segnaliamo la Mercedes Classe C in versione All-terrain, o modelli che hanno fatto la fortuna di Volkswagen come Passat e Tiguan e i recenti successi di Alfa Romeo quali Giulia e Stelvio.
Segmento E: le berline lussuose
Con il segmento E entriamo ufficialmente nel territorio del lusso: le dimensioni sono superiori ai 5 metri di lunghezza e le dotazioni di bordo sono votate al massimo comfort, con una grande attenzione alle finiture e all'eleganza generale dell'auto, con conseguenti aumenti sui prezzi di listino. Le auto tedesche dominano questa categoria con modelli come Audi A6, gli imponenti SUV Audi Q7 e Q8, Mercedes Classe E, e qualche modello italiano come la Maserati Levante.
Il prezzo di listino delle auto di questo segmento lievita parecchio rispetto a quello di un modello con allestimento base, e negli anni queste auto sono spesso entrate nelle flotte delle grandi aziende, ovviamente per i dipendenti con ruoli particolarmente rilevanti.
Segmento F: le berline ancora più lussuose, o "luxury car"
In questo segmento troviamo auto che fanno del lusso che offrono la loro caratteristica principale: le dimensioni sono importanti, con lunghezze che superano tranquillamente i 5 metri, e i prezzi di listino lo sono altrettanto. In questi casi maggiore è il lusso, meglio è, ma ciò non significa che queste auto non siano tecnicamente valide: il comfort e il lusso vanno di pari passo con prestazioni elevatissime e ottime performance di guida.
Negli ultimi anni questo segmento è diventato il pinnacolo delle tecnologie avanzate, il segmento dove si testano tutte le tecnologie - a partire dagli ADAS più capaci - prima che queste possano, nel tempo, ampliarsi su altri segmenti.
Tra gli esempi più famosi di auto del segmento F abbiamo Mercedes Classe S - di recente declinata anche in una versione 100% elettrica - o la vendutissima Lamborghini Urus che negli ultimi anni ha fatto la fortuna della casa di Sant'Agata Bolognese, per non dimenticare poi auto come Porsche Cayenne e Macan.
Segmento J: i SUV e fuoristrada
Se ancora c'erano dubbi sul fatto che la classificazione in segmenti avrebbe bisogno di essere rivista, il segmento J li fugherà completamente: in questa categoria rientrano SUV e fuoristrada, auto che si contraddistinguono per una maggiore altezza da terra rispetto alle normali berline e per una capacità di carico importante.
Negli ultimi anni però la categoria dei SUV si è ampliata e diversificata parecchio, tanto che abbiamo indicato alcuni SUV appartenenti al segmento C, ma esistono modelli - come ad esempio il SUV compatto Skoda Kamiq - definibili B-SUV poiché rientrano, appunto, nel segmento B.
Tra le auto più famose del segmento J troviamo senza dubbio i fuoristrada più puri, come il Suzuki Jimny testato qualche tempo fa, le Jeep più fedeli all'origine del marchio come il Wrangler, ma anche tanti modelli di SUV più cittadini come il diffusissimo Toyota C-HR.
In questo caso i prezzi possono variare drasticamente tra i modelli, vista la grande varietà di auto che rientrano in questa categoria.
Segmento M: le monovolume
Il segmento M è quasi completamente morto, soppiantato dall'avvento di SUV e crossover di tutte le forme e le dimensioni possibili: per anni ci siamo affidati a minivan e monovolume in generale per tutte le famiglie che avevano bisogno di ampi spazi interni, ma il mercato è andato in un'altra direzione nell'ultimo decennio e modelli che una volta erano diffusissimi, come Volkswagen Sharan o Ford Galaxy, sono oggi diventati quasi una rarità.
Segmento S: le sportive coupé
Il segmento S è quello che racchiude le auto sportive, e anche questo sta lentamente perdendo tante delle sue rappresentanti; in questo caso le prestazioni di guida sono il fulcro dell'auto, spesso dotata di motori potenti e un comparto di sospensioni di alta qualità.
Negli ultimi anni, per soddisfare la richiesta degli appassionati di auto sportive, abbiamo visto l'arrivo sul mercato di modelli come la Toyota GR86, mentre alcuni modelli storici come la Porsche 911 e la BMW Z4 resistono all'ondata dei SUV.