Nome curioso per il nuovo Mini Crossover della casa di Martorell, che da tradizione usa una località per battezzare le proprie auto: in questo caso l'origine può essere italiana o spagnola a seconda dei punti di vista. Arona è una città sull'isola di Tenerife, e punto di riferimento culturale popolare molto importante, ma anche il nome di una ridente cittadina italiana affacciata sul Lago Maggiore.
È il più recente dei "Baby SUV" lanciati sul mercato, una categoria in grosso fermento che registra volumi di vendita quadruplicati rispetto al 2015; erano 180mila in Europa nel 2010, sono diventati 1,3 milioni nel 2016.
Si tratta, senza dubbio, del segmento di tendenza grazie alla versatilità delle vetture che ne fanno parte, caratterizzate da una guida agile e confortevole su tutti i tipi di terreno: in città come in autostrada e sui fondi sterrati. E' dunque il genere di veicolo che funge da perfetto compromesso tra l'utilizzo quotidiano in città e quello di viaggio autostradale e tempo libero nel week end.
Il 2018 sarà l'anno della loro definitiva conscrazione, anno che arriva in un momento molto positivo per SEAT: nei primi nove mesi ha infatti venduto oltre 354.000 vetture registrando una crescita media del 13,4% rispetto allo scorso anno.
"La SEAT Arona è un ulteriore passo fondamentale nella nostra strategia e offensiva di prodotto. È la sorella piccola all'interno della famiglia dei SUV SEAT e il modello che ci permetterà di fare un importante salto in avanti dal punto di vista della nostra presenza sul mercato europeo", ha dichiarato Luca de Meo, Presidente della SEAT. "Siamo convinti che anche il 2018 sarà un buon anno per SEAT, soprattutto grazie al nostro nuovo portafoglio prodotti".
Arona è la sorella più piccola di Ateca e, come gli altri mini-SUV, deriva da una utilitaria: condivide infatti la base costruttiva e meccanica con la nuova Ibiza (la piattaforma modulare MQB A0 del gruppo Volkswagen), rispetto alla quale è più alta di 10 cm e più lunga di 8 cm, per 413 cm complessivi.
La nuova piattaforma MQB A0 consente maggiore flessibilità produttiva, maggiore solidità costruttiva e realizzazione di modelli diversi con differenti tipologie di carrozzeria nello stesso segmento. A partire dalla stessa piattaforma, è inoltre possibile creare diverse configurazioni di passo; per esempio, il passo della Arona è 2 mm più lungo di quello della nuova Ibiza.
SEAT ha destinato 900 milioni di Euro agli investimenti in Ricerca e Sviluppo per i nuovi modelli Ibiza e Arona, parte di questi investimenti sono stati destinati all'adeguamento della linea 1 dello stabilimento di Martorell per accogliere la nuova piattaforma MQB A0, rendendo SEAT la prima Azienda del Gruppo Volkswagen a utilizzare questa tecnologia.
Motorizzazioni
Con Ibiza condivide i motori, tutti a iniezione diretta, turbocompressore e sistema start/stop automatico. È possibile scegliere fra tre diversi motori benzina, tutti con blocco in alluminio: il propulsore 1.0 TSI 95 CV tre cilindri, combinato con un cambio manuale a cinque rapporti; la variante 115 CV, nella quale lo stesso motore viene offerto con cambio manuale a sei rapporti o cambio DSG con doppia frizione a sette rapporti.
Nella prima fase di lancio della Arona saranno disponibili tre motorizzazioni (1.0 TSI 95 CV, 1.0 TSI 115 CV, abbinato sia al cambio manuale che al DSG). Il propulsore da 95 CV raggiunge una velocità massima di 173 km/h e un'accelerazione da 0-100 km/h in 11,6 secondi. Con una coppia massima di 175Nm disponibile tra 2.000-3.000 giri, le prestazioni di questo propulsore sono alte grazie anche alla sua leggerezza (1.165 kg con conducente) e alla taratura del cambio per ottenere un equilibrio perfetto tra prestazioni, consumi ed emissioni. Infatti, il consumo medio si attesta a 4,9 l/100 km a fronte di 112 g/km di emissioni di CO2.
Passando alla versione da 115 CV, questa raggiunge la velocità massima di 182 km/h sia in abbinamento al cambio DSG, sia al manuale, che risulta leggermente più veloce nel raggiungere la velocità da 0-100 km/h (in soli 9,8 secondi, mentre la versione con cambio DSG ne impiega 10). Il motore da 115 CV con cambio DSG a sette rapporti registra consumi pari a 5 l/100 km a fronte di 114 g/km di emissioni di CO2. Il motore abbinato al cambio manuale vanta prestazioni leggermente migliori con emissioni che si attestano a 113-114 g/km di CO2 a fronte di consumi pari a 4,9-5 l/100 km. La coppia massima erogata tra i 2.000-3.500 giri è di 200 Nm. In questo modo il motore risponde in maniera armoniosa ed eccellente a bassi regimi, regalando un'esperienza di guida ancora più piacevole.
Successivamente, verrà introdotto il terzo propulsore benzina; si tratta del nuovo quattro cilindri, il 1.5 TSI 150 CV con tecnologia attiva di disattivazione dei cilindri e abbinato a un cambio manuale a sei rapporti, che sarà disponibile esclusivamente per l'allestimento FR.
La coppia massima è pari a 250 Nm e la spinta inizia decisa a partire da 1.500 giri per accompagnare fino ai 3.500 giri; grazie alla tecnologia di disattivazione dei cilindri (già sperimentata durante la prova di Seat Leon), le prestazioni sono accompagnate da consumi contenuti, la casa dichiara infatti 5,1l/100km nel ciclo combinato. Come per Leon, il passaggio da due a quattro cilindri non si percepisce, viene solo espresso attraverso una segnalazione "eco" sul cruscotto.
Su strada...e fuori.
Abbiamo guidato anche la versione benzina 1.0 tre cilindri da 115 cv: l'impressione al volante è molto positiva, la posizione di guida rialzata, da Sport utility, infonde sicurezza perché c'è l'impressione di "dominare" il traffico; gli interni sono spaziosi e la piattaforma modulare è la stessa della Ibiza e dunque anche il comportamente su strada è sostanzialmente lo stesso: ben piantata a terra nei curvoni, agile nel misto e in città.
Offre una eccellente visibilità anteriore e laterale; non si può dire lo stesso degli specchietti, un pò troppo sacrificati al "dio del design": il team di designer Seat ha lavorato alacremente per realizzare dei retrovisori che fossero soprattutto aerodinamici in modo tale da alleggerire la linea e votarla alla sportività.
Abbiamo percorso circa 200 km su strade collinari e di montagna ricche di curve tra Barcellona e Montserrat, per poi spingerci su una pista sterrata tra salite descise e, considerando che si tratta di un SUV alto 155 cm, siamo restati stupiti dalla grande maneggevolezza nei cambi di direzione, sui tornanti e la facilità e leggerezza con cui risaliva un percorso sterrato di media difficoltà.
Nonostante l'impostazione da auto per la famiglia, uno dei punti forti della Arona è proprio la sua guidabilità: lo sterzo, sovrassistito elettricamente, risulta pronto e progressivo, la vettura ha una tenuta di strada invidiabile e rimane sempre estremamente composta nelle reazioni. Il rollio è appena accennato e l'assetto è ben calibrato; l'assorbimento delle asperità è di buon livello anche se risulta un po' secco su quelle più marcate e sui dossi.
Abbiamo attraversato diversi paesi percorrendo stradine strettissime, Arona, anche in queste condizioni si è dimostrata molto maneggevole e decisamente a suo agio.
In autostrada i sistemi di assistenza alla guida hanno fatto il loro dovere: ACC permette di impostare velocità e distanza da mantenere dal veicolo che precede, non è presente il Lane Assist per mantenere l'auto all'interno della carreggiata e che, abbinato all'ACC, sembra accorciare i tempi che ci separano da una futura guida completamente autonoma.
Sulle strade di montagna ovviamente si sentono maggiormente i 35 cavalli di differenza tra le due motorizzazioni, ma il 1.0 da 115 cv risulta nel complesso più equilibrato per l'uso quotidiano, grazie alla coppia 200 Nm disponibile tra i 2.000 e i 3.500 giri.
Il sound del tre cilindri potrebbe non piacere a tutti, non è fastidioso e ci si abitua quasi immediatamente, ma ovviamente è un pochino più rumoroso del 4 cilindri.
In Italia sono tre gli allestimenti inizialmente disponibili per questo urban-crossover: Reference, Style, ed Xcellence; in seguito arriverà il più sportivo "FR".
Gli interni sono in tutti i casi ben curati e la qualità di materiali e assemblaggi è buona: le plastiche sono rigide ma robuste e trasmettono un senso di solidità, pur con dei pannelli portiera un po' "plasticosi"; il bagagliaio è ai vertici della categoria e pari a 400 litri aumentabili abbattendo gli schienali posteriori.
Sono numerose le possibilità di personalizzazione anche del dash pad (il fascione centrale della plancia), delle porte e del contorno della sede del cambio in abbinamento ai colori tappezzeria e lo stile glamour è assicurato dalle combinazioni cromatiche disponibili a catalogo.
I colori sono infatti una delle caratteristiche peculiari di Arona, bicolore in qualsiasi allestimento: il design prevede tre colorazioni diverse per il tetto grigio, nero oppure arancio. Sono ben 68 gli abbinamenti possibili.
Sul montante posteriore è presente una una X serigrafata, ad indicare la connotazione crossover della vettura.
Tecnologia e sicurezza
La dotazione tecnologica di sicurezza è di buon livello, di serie sono presenti Front Assist, Hill Hold Control, il sistema di rilevamento della stanchezza del conducente, i sensori pioggia e luci, e il dispositivo di frenata anticollisione multipla (Multi Collision Brake) e il Cruise Control Adattivo (ACC)
A richiesta si possono aggiungere il Rear Traffic Alert (che monitora il traffico nell'area posteriore quando si procede in retromarcia), il monitoraggio dell'angolo cieco del retrovisore laterale "Blind Spot Detection", con il suo sistema di assistenza al parcheggio che funziona sia per i parcheggi paralleli, sia trasversali al senso di marcia.
Grande attenzione alla tecnologia e alla connettività: a bordo è presente Kessy, un sistema di avviamento senza chiave, l'infotaiment con display touch da 5 oppure 8 pollici.
Molto bello lo schermo da 8", di serie nell'allestimento top di gamma e a richiesta per lo Style, incorniciato da un elegante pannello nero: il sistema ha una grafica chiara e brillante e il funzionamento è intuitivo.
Dal prossimo anno Arona sarà disponibile anche con la strumentazione digitale che consentirà di visualizzare nel cruscotto le indicazioni di GPS e gli altri dati di marcia e verrà integrato anche il servizio vocale interattivo Amazon Alexa.
Il caricabatterie wireless per smartphone è disponibile come optional sull'allestimento Xcellence nel pacchetto Navigation Pack (€500) e per l'allestimento Style nel pacchetto Audio Pack (€600), che comprende anche il Touch da 8 pollici, il lettore CD (si, avete letto bene!!) e il Seat Full Link.
Lo smartphone si può connettere all'auto tramite Apple Car Play, Android Auto e Mirror Link.
Arona non si può avere con la trazione integrale e, per almeno un paio d'anni ancora mancherà una versione ibrida, attesa in Seat nel 2019; chi desidera un'alimentazione alternative potrà comunque scegliere il 3 cilindri turbo da 1 litro e 90 Cv alimentato a metano.
La nuova Arona sarà disponibile in Italia dalla fine del mese di ottobre a partire da 16.950 euro (versione 1.0 TSi Reference, 3 cilindri da 95 cv turbo a benzina - 1300 Euro in più di una Ibiza a parità di allestimento) e si prepara quindi a incrociare le spade con rivali del calibro di Renault Captur, Peugeot 2008, Kia Stonic e Hyundai Kona, contando su un design riuscito, su una buona abitabilità e su tanta tecnologia a bordo.
....e per chi è particolarmente attento al prezzo, in futuro arriverà anche un modello aspirato più economico da 75 cavalli.