Un'enorme fonte di litio è stata scoperta in Arkansas, Stati Uniti, secondo uno studio del Servizio geologico degli Stati Uniti (USGS) pubblicato il 28 ottobre 2024. Il giacimento, stimato tra 5 e 19 milioni di tonnellate, potrebbe rendere gli USA meno dipendenti dalle importazioni di questo elemento chiave per le batterie dei veicoli elettrici.
La scoperta potrebbe avere un impatto significativo sulla produzione globale di litio, attualmente dominata da paesi come Australia e Sud America. E la produzione di batterie rimetterebbe la Cina in una posizione di "parità". Tuttavia, l'estrazione presenta notevoli sfide tecniche ed economiche.
Il litio si trova in salamoie della Smackover Formation, una formazione geologica profonda circa 3.000 metri. Katherine Knierim, idrologa e ricercatrice principale dello studio, precisa: "è importante sottolineare che queste sono una valutazione in loco. Non abbiamo stimato quanto sia tecnicamente recuperabile sulla base dei nuovi metodi di estrazione del litio dalle salamoie".
L'estrazione tradizionale del litio richiede l'evaporazione della salamoia in grandi bacini, un processo lungo e che necessita di molto spazio. Un metodo alternativo, l'estrazione diretta del litio (DLE), utilizza solventi chimici o filtri ma è ancora in fase di sviluppo.
Nonostante le sfide, il gigante petrolifero ExxonMobil sta già esplorando le possibilità di sfruttamento di questo giacimento. Secondo il New York Times, l'azienda ha perforato pozzi esplorativi in Arkansas e prevede di avviare la produzione nel 2027, con l'ambizione di diventare un fornitore leader di litio per l'industria dei veicoli elettrici.
Questa scoperta potrebbe rappresentare un punto di svolta per l'industria delle batterie agli ioni di litio e per la transizione verso la mobilità elettrica negli Stati Uniti, a condizione che si riescano a superare le sfide tecniche ed economiche legate all'estrazione.