Nick Kyrgios, star del tennis e proprietario di una Tesla, ha utilizzato l'app della casa automobilistica per aiutare la polizia a rintracciare la sua Model X, dopo che è stata rubata da casa sua sotto la minaccia delle armi. Secondo quanto riportato da The Guardian, la vicenda sarebbe accaduta lunedì scorso, quando un uomo col volto coperto si è presentato a casa di Kyrgios a Canberra, in Australia.
Ad accoglierlo la madre della star che, sotto la minaccia delle armi, ha dovuto consegnare le chiavi della Tesla Model X. Nonostante il furto, grazie ai numerosi sistemi tecnologici e di tracciamento a bordo del SUV elettrico, la polizia è riuscita a rintracciare e recuperare il veicolo. Come? Semplice, il proprietario da remoto ha potuto non solo rintracciare il GPS dell'auto, ma anche limitare la velocità a 80 km/h per rallentare la fuga.
Il rapinatore è stato arrestato a Ainslie, un sobborgo interno-settentrionale, e la vettura recuperata con quasi il minimo sforzo. Questa vicenda, abbinata ad un recente rapporto dell'Highway Loss Data Institute, testimonia come rubare una Tesla sia drasticamente più complicato di qualsiasi altra auto, anche elettrica. Secondo lo studio, rubare una Tesla è fino a 10 volte più difficile rispetto ad altri modelli; lo scoglio maggiore non è tanto il furto di per sé, ma riuscire a nascondere e continuare ad usare l'auto dopo averla sottratta.
Le soluzioni di casa Musk sono dotate di GPS, telemcare sentinella e connettività sempre connessa, due sistemi che permettono di tracciare e monitorare costantemente la propria vettura. Questo furto, come tanti altri, sono da monito e l'augurio è che altre case automobilistiche possano giungere ad un livello di sicurezza così elevato soprattutto in un periodo dove i furti sono all'ordine del giorno, sia di vetture complete sia di parte di esse (cerchi, interni, fari etc).