Rivoluzione nei rover lunari: arrivano pneumatici 100% in acciaio

Innovativi pneumatici Bridgestone: i prototipi di pneumatici che potrebbero equipaggiare i futuri rover per l'esplorazione lunare sono in acciaio

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a cura di Tommaso Marcoli

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L'acciaio sostituisce la gomma nella nuova frontiera dell'esplorazione lunare. Bridgestone, azienda leader mondiale nella produzione di pneumatici, ha recentemente presentato due innovativi concept di ruote interamente metalliche destinate ai veicoli che in futuro solcheranno il terreno lunare. Un cambio di paradigma radicale che abbandona completamente la gomma tradizionale in favore di strutture flessibili in acciaio, capaci di resistere alle condizioni estreme che caratterizzano il nostro satellite naturale. Questa soluzione rappresenta una risposta ingegneristica alle sfide uniche poste dall'ambiente lunare, dove i materiali convenzionali semplicemente non potrebbero sopravvivere.

Le condizioni ambientali sulla Luna rendono impossibile l'utilizzo di pneumatici tradizionali. Le escursioni termiche drammatiche - che possono variare da oltre 100°C durante il giorno lunare a quasi -150°C durante la notte - combinante con l'intensa radiazione ultravioletta e l'assenza di atmosfera, degraderebbero rapidamente qualsiasi materiale organico come la gomma. Inoltre, l'assenza di pressione atmosferica significativa rende inapplicabili le soluzioni pneumatiche utilizzate sulla Terra.

La risposta di Bridgestone a queste sfide si concretizza in due concept rivoluzionari interamente metallici. Il primo modello, più compatto e leggero, è caratterizzato da un numero ridotto di raggi in acciaio ed è destinato a rover di piccole dimensioni. La seconda variante, più robusta e strutturalmente complessa, è stata invece concepita per veicoli di medie dimensioni destinati ad affrontare terreni lunari più impegnativi.

"La nostra filosofia progettuale si basa sul trovare il perfetto equilibrio tra peso, resistenza e trazione", spiegano dalla casa giapponese. "Ogni grammo aggiuntivo comporta costi enormi nelle missioni spaziali, quindi l'ottimizzazione del rapporto prestazioni-peso è stata la nostra priorità assoluta".

Le immagini rilasciate mostrano chiaramente l'assenza totale di componenti in gomma, sostituiti da elaborate strutture metalliche che devono svolgere simultaneamente le funzioni di pneumatico, cerchio e sistema di sospensione. La sfida ingegneristica è notevole: creare un elemento rigido abbastanza da sostenere il peso del veicolo, ma sufficientemente flessibile da assorbire gli urti e garantire trazione sul terreno irregolare della superficie lunare.

Questa non rappresenta la prima incursione di Bridgestone nel settore aerospaziale. Già nel 2024, l'azienda aveva presentato un prototipo con struttura interna elastica e battistrada in lana d'acciaio, disposto in pannelli rettangolari. I nuovi concept rappresentano però un significativo passo avanti rispetto a quella versione preliminare, che ricordava essenzialmente una grande molla avvolta su se stessa.

Queste innovazioni si inseriscono in un contesto più ampio di rinnovato interesse globale per la Luna. Con diverse agenzie spaziali e compagnie private che pianificano missioni lunari nei prossimi anni, la necessità di soluzioni di mobilità affidabili sulla superficie selenica diventa sempre più pressante. I concept di Bridgestone potrebbero quindi rappresentare non solo un'interessante esercizio di design, ma una tecnologia destinata a essere effettivamente implementata nelle prossime generazioni di rover lunari.

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Per verificarne l'efficacia gli basterà testarla su una qualsiasi strada di Roma.
Se sopravvivono lì sulla Luna andranno alla grande...
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