Il viaggio in treno è stato per molto tempo un simbolo di efficienza, ma in tempi più recenti sembra che la puntualità stia diventando un lusso piuttosto che una norma. Se pensiamo ai treni ad alta velocità - i gioielli della corona del servizio ferroviario italiano - ci aspetteremmo un servizio di alta qualità. Ma ciò non risulta essere sempre vero, e una recente indagine di Altroconsumo lo dimostra.
Il ritardo diventa la norma
L'indagine ha analizzato il servizio di Frecciarossa, Italo, Frecciargento, Frecciabianca e Intercity, concentrandosi sui collegamenti interurbani durante un periodo di 45 giorni, dall'ultimo dicembre a febbraio 2025. I ritardi rilevati sono preoccupanti. Prendiamo ad esempio la tratta Salerno - Torino Porta Nuova che ha registrato ritardi nel 65% dei casi e il Frecciarossa Milano - Roma Termini la cui puntualità è scesa solo nel 30% dei casi.
Nonostante la situazione non ideale, alcuni operatori sembrano cavarsela meglio di altri. Confrontando i dati di Trenitalia e Italo, i treni di quest'ultimo risultano più puntuali nell'80% dei casi. Fatti salienti di questa analisi includono le tratte come Napoli - Roma Termini con i treni di Trenitalia che hanno ritardato nel 25% dei casi, contro il 19% di Italo.
Una piaga diffusa nelle altre categorie
Non si tratta solo di treni ad alta velocità. I Frecciargento, che coprono sia tratti ad alta velocità che tratti delle linee tradizionali, vedono ritardi nel 41% dei casi. Bari - Roma Termini è una delle peggiori, con il 95% dei treni in ritardo. Anche la situazione dei Frecciabianca non è migliore, con il 37% dei treni in ritardo sulla tratta Roma-Genova. Gli Intercity infine, presentano problemi su una varietà di linee, in particolare sull'Adriatica e in alcune aree del Sud, con il 29% dei treni che arriva in ritardo, come risulta dalla tratta Milano - Pescara.
Altroconsumo è in prima linea nel chiedere rimborsi più generosi per i clienti. Attualmente, sia per Trenitalia che Italo, i ritardi devono superare i 30 minuti per garantire il rimborso. Secondo i dati di Altroconsumo, nell'indagine della tratta Frecciarossa Milano - Roma Termini, solo il 5% dei treni supera tale soglia. Eppure, se si abbassasse la soglia di rimborso a 15 minuti, la percentuale dei treni che consentirebbero un rimborso salirebbe all'11%. Tale iniziativa permetterebbe ai cittadini di ricevere indennizzi con una frequenza molto più alta.
Risarcimenti più equi e automatici?
Altroconsumo esorta autorità italiane ed europee a rivedere le condizioni dei rimborsi, proponendo aumenti delle percentuali di indennizzo e il calo della soglia di ritardo per accedere ai rimborsi. I clienti dovrebbero ricevere un rimborso del 30% del prezzo del biglietto già dopo 15 minuti di ritardo per i treni AV e 30 minuti per i treni normali. Un ritardo di oltre un'ora dovrebbe comportare un rimborso del 50% del prezzo del biglietto, mentre ritardi di oltre 2 ore dovrebbero comportare il rimborso completo del biglietto. Infine, Altroconsumo suggerisce di rendere automatico il processo di rimborso, dando al passeggero la possibilità di scegliere tra denaro o un voucher.