Durante l’ultimo incontro della commissione Trasporti alla Camera è intervenuto il direttore generale della motorizzazione civile, Pasquale D’Anzi, che ha fatto luce sulla situazione difficile che sta vivendo la MC; da questo presupposto è nata una nuova proposta, per il momento solo ipotetica, di rivedere il prezzo della revisione auto secondo gli indici Istat sul costo della vita – tradotto, aumentare il prezzo della revisione per supportare le casse della Motorizzazione civile.
“Sono pienamente d’accordo – ha detto Pasquale D’Anzi – sul costruire un automatismo basato sugli indici Istat per le tariffe di revisione. Non c’è alcuna forma di ostacolo, ma ad oggi la cosa si è complicata perché le tariffe sono sempre state legate a interventi normativi sopravvenuti. Un’iniziativa del genere, qualora ci fosse, la caldeggerei sicuramente, perché trovo che un meccanismo automatico, per quanto possa rivelarsi politicamente non opportuno, visto che l’utente è chiamato a pagare di più rispetto a prima, sia cosa buona e giusta dal punto vista tecnico, anche per dare una stabilità reddituale a chi fa questa attività come professionista”
Con la frase ‘chi fa questa attività come professionista’, ‘D’Anzi si è rivolto alle officine autorizzate che eseguono la revisione auto: quest’ultime hanno già visto un aumento sensibile a partire dal 1° novembre 2021, quando il prezzo della revisione auto è salito di 12,14 €, passando da 66,88 € a 79,02 €.
La Motorizzazione Civile soffre inoltre di un annoso problema di mancanza di personale, che si traduce in una burocrazia sempre più lenta per quanto riguarda patenti e revisioni dei veicoli: intervenire in questo senso sarebbe relativamente semplice, ma il direttore non è nella posizione di trovare una soluzione a questo problema – che invece è di competenza della classe politica, che dovrà prevedere un reclutamento straordinario e migliorare la remunerazione dei dipendenti, dato che oggi l’attività in MC è considerata “usurante e malpagata”.