Renault condivide gratuitamente il brevetto Fireman Access

Renault ha sviluppato un sistema antincendio per auto elettriche: spegne le fiamme in pochi minuti usando 10 volte meno acqua e il brevetto è ora gratuito

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a cura di Tommaso Marcoli

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Renault Group ha sviluppato un innovativo sistema antincendio per veicoli elettrici, chiamato Fireman Access, che promette di ridurre drasticamente i tempi e la quantità d'acqua necessari per spegnere gli incendi. L'azienda ha deciso di rendere la tecnologia disponibile gratuitamente ad altri produttori automobilistici.

Il sistema Fireman Access, già installato su tutti i modelli elettrici e ibridi plug-in del Gruppo Renault, consente di estinguere gli incendi dei veicoli elettrici "all'incirca nello stesso tempo di un veicolo a combustione". Funziona tramite un disco adesivo posizionato sopra un'apertura nella batteria del veicolo, progettato per staccarsi sotto la pressione di un idrante, permettendo all'acqua di diffondersi rapidamente in tutte le celle.

Secondo Renault, il Fireman Access permette di spegnere un incendio della batteria di un veicolo elettrico in pochi minuti, rispetto alle diverse ore necessarie con i metodi attuali. Inoltre, utilizza 10 volte meno acqua.

Sebbene i veicoli elettrici abbiano meno probabilità di prendere fuoco rispetto a quelli a combustione, gli incendi delle batterie sono notoriamente più difficili da spegnere. Ciò è dovuto alla natura chimica dell'incendio, che non richiede ossigeno, rendendo inefficace il soffocamento e aumentando notevolmente la quantità d'acqua necessaria per estinguere le fiamme.

Inoltre, un incendio di batterie rilascia gas tossici e può riaccendersi senza preavviso anche dopo essere stato estinto, richiedendo particolare attenzione nella gestione dei veicoli elettrici danneggiati.

Il CEO del Gruppo Renault, Luca de Meo, ha dichiarato: "innovare per migliorare la sicurezza stradale fa parte di chi siamo in Renault. Siamo particolarmente orgogliosi della partnership sviluppata con i servizi antincendio negli ultimi anni". Ha aggiunto: "oggi sono lieto di rendere questa innovazione liberamente disponibile, perché quando si tratta di un argomento come la sicurezza, dobbiamo abbattere tutte le barriere".

Questa mossa di Renault non solo dimostra l'impegno dell'azienda per la sicurezza, ma potrebbe anche accelerare l'adozione di misure di sicurezza più efficaci in tutto il settore automobilistico, contribuendo a rendere la mobilità elettrica più sicura a livello globale.

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2 Commenti

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Sono un po' arrugginito in chimica... ma se non ricordo male il litio delle celle non va proprio d'accordo con l'acqua... anzi... reagisce generando calore ed idrogeno ed ossigeno... di fatto generando o alimentando le fiamme.
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Sono un po' arrugginito in chimica... ma se non ricordo male il litio delle celle non va proprio d'accordo con l'acqua... anzi... reagisce generando calore ed idrogeno ed ossigeno... di fatto generando o alimentando le fiamme.
il litio divide l'idrogeno dall'acqua, che ovviamente è infiammabile.
ma penso che se il litio è relativamente poco e l'acqua tanta lo spegne.
le batterie delle auto quando bruciano partono da una singola cella, è quella che brucia, poi il calore fa bruciare le altre a catena.
usando l'acqua si raffredda evitando che brucino tutte le celle (le celle sono sigillate finchè non esplodono con il calore).
quindi l'acqua ha due effetti, spegnere il fuoco delle celle già esplose e raffreddare le altre.
poi una volta che la cella già a fuoco si esaurisce il fuoco viene domato.
o almeno penso di aver capito cosi.
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il litio divide l'idrogeno dall'acqua, che ovviamente è infiammabile. ma penso che se il litio è relativamente poco e l'acqua tanta lo spegne. le batterie delle auto quando bruciano partono da una singola cella, è quella che brucia, poi il calore fa bruciare le altre a catena. usando l'acqua si raffredda evitando che brucino tutte le celle (le celle sono sigillate finchè non esplodono con il calore). quindi l'acqua ha due effetti, spegnere il fuoco delle celle già esplose e raffreddare le altre. poi una volta che la cella già a fuoco si esaurisce il fuoco viene domato. o almeno penso di aver capito cosi.
Una batteria " al litio" in realtà contiene solo un 4% di litio quindi credo che il ragionamento sia corretto. Oltretutto nelle LFP la deriva termica è decisamente meglio controllabile delle NMC
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