Mercedes-Benz conferma che la prossima generazione di Classe S manterrà i motori a combustione interna, nonostante l'avanzata dell'elettrificazione. L'annuncio è stato fatto dal CEO Ola Källenius durante un'intervista con la rivista britannica Autocar, rivelando la strategia dual-track dell'azienda per il suo modello di punta.
La decisione di Mercedes di continuare a offrire la Classe S con motori tradizionali, parallelamente a una versione completamente elettrica, sottolinea l'impegno del marchio nel soddisfare le diverse esigenze dei clienti del segmento luxury. Källenius ha enfatizzato che le due varianti utilizzeranno piattaforme distinte per evitare compromessi in termini di spazio e prestazioni.
Una strategia di dualità per il futuro
La versione elettrica della Classe S, che sostituirà l'attuale EQS, sarà basata su un'architettura dedicata ai veicoli a batteria. Al contrario, il modello con motore a combustione continuerà a utilizzare una piattaforma sviluppata specificamente per questo tipo di propulsione.
"La Classe S è l'auto meglio progettata al mondo", ha dichiarato Källenius, spiegando che forzare le versioni ICE ed EV a condividere la stessa piattaforma comporterebbe compromessi inaccettabili per i clienti di fascia alta.
Per gestire l'investimento aggiuntivo, l'azienda punta a condividere il maggior numero possibile di componenti tra i modelli a combustione ed elettrici, limitando così i costi di sviluppo.
Il futuro dei motori a combustione
Mercedes ha già adattato i suoi motori a combustione interna per soddisfare le imminenti normative Euro 7. L'azienda rimane uno dei pochi produttori a offrire ancora motori V12 (sulla Maybach S680), mentre concorrenti come BMW, Bentley e Audi hanno abbandonato i propulsori a 12 cilindri.
Con un restyling della Classe S attuale previsto per il 2026, è probabile che la nuova generazione W224 con motori a combustione resterà in produzione fino alla fine degli anni 2030.