Questa invenzione ha salvato migliaia di vite

Volvo ha inventato la cintura di sicurezza a tre punti nel 1959, da allora si stima che abbia salvato almeno 1 milione di vite

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a cura di Tommaso Marcoli

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Ogni volta che saliamo in auto compiamo - o dovremmo compiere - un gesto banale ma di fondamentale importanza. La cintura di sicurezza rappresenta uno dei progressi più significativi nella storia della sicurezza stradale. Sin dalla sua introduzione, questo semplice dispositivo ha avuto un impatto enorme, riducendo il rischio di lesioni gravi e di decessi in caso di incidente. Oggi le automobili sono per legge obbligate ad esserne dotate e l'automobilista è anch'egli soggetto a sanzioni qualora non la utilizzasse durante la guida. Fino alla sua invenzione e commercializzazione, però, un dispositivo in grado di avere un impatto così significativo sulla vita delle persone non era affatto dato per scontato. Il brevetto nel 1959 da parte di Volvo è, in questo senso, una delle più importanti invenzioni nella storia dell'automobile capace in 66 anni di presenza a bordo di aver salvato centinaia di migliaia di vite. 

La storia della cintura di sicurezza

Le prime forme di protezione in ambito automobilistico erano estremamente rudimentali e si concentravano più sulla robustezza della carrozzeria e dei sedili che su sistemi di sicurezza attivi per gli occupanti. Con l’evoluzione dell’automobilismo e l’incremento delle velocità, divenne evidente la necessità di sviluppare dispositivi in grado di proteggere le persone in caso di impatto. Studi condotti nel corso degli anni hanno dimostrato che l’uso della cintura riduce notevolmente la probabilità di subire lesioni gravi, portando alla sua diffusione globale come elemento imprescindibile in ogni veicolo.

L'invenzione di Volvo

Nel 1959 Volvo segnò una svolta fondamentale per la sicurezza automobilistica grazie all’introduzione della cintura a tre punti, ideata dall’ingegnere Nils Bohlin. Questo sistema innovativo, che garantisce una protezione simultanea per torace, addome e pelvi, superava di gran lunga le soluzioni precedenti, che tendevano a limitarsi a proteggere solo alcune aree del corpo. Il contributo di Bohlin non solo migliorò la sicurezza all’interno dei veicoli Volvo, ma, grazie alla decisione dell’azienda di rendere il brevetto accessibile - gratuitamente - a livello globale, rivoluzionò gli standard di sicurezza in tutta l’industria automobilistica.

Stime sulle vite salvate

Numerosi studi hanno evidenziato l’efficacia della cintura di sicurezza nel ridurre la mortalità e le lesioni gravi. Il National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) degli Stati Uniti stima che l’uso corretto della cintura possa ridurre il rischio di morte fino al 45 percento per gli occupanti dei sedili anteriori in caso di incidente. Un’analisi dell’Insurance Institute for Highway Safety (IIHS) ha rilevato che, solo negli Stati Uniti, le cinture di sicurezza hanno salvato tra le 300.000 e le 375.000 vite dal 1975 ad oggi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) aggiunge che l’impiego di questo dispositivo può diminuire il rischio di lesioni gravi fino al 50 percento. Inoltre, ricerche pubblicate su riviste scientifiche come "Accident Analysis and Prevention" corroborano questi dati, dimostrando come un incremento dell’uso della cintura di sicurezza sia direttamente correlato a una riduzione degli incidenti fatali. Queste fonti, sebbene provenienti da contesti e metodologie differenti, convergono nell’evidenziare l’importanza di questo dispositivo come strumento essenziale per la salvaguardia delle vite umane.

L’evoluzione della cintura di sicurezza, culminata con l’introduzione della versione a tre punti da parte di Volvo, testimonia come l’innovazione possa avere un impatto duraturo sulla sicurezza pubblica. Le stime fornite da enti quali il NHTSA, l’IIHS e l’OMS evidenziano un bilancio straordinario in termini di vite salvate, confermando il ruolo fondamentale della cintura nella prevenzione dei decessi stradali. Guardando al futuro, la continua ricerca e lo sviluppo nel campo della sicurezza automobilistica promettono ulteriori progressi, ma l’eredità della cintura a tre punti rimane un pilastro imprescindibile su cui si basa l’intero comparto della protezione degli occupanti.

Fonti: 

https://www.nhtsa.gov/risky-driving/seat-belts
https://www.iihs.org/topics/seat-belts
https://www.who.int/roadsafety/en/

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