Dacia è pronta a fare un salto di qualità con la Bigster, il suo primo SUV di segmento C, e a cambiare radicalmente il modo in cui i consumatori percepiscono il marchio. In un'intervista esclusiva con Xavier Martinet, direttore marketing di Dacia, scopriamo come il brand abbia già intrapreso un percorso di trasformazione, con un nuovo design, un'immagine rinnovata e un posizionamento più vicino ai marchi generalisti europei.
Martinet ci racconta la strategia dietro al lancio della Bigster, un modello progettato per offrire tutte le caratteristiche che i clienti si aspettano da un Suv di segmento C, ma a un prezzo molto competitivo rispetto ai rivali del mercato. Con un'attenzione particolare al rapporto qualità-prezzo e alle esigenze dei consumatori che non vogliono sacrificare lo stile di vita per l’acquisto di un’auto, la Bigster rappresenta una vera e propria rivoluzione nel segmento.
Dacia intende mantenere la sua promessa di accessibilità senza compromessi, affrontando la sfida dell'elettrificazione e mantenendo una posizione di leadership nella mobilità a basso impatto ambientale, grazie alla complementarietà con il gruppo Renault. Questa è l'occasione per capire come Dacia si stia preparando a conquistare un nuovo pubblico con un'offerta che combina innovazione, design e valore ineguagliabile.
Tommaso Marcoli
La Bigster rappresenta il debutto di Dacia nel segmento C. Come pensate che questo modello cambierà la percezione del marchio tra i consumatori?
Xavier Martinet
Negli ultimi anni, abbiamo già fatto molti passi avanti per modificare l'immagine del marchio. Abbiamo cambiato il logo, i colori e introdotto modelli con un design più accattivante, come la Sandero di terza generazione, che ha segnato un grande miglioramento rispetto alla versione precedente. Sapevamo che il lancio della Bigster nel 2025 sarebbe stato un momento cruciale e abbiamo lavorato per posizionare Dacia in modo che i clienti potessero dire: "posso immaginarmi alla guida di una Dacia, voglio comprarla". Oggi, stiamo riducendo il gap con i marchi generalisti in Europa, e i dati lo confermano. Abbiamo un alto livello di fidelizzazione: il 68% dei nostri clienti che acquista una nuova Dacia, sceglie di nuovo Dacia, un dato superiore a molti altri marchi mainstream in Europa
Tommaso Marcoli
Qual è la strategia di Dacia per mantenere il posizionamento "value for money" senza sacrificare la qualità e le dotazioni tecnologiche, soprattutto con un prodotto più grande in un segmento competitivo come la Bigster?
Xavier Martinet
La nostra strategia rimane quella di sempre: offrire un rapporto qualità-prezzo imbattibile. Anche se ci spostiamo verso segmenti più alti, come quello dei C-Suv, dove i prezzi sono aumentati del 30% negli ultimi cinque anni, vediamo questa situazione come un'opportunità unica. Vogliamo proporre una vera alternativa nel segmento, con tutte le caratteristiche che i clienti si aspettano, ma a un prezzo che resti accessibile. Il nostro obiettivo è trovare il giusto equilibrio tra tecnologia, design e costi, mantenendo la nostra promessa di accessibilità e di qualità.
Tommaso Marcoli
Con l'attenzione crescente verso l'elettrificazione, esiste una roadmap per una versione elettrica della Bigster o di altri modelli a zero emissioni futuri della gamma Dacia?
Xavier Martinet
La nostra priorità attuale è la Dacia Spring, che è stata una delle prime auto elettriche sotto i 20.000 euro a entrare sul mercato. Questo ha dimostrato che esiste una domanda per veicoli elettrici accessibili. Il prossimo passo sarà il rinnovo della Sandero, previsto per il 2027-2028, che potrebbe rappresentare una nuova tappa per Dacia nel mondo dell'elettrico. Continueremo comunque a concentrarci sulla mobilità a basso impatto ambientale e sull’offerta di motorizzazioni a GPL, mantenendo la nostra identità di brand accessibile e versatile. La nostra forza risiede nella complementarità con il gruppo Renault, che ci consente di mantenere un'offerta diversificata e adatta alle esigenze di ogni cliente.
