Qualcomm Automotive Investor Day, nasce il Digital Chassis

Qualcomm Digital Chassis è la piattaforma tecnologica sviluppata per le auto del futuro: ADAS e connessioni al centro del progetto.

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a cura di Francesco Daghini

Il 2022 rappresenta un anno di svolta per una realtà importante del mondo tecnologico come Qualcomm; l'azienda americana che negli ultimi anni è stata capace di farsi un nome sul mercato degli smartphone grazie ai suoi chip Snapdragon sta diventando uno dei principali fornitori del mondo automotive, al punto da decidere di organizzare la prima edizione del 'Qualcomm Automotive Investor Day' - noi siamo volati a New York per presenziare all'evento durante il quale abbiamo avuto modo di assistere alle presentazioni di Cristiano Amon, Presidente e CEO di Qualcomm, di Akash Palkhiwala, CFO di Qualcomm, e di Nakul Duggal, Vicepresidente Senior e General Manager della parte Automotive della compagnia.

Il mercato automotive sta vivendo non una ma più rivoluzioni tecnologiche contemporaneamente: da una parte stiamo vedendo l'ascesa della mobilità elettrica, che nei prossimi anni è destinata a soppiantare in larga parte quella endotermica, e dall'altra stiamo assistendo alla nascita di tante tecnologie di sicurezza pensate per ridurre ulteriormente gli incidenti e le fatalità sulle nostre strade, stiamo ovviamente parlando dei famosi ADAS (Advanced driver-assisted systems), sistemi di assistenza alla guida che stanno lentamente trovando posto su tutte le tipologie di auto, anche quelle entry level.

La coincidenza tra queste due importanti rivoluzioni tecnologiche ha permesso a Qualcomm di sviluppare un sistema omnicomprensivo chiamato 'Digital Chassis', un "telaio digitale" che va a interporsi tra la piattaforma dell'auto - quella dove i produttori vanno a installare il motore elettrico, la batteria e il resto delle componenti necessarie all'utilizzo dell'auto - e la carrozzeria: Qualcomm ha progettato il suo Digital Chassis in modo scalabile e modulare, ciò significa che il sistema può restringersi o ampliarsi fino al massimo delle sue capacità senza difficoltà, variando di conseguenza anche nel prezzo di integrazione - si va dai 200$ circa per il sistema di base, fino a più di 3000 $ per quello completo.

Qualcomm si trova in una posizione particolare su questo mercato, perché è forse l'unica azienda ad avere un catalogo di proprietà intellettuali così ricco e variegato sia dal punto di vista hardware, sia da quello software. L'azienda ha infatti la possibilità di offrire un pacchetto completo alle case automobilistiche che vogliono integrare il Digital Chassis, ma dato che si tratta di un sistema modulare è possibile selezionare solo le parti che interessano: si parte dal pacchetto completo composto da hardware, software e sistema di intelligenza artificiale, ma Qualcomm offre ai propri clienti la possibilità di integrare il proprio software sviluppato internamente. D'altronde, con l'avvento della mobilità elettrica le auto si distinguono sempre meno dal punto di vista meccanico e sempre di più per la gestione del software: le auto del futuro saranno sempre più "software defined", cioè definite dal software che hanno installato, e in questo campo Qualcomm sente di non avere rivali, grazie alla sua grande capacità di sviluppo software che va a braccetto con la progettazione di chip in grado di offrire ottime prestazioni pur mantenendo molto bassi i consumi energetici - un altro aspetto da tenere in considerazione sulle auto elettriche.

L'ottimo lavoro di sviluppo portato avanti da Qualcomm in questi anni sta dando i suoi frutti, come dimostrano le collaborazione già avviate con realtà importantissime del mondo automotive come BMW e Mercedes-Benz: quest'ultima, ad esempio, si sta preparando a integrare le tecnologie Qualcomm Digital Chassis nel cruscotto, grazie a Snapdragon Cockpit, e nei sistemi telematici delle sue auto future grazie a Snapdragon Automotive Connectivity, con l'obiettivo di creare auto più sicure, più facili da usare e con più opzioni di personalizzazione da parte di chi si trova alla guida.

Il primo passo sarà compiuto grazie al sistema Snapdragon Digital Cockpit, che trasforma il cruscotto delle auto in sistemi di nuova generazione in grado di offrire esperienze di guida più ricche e coinvolgenti, anche grazie all'utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale (AI) che migliorano l'interazione tra il conducente e l'auto. Inoltre, grazie alla grande esperienza maturata da Qualcomm in tema di connettività, le nuove Mercedes dotate di sistemi Qualcomm Digital Chassis saranno dotate di connessioni ultraveloci, tempi di risposta molto rapidi e affidabili, così da non restare mai senza funzioni preziose per la sicurezza.

Parlando invece di BMW, l'integrazione con i sistemi Qualcomm è già più avviata: BMW ha scelto Qualcomm per portare la guida autonoma di livello 3 sulle proprie auto, e lo farà grazie alla piattaforma Snapdragon Ride che si occupa della completa gestione degli ADAS tramite vari sistemi di rilevamento. A differenza di Tesla, che di recente ha ribadito l'intenzione di utilizzare solo e soltanto la "computer vision" per i suoi sistemi di guida (quindi l'utilizzo di telecamere per far "vedere" all'auto la strada che si sta percorrendo), Qualcomm crede molto nell'unione di tutti i sistemi di rilevazione esistenti: si vanno quindi a unire la computer vision con i sistemi radar e Lidar già visti negli ultimi anni su alcuni modelli di auto elettriche e non solo.

Infine abbiamo la tecnologia C-2VX: la sigla sta per "Cellular-Vehicle to Everything", e si riferisce una tecnologia che una volta diffusa sulla maggior parte delle auto potrà davvero sbloccare la guida autonoma per tanti utenti della strada. Grazie a C-2VX i veicoli, gli utenti della strada, e le infrastrutture presenti saranno in grado di scambiarsi informazioni in tempo reale senza bisogno di autorizzare i vari dispositivi, e quando tutto questo sarà possibile sarà anche molto più semplice coordinare il traffico senza bisogno di intervento umano.

L'altro aspetto fondamentale, oltre a quello degli ADAS, che va tenuto a mente quando si pensa alle auto del futuro dotate di Digital Chassis è quello del "car-to-cloud", cioè l'auto sempre connessa e che è in grado di ricevere aggiornamenti da remoto: lo stiamo già vedendo in questi anni con gli aggiornamenti OTA (Over-the-air) che in diversi casi sono stati in grado non solo di aggiungere funzioni all'auto, ma anche di migliorarne l'autonomia chilometrica. Grazie alla diffusione di questi sistemi, le auto potranno offrire funzioni particolari da sbloccare per periodi limitati di tempi, andando a conti fatti a dare vita a un vero e proprio shop dove acquistare direttamente dalla casa automobilistica le funzionalità che si desiderano. A molti potrà non sembrare una novità allettante, ma il processo è già avviato e i primi esempi sono già sotto gli occhi di tutti: per la prima volta da decenni le case automobilistiche sono nella posizione di monetizzare direttamente dal cliente finale la vendita di feature e funzioni opzionali, bypassando i rivenditori, e possiamo star certi che non si faranno sfuggire questa possibilità.

La stessa Qualcomm ha paragonato il suo primo 'Automotive Investor Day' come al giorno della laurea: con la presentazione del Digital Chassis, Qualcomm entra ufficialmente nel mondo delle forniture automotive e lo fa con un'offerta completissima, modulabile e scalabile secondo necessità, e interamente realizzata con tecnologie proprietarie che l'azienda ha avuto modo di sviluppare in tutti gli anni di esperienza maturati nel mondo degli smartphone. A differenza del mondo smartphone però, qui le richieste sono molto più alte sia in termini di qualità dei prodotti (pensate solo alle alte temperature che dovranno sopportare i chip installati su un'auto lasciata parcheggiata sotto al sole), in termini di ambiente di sviluppo software - che risulta molto più complesso e composto da carichi di lavoro misti rispetto a quelli di uno smartphone. Solo integrando nel migliore dei modi tutte queste tecnologie di rilevazione dati e di comunicazione sarà possibile risolvere il problema degli ADAS e sbloccare completamente la guida autonoma, che ad oggi resta un po' un miraggio.

Qualcomm afferma che il 2026 sarà l'anno di svolta, l'anno in cui una buona fetta delle auto rilasciate sul mercato saranno dotate di sistemi tecnologici di importante rilevanza come il suo Digital Chassis, e quindi l'anno in cui si comincerà a vedere la diffusione di tecnologie più avanzate che permetteranno di avere strade più sicure. Nel frattempo, Qualcomm continuerà a lavorare alla sua offerta e guarderà anche ad altri mercati, come a quello delle moto e delle bici elettriche, strumenti di mobilità sempre più diffusi e che potrebbero beneficiare di sistemi di sicurezza avanzati; è ancora presto per fare speculazioni in questo senso, ma Qualcomm ha già avviato i primi contatti con realtà del mondo delle 2 ruote.

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