Prova, Volkswagen Taigo: il SUV coupé per tutti

Volkswagen Taigo arriva anche in Europa e si propone come un SUV coupé con ricca dotazione, proposto a un prezzo molto competitivo.

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a cura di Francesco Daghini

A meno di due anni dal debutto sul mercato sudamericano con il nome di Nivus, Volkswagen ha deciso di portare anche in Europa il suo SUV coupé Volkswagen Taigo, un’auto pensata per essere pratica e bella, grazie alla linea più morbida al posteriore che le dona un look più sportivo: l’abbiamo provata per voi nelle sue due versioni con motori benzina TSI 1.0 e 1.5 di cilindrata.

Volkswagen Taigo, come anticipato, entra di diritto nella categoria dei SUV coupé, un tipo di auto che solitamente viene proposto su segmenti più costosi: grazie a un prezzo che parte da 23.150 € nella versione Life con cambio manuale e motore TSI 1.0 da 95 cavalli Taigo invece va ad attaccare un mercato molto più competitivo, distinguendosi per linea e ricchissima dotazione.

Volkswagen Taigo è assemblata sulla stessa piattaforma con cui si realizzano Polo e T-Cross, ma è più alta e spaziosa di Polo all’interno, più bassa della T-Cross ma con la stessa altezza dal suolo e una lunghezza che supera addirittura quella di T-Roc (4266 mm la Taigo, 4236 mm la T-Roc) nonostante quest’ultima sia realizzata su un altro pianale, più lungo. Taigo è larga 1757 mm e alta 1518 mm, e ha un passo di 2554 mm. Il peso complessivo dell’auto in ordine di marcia varia tra 1680 e 1750 kg a seconda della versione.

Volkswagen ha deciso di portare Taigo in Europa puntando sui due allestimenti più ricchi a disposizione, Life e R-Line, e infatti l’auto anche nella sua versione di ingresso risulta ben accessoriata: i cerchi in lega da 16 pollici sono sempre inclusi, con la possibilità di arrivare fino a 18 pollici sulla R-Line, e su tutti i modelli sono presenti i fari 100% LED anteriori e posteriori. Anche il sistema di guida parzialmente automatizzata IQ.DRIVE Travel Assist è presente di serie, e grazie alla combinazione dei sistemi Lane Assist e Adaptive Cruise Control l’auto offre una guida automatizzata di livello 2 – abbiamo testato anche la risposta dell’auto qualora si decidesse di togliere le mani dal volante: in poco più di 20 secondi l’auto manderà un allarme invitando il guidatore a riprendere il controllo del veicolo, niente male rispetto a proposte concorrenti.

Oltre alle due tecnologie sopracitate, tra gli optional di Taigo troviamo il Park Assist – il sistema automatizzato di parcheggio trasversale e longitudinale, il Side Assist – cioè il sistema di controllo degli angoli ciechi, il Front Assist – cioè il sistema di frenata automatica con riconoscimento di pedoni e ciclisti, e anche il Fatigue Detection System che rileva la stanchezza del conducente e lo avvisa del pericolo.

Tra le dotazioni di serie troviamo anche il Mirror Pack, il pacchetto che permette di avere gli specchietti laterali regolabili, ripiegabili e riscaldabili elettricamente: un dettaglio da non sottovalutare, specialmente nella stagione fredda. Esternamente l’auto si presenta con un buon carattere: la linea è affilata e sportiva, con un muso impreziosito dalle due barre che collegano tra loro i fari a LED correndo lungo tutto il bordo anteriore del cofano. Sulla versione R-Line troviamo di serie anche i sensori di parcheggio anteriori e posteriori – disponibili come optional anche sulla Life acquistando il pacchetto Tech Pack da 1150 €; personalmente ho trovato un po’ fastidiosi i sensori anteriori che si attivano automaticamente anche non in fase di manovra, per esempio quando ci si avvicina allo sportello di un casello autostradale, perché ci si troverà a dover sbrigare le proprie operazioni con un allarme costante, a meno di non mettere l’auto in Park.

Tra le opzioni estetiche più interessanti troviamo senza dubbio la possibilità di inserire un tetto panoramico apribile elettricamente andando quindi ad avere un tetto a contrasto, abbinando il nero del tetto al colore scelto per l’auto – 8 colori diversi che vanno dall’Ascot Grey fino al Visual Green, con il Kings Red che a mio avviso si sposa benissimo con l’auto, giudicate voi stessi dalle foto.

L’abitacolo, come da tradizione Volkswagen, è ben curato e funzionale: troviamo una strumentazione digitale da 8 o 10.25” per il guidatore, un volante multifunzione in pelle dal quale si può regolare praticamente tutto quello che riguarda l’auto, un sistema di climatizzazione bizona Climatronic touch come optional, un infotainment Ready2Discover con display da 8 pollici compatibile con aggiornamenti OTA – over-the-air che offre anche la possibilità di acquistare servizi post vendita, come il software per il navigatore. In ogni caso l’auto, che di serie non è dotata di navigatore, è compatibile con Apple CarPlay e Android Auto anche in versione wireless. Tra gli optional disponibili abbiamo anche il caricatore wireless per lo smartphone e il sistema Keyless Entry.

Per quanto riguarda la tappezzeria, la versione R-Line è ulteriormente impreziosita da sedili sportivi KAROSO in ArtVelours che donano all’abitacolo un aspetto giovanile e al passo coi tempi.

Lo spazio interno è buono per un’auto di questo segmento, e anche chi viaggia sul sedile posteriore non avrà di che preoccuparsi per quanto riguarda lo spazio per le gambe; anche il bagagliaio ha un volume più che rispettabile, 438 litri, in linea con quello di T-Roc (445 litri) che però si basa su un pianale più lungo e non ha la carrozzeria da coupé, dettaglio che solitamente penalizza lo spazio di carico posteriore.

Per quanto riguarda l’esperienza di guida a bordo di Volkswagen Taigo possiamo dire di aver goduto dei 150 cavalli della versione R-Line con cambio DSG, anche se l’auto è ben lontana da avere velleità sportive: l’accelerazione è corposa ma a volte il cambio automatico incespica un po’ sui tornanti e durante quelle fasi in cui bisogna, come si suol dire, pelare il gas. Seduti alla guida di Taigo ci si trova presto a proprio agio, specialmente se si ha a disposizione il cambio DSG da 7 rapporti – di serie solo sulla R-Line con motore 1.5 TSI, disponibile come optional al prezzo di 1550 € su tutte le altre versioni – che rende la guida molto piacevole, e offre comunque la possibilità di giocare con le marce grazie alle alette al volante che permettono di scalare le marce a piacimento. Un appunto sulla leva del cambio automatico: la luce bianca che retroillumina la lettera che si è andati a selezionare è praticamente invisibile, a volte si fa fatica a capire che marcia si è andati a inserire.

In autostrada, anche a velocità sostenuta, Volkswagen Taigo non si è mai scomposta e non risulta particolarmente rumorosa, se non per qualche leggero fruscio che si sente a certe andature: il Cruise Control Adattivo è una manna dal cielo per la guida autostradale e anche in questo caso si conferma un prezioso alleato, ancor più se abbinato al Lane Assist – che lavora molto dolcemente e non dà quasi mai la sensazione di strappare il volante dalle mani.

Per quanto riguarda i consumi, Volkswagen dichiara un consumo medio compreso tra i 5,4 e i 6,1 litri per percorrere 100 km di strada; durante la mia breve prova ho riscontrato dati leggermente più alti, ma una volta presa confidenza con l’auto e imparato a gestirla al meglio, sono convinto che i consumi dichiarati siano raggiungibili anche su strada.

Parliamo di prezzi: Volkswagen ha scelto di portare Taigo in Italia per attaccare un mercato, quello dei SUV coupé, che ad oggi è composto principalmente da modelli più costosi – solo nel Gruppo Volkswagen, per avere un SUV coupé, bisogna puntare su Audi Q3 Sportback che ha un prezzo completamente diverso – proponendo invece un’auto dal prezzo molto competitivo. Nella versione Life spinta dal motore TSI da 1.0 litri e 95 cavalli, l’auto costa 23.150 €; si sale poi a 24.250 € per la versione 1.0 TSI da 110 cavalli con allestimento Life, mentre per la R-Line si dovranno sborsare 26.350 € per il modello da 110 cavalli, o 29.400 € per il modello da 150 cavalli con motore 1.5 TSI dotato di tecnologia Active Cylinder Technology (ACT) che spegne 2 dei 4 cilindri del motore quando non servono, al fine di risparmiare carburante e inquinare meno. Su tutte le versioni, come anticipato, si può inserire il cambio automatico DSG come optional.

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