Con la presentazione nazionale della nuova Volkswagen ID.4 GTX, la Casa tedesca non solo lancia ufficialmente nel Bel Paese il suo primo SUV elettrico, ma porta sul mercato per la prima volta la dicitura “GTX”, che d’ora in avanti sarà utilizzata per indicare tutti i modelli 100% elettrici ad alte prestazioni, seguendo la scia delle sigle GTI, GTD, e più recentemente GTE, già viste su vari modelli Volkswagen, in particolare la Golf. Qualche giorno fa abbiamo avuto il piacere di testare su strada la nuova Volkswagen ID.4 GTX e l’abbiamo portata sulle strade tortuose delle Prealpi veronesi per testarne le capacità.
La nuova Volkswagen ID.4 GTX può vantare tanti dettagli specifici di questa versione, in primo luogo a livello di motorizzazione: la ID.4 GTX è infatti dotata di una configurazione a doppio motore elettrico – uno per asse – grazie al quale può godere della trazione integrale e di una potenza complessiva di 299 cavalli, o 220 kW. Questa configurazione si traduce in un’accelerazione da 0 a 100 km/h compiuta in appena 6,2 secondi, e in una velocità massima limitata di 180 km/h; la batteria installata è da 77 kWh, sufficiente a percorrere 480 km sul ciclo WLTP.
Ottimo il lavoro fatto a livello di design: Volkswagen ha preso la ID.4, SUV dalle dimensioni corpose e dalle linee morbide, e lo ha trasformato in un’auto dall’aspetto sportivo grazie a pochi ma importanti dettagli. Innanzitutto, cambiano i paraurti, che ora godono di un disegno più sportivo con estrattore posteriore e firma luminosa anteriore specifica per i modelli GTX. Anche i gruppi ottici sono stati aggiornati, integrando i fari LED Matrix IQ.Light con fascia luminosa a LED – anteriore e posteriore – che li collega tra loro. Non mancano i badge GTX, integrati sul portellone posteriore, sulle fiancate, sui battitacchi interni e anche sul volante, mentre il tetto a contrasto nero – disponibile anche con vetro panoramico - dona un’ulteriore nota di sportività.
Spostandoci all’interno ci ritroviamo in un ambiente moderno, ampio, votato al comfort ma anche alla praticità di utilizzo: gli interni sono caratterizzati da rivestimenti a contrasto, grazie all’utilizzo del rivestimento X-Blue abbinato alle cuciture rosse, che ritroviamo sulla plancia e sui pannelli delle portiere, oltre che sui sedili che però sono rivestiti in tessuto. Il volante multifunzione con tasti touch – come quello visto sulla nuova Volkswagen Polo provata qualche settimana fa – e il display da 12 pollici per l’infotainment si integrano perfettamente tra loro, rendendo molto semplice l’utilizzo del software installato.
All’interno dell’abitacolo si possono notare alcuni dettagli particolari e intriganti: ho particolarmente apprezzato la striscia a LED che corre lungo tutta la parte bassa del parabrezza, che si illumina e avvisa il guidatore quando si arriva a una svolta lungo il percorso che si sta seguendo con il navigatore. Sulla versione provata non era presente l’head-up display, ma questa barra a LED ha svolto un ottimo lavoro, pur risultando molto poco invasiva. Un altro dettaglio che ho trovato originale e divertente riguarda i pedali dell’auto: sono 2, dato che non c’è necessità di un pedale per la frizione, e Volkswagen ha deciso di trasformarli in tasti di “Play” e “Pausa”, come se si trattasse di uno stereo, a indicare acceleratore e freno. Come sempre lo spazio all’interno degli abitacoli delle auto elettriche non manca, ed è stato sapientemente sfruttato inserendo diversi vani portaoggetti dotati di prese USB di tipo C per la ricarica di smartphone e altri dispositivi; lo spazio per i passeggeri è ampio, e anche le persone più alte non avranno difficoltà a sedersi sui sedili posteriori.
Altri dettagli degli interni mi hanno convinto un po’ meno, per esempio in riferimento al pannello laterale che integra i tasti per aprire e chiudere i finestrini: anziché inserire 4 tasti dedicati sul lato guidatore, Volkswagen ha deciso di inserire solo 2 tasti, più il tasto “Rear” che va attivato se si vogliono aprire i finestrini posteriori. Particolare il posizionamento del selettore delle marce, che è stato spostato il più vicino possibile al volante, sulla parte destra del display che fa da strumentazione per il guidatore: in un primo momento mi è parso scomodo, ma una volta capita la scelta ci si rende conto che – specialmente durante le manovre – avere il selettore vicino al volante risulta molto comodo. Il tasto di accensione dell’auto – che non richiede l’inserimento della chiave – si trova proprio dove normalmente si andrebbe a inserire la chiave stessa, mentre i comandi touch per la regolazione del climatizzatore mi sono risultati un po' scomodi da utilizzare, in quanto l'assenza di feedback dal tasto li rende difficili da utilizzare senza distogliere lo sguardo dalla strada.
L’allestimento della ID.4 GTX prevede l’integrazione di 3 pacchetti che altrimenti Volkswagen vende separatamente: Infotainment Pack, Comfort Pack e Design Pack Exterior. Grazie a questi 3 pacchetti si può godere di funzioni come il caricatore senza fili per lo smartphone, il climatizzatore bizona, la console centrale con vani e portaoggetti illuminati, i sedili anteriori riscaldati, i fari LED Matrix con 3D-LED al posteriore, e i vetri oscurati. Qualora si volesse arricchire ancor di più la propria ID.4 GTX, si possono richiedere i pacchetti Infotainment Pack Plus, che aggiunge la funzione di head-up display, il Design Pack che integra il tetto panoramico, lo Sport Pack Plus che permette di sfruttare la tecnologia di Adaptive Chassis Control, e l’Assistance Pack Plus che invece aggiunge il Travel Assist 2.0 e la telecamera Area View per semplificare le manovre. Nonostante sulla versione provata non fosse presente il Travel Assist 2.0, ho trovato molto ben realizzati i sistemi di sicurezza presenti: il mantenimento di corsia è molto preciso ma allo stesso tempo morbido nei movimenti, non troppo invasivo, mentre il Cruise Control adattivo svolge la sua funzione nel migliore dei modi - grazie a questi due sistemi, la guida in autostrada risulta davvero comoda e semplice.
Come anticipato in apertura, la versione GTX della ID.4 è dotata di un doppio motore elettrico, grazie al quale Volkswagen ha creato una modalità di guida chiamata “Traction Mode”: si tratta di una modalità di guida dedicata alle situazioni più difficili, dove è difficile trovare il grip giusto per proseguire sulla propria strada. Attivando questa modalità di guida, la coppia viene ridotta al fine di migliorare la trazione, ridistribuendo la potenza sui due assi per favorire l’aderenza. In questa modalità la velocità massima dell’auto è limitata a 20 km/h, ed è ovviamente da utilizzare solo in caso di difficoltà.
Tornando invece alle impressioni di guida su asfalto, personalmente sono rimasto positivamente impressionato dalla facilità con cui la ID.4 GTX ha affrontato le curve veloci e i tornanti su cui l’abbiamo portata, nonostante il peso non indifferente di 2224 kg: l’intera auto è supervisionata dal cervellone digitale chiamato ‘Vehicle Dynamic Manager’, in grado di sovraintendere su tutti i sistemi dell’auto per tirarne fuori le migliori prestazioni. Grazie a questa tecnologia, la potenza in accelerazione, in fase di curva, in frenata e durante tutti i momenti di guida viene ripartita sulle 4 ruote nel modo più efficace ed efficiente possibile, così da migliorare la tenuta di strada, le prestazioni, e anche i consumi.
La nuova Volkswagen ID.4 GTX è già disponibile nei concessionari al prezzo di 56.850 €, che include Infotainment Pack, Comfort Pack e Design Pack Exterior.