Prova, Porsche Macan S 2022: a Courmayeur tra tornanti e curve

Porsche Macan, il SUV di segmento D, ritorna sul mercato con quattro allestimenti e una serie di modifiche che coinvolgono tutta la vettura; dopo il modello GTS, abbiamo provato la versione S in un percorso di montagna.

Avatar di Luca Rocchi

a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

In occasione della prova del modello GTS, avvenuta qualche settimana fa, vi abbiamo già raccontato di Porsche Macan; tuttavia, abbiamo avuto la possibilità di studiare più da vicino e in maniera approfondita i modelli che completano la gamma durante un evento dedicato alla stampa. Porsche Macan è ora disponibile in quattro allestimenti, ognuno caratterizzato da una specifica motorizzazione ad eccezione della variante T (Touring), ideata sulla versione con propulsore base.

Il SUV di medie dimensioni del marchio teutonico rappresenta il modello d’ingresso preferito, con oltre 600.000 esemplari consegnati in tutto il mondo sin dal suo lancio del 2014; numeri davvero importanti, soprattutto se si prende in considerazione che circa l’80% di tutti gli acquirenti di Macan sono nuovi clienti e che la percentuale di donne è in continua crescita (con quasi il 60% in Cina). Questi valori lo rendono sicuramente uno dei modelli più di rilievo per la storia recente del marchio e gli ingenti ricavi ottenuti dalle vendite consentono a Porsche di potersi concentrare sui modelli più prestazionali.

Insomma, Macan piace ma quali sono i modelli a disposizione e come differiscono?

La nuova famiglia Macan beneficia, rispetto al passato, di prestazioni incrementate, design migliorato e un rinnovato sistema di infotainment più elegante e moderno. Il modello di ingresso è spinto da un propulsore a quattro cilindri da 2 litri, in grado di erogare 265 cavalli e coprire lo scatto da 0 a 100 km/h in poco più di sei secondi. Macan S e GTS condividono invece il medesimo motore V6 biturbo da 2,9 litri elevato a 380 cavalli per Macan S e ben 440 cavalli per Macan GTS. Lo 0-100 per quest’ultimi due modelli è coperto rispettivamente in 4,6 e 4,2 secondi. Tutti i motori sono infine abbinati al famoso cambio a doppia frizione PDK a sette rapporti e al sistema di trazione integrale Porsche Traction Management (PTM). Come accennato, la casa di Stoccarda ha incrementato le prestazioni rispetto la precedente generazione andando a lavorare di fino sui propulsori aggiungendo 60 cavalli in più sul GTS e 26 cavalli in più su S.

Più in dettaglio:

  • Macan e Macan T: 2.0 265 CV 400 Nm;
  • Macan S: 2.9 V6 380 CV 520 Nm;
  • Macan GTS: 2.9 V6 440 CV 550 Nm.

Il telaio è stato ulteriormente ottimizzato, migliorando sia il comfort sia le prestazioni dinamiche della vettura, e offrendo in abbinamento una serie di pacchetti atti a rendere il SUV sportivo ancora più affilato e incisivo. Importanti modifiche hanno coinvolto anche la zona della carrozzeria, con un frontale ridisegnato con un inserto tinta su tinta o a contrasto, a seconda del modello preso in esame. Le modifiche si estendono anche sulla parte laterale, con l’introduzione delle nuove sideblade che snelliscono i muscoli di Macan, e terminano sul posteriore con l’aggiunta di un inedito estrattore di dimensioni marcate.

Sette i nuovi disegni dedicati ai cerchi in lega, da 19 e 21 pollici, e due le nuove tinte della carrozzeria (Papaya Metallic, Blu Genziana Metallizzato) che vanno ad aggiungersi alle 12 già disponibili, tra cui il bellissimo Phyton Green dedicato esclusivamente a Macan GTS con pacchetto GTS Sport. A completare il pacchetto, Porsche introduce una plancia più moderna rimuovendo buona parte dei precedenti controlli sostituendoli con comandi touch facilmente inseribili.

Tante modifiche che abbiamo potuto studiare nella splendida cornice di Courmayeur, in occasione di un percorso di montagna disegnato da Porsche tra la famosa destinazione sciistica della Val d’Aosta, La Thiule, Colle San Carlo, Morgex e Les Combes.

Porsche Macan S 2022

Grazie alla prova della declinazione GTS non eravamo completamente a digiuno delle caratteristiche e velleità della vettura, riuscendo quindi a cogliere e apprezzare maggiormente le differenze tra i due modelli. Come accennato in precedenza, tra Macan S e GTS condividono parte della tecnologia e sono altamente personalizzabili; ad esempio, le sospensioni pneumatiche di serie installate su GTS possono essere acquistate come pacchetto anche su S. Come si comporta Macan S?

Durante la nostra prova su strada, spalmata su quasi due giorni di spostamenti e percorsi, l’idea che ci siam fatti è piuttosto chiara e riprende quello che era la nostra previsione maturata durante il test drive di Macan GTS. Macan S è probabilmente la versione che più ci convince come soluzione da usare nella quotidianità; è prestazionale, il sound è coinvolgente, ma al tempo stesso è confortevole senza apparire “troppo estremo”. Quando c’è spazio e possibilità di “giocare” Macan S, come GTS, riesce a divertire e a stupire con un’agilità quasi inaspettata. Certo, riconosciamo che la versione più prestazionale sia capace di concedere di più, ma crediamo che per un utilizzo quotidiano S sia più che adeguato.

Il V6 biturbo, seppur con qualche cavallo e Nm di coppia in meno, è veloce e il cambio PDK non manca mai un colpo. Avevamo già avuto questa sensazione con la prova della 992 Turbo e non ci stancheremo mai di dirlo: il cambio a doppia frizione di Porsche è davvero qualcosa di sublime, la percezione è che il sistema sappia praticamente leggere nei nostri pensieri e inserire la marcia giusta al momento giusto.

Dinamicamente è meno “esuberante” di GTS, almeno a nostro sentimento, ma proprio per questo motivo si riesce a entrare in sintonia con la vettura dopo pochi chilometri. Nonostante la massa, comunque vicina alle 2 tonnellate (decisamente non un peso piuma, ma in linea rispetto le proposte rivali), i freni svolgono egregiamente il loro lavoro assicurando sempre un elevato grado di sicurezza. A frenare Macan e Macan S sono di serie dischi in ghisa da 350 x 34 millimetri (anteriore) e 330 x 22 millimetri (posteriore). A richiesta, come sul modello in prova, è possibile installare il pacchetto Porsche Surface Coated Brake (PSCB/390 x 38 mm davanti, 356 x 28 mm dietro) di serie sulla Macan GTS, che assicura una forza mordente superiore con meno affaticamento.

Sebbene riteniamo che i consumi non siano uno dei possibili focus dell’acquirente medio di Porsche, considerato il target e il prezzo dei modelli, Macan S è meno energivoro di GTS. Mentre con il modello più potente avevamo ottenuto una media di 8 km/l (combinato) capace di scendere a 3 km/l nelle occasioni più “esplosive”, con S abbiamo misurato una media (combinata) leggermente migliore ma siamo riusciti ugualmente a vedere i 4 km/l in alcune occasioni. In autostrada, con il Cruise Control Adattivo a 130 km/h in settima marcia abbiamo ottenuto circa i 12 km/l; un valore più che accettabile per una vettura di questo tipo.

Non ci soffermiamo troppo sugli interni che, come è facile immaginare, seguono e ricalcano quelli della variante GTS e si caratterizzano dalla presenza di sedili regolabili elettricamente, ampi display e materiali di elevata qualità (pellame, plastiche e Race-Tex).

In conclusione, riteniamo che Macan S 2022 sia una soluzione riuscita sotto tutti i punti di vista; il SUV Porsche di medie dimensioni per chi è alla ricerca di prestazioni e comfort quotidiano. I prezzi di Porsche Macan 2022 partono da 67mila euro per la versione “entry” fino ad arrivare a oltre 94mila euro per il modello GTS; per le declinazioni T e S è necessario spendere, rispettivamente, 73mila e 77mila euro.

L’unico aspetto, puramente estetico, che non siamo riusciti ad apprezzare riguarda il frontale: avremmo preferito una maggiore distinzione tra i modelli e non solo limitata alla verniciatura più o meno a contrasto. Salvo piccoli dettagli, esteticamente i modelli nelle loro versioni sono (forse) fin troppo simili, senza avere quindi dei tratti somatici distintivi come invece accadeva nella precedente generazione (tra Turbo e non).

Leggi altri articoli