Quando si pensa alle prime vetture elettriche approdate sul mercato non si può non fare rifermento alla celebre Nissan Leaf che dal 2010 ha iniziato ad essere venduta in Giappone ed in USA, arrivando però nel continente europeo solo nel 2013; nello stesso anno ha infatti ottenuto un grande successo, raggiungendo persino il record come veicolo elettrico più venduto della storia dell’automobile raggiungendo ben 50.000 unità.
In questi anni Leaf è cambiata anche se il DNA è rimasto lo stesso; l’ultima versione dell’elettrica giapponese vanta un design esterno rivisitato ma sempre ben riconoscibile, il colore è poi chiamato Vivid Blue ed è abbinato ad un tetto a contrasto nero che riesce a rendere il tutto più accattivante alla vista.
Il design è tradizionale, da fuori è infatti facilmente riconoscibile e sotto la carrozzeria si cela un prodotto altamente tecnologico e decisamente performante; sul pianale alloggia infatti una batteria da 62 kWh - in alternativa troviamo anche la 40 kWh - che garantisce una percorrenza WLTP di 385 km ed è abbinata ad un motore elettrico a magneti permanenti da 218 cv e 340 Nm di coppia.
Leaf è capace di toccare i 100 km/h in soli 8 secondi e l’abbondante quantitativo di coppia permette soprassi agevoli in ogni condizione anche se, a basse velocità, sarà frequente l’intervento del controllo di trazione se si esagera con l’acceleratore i; la velocità massima è di 157 km/h che possono essere raggiunti con estrema facilità se non si presta attenzione come su molti veicoli elettrici moderni.
Per quanto riguarda la sicurezza, Nissan Leaf è all’avanguardia grazie a funzioni come frenata d’emergenza automatica, monitoraggio dell’angolo cieco, Cruise control adattivo ed al centraggio di corsia, permettendo quindi una guida sicura e rilassata anche in autostrada; nei nostri test abbiamo evidenziato come l’autonomia dichiarata dal veicolo risulti decisamente accurata in ogni condizione di marcia.
Nell’abitacolo di Nissan Leaf si trova un ambiente accogliente anche se il selettore della marcia è inusuale e richiede pratica prima di poterlo utilizzare senza guardare; affianco a quest’ultimo si trova un pulsante per inserire la modalità e-Pedal - ovvero la guida one pedal - che consigliamo sicuramente in quanto sfrutterà al massimo il freno rigenerativo e permetterà di non utilizzare i freni dell’auto in maniera tradizionale. La decelerazione è facilmente modulabile e non richiede particolari accortezze, anche nei primi metri di utilizzo dell’auto ci siamo sentiti sicuri del suo funzionamento e l’abbiamo usata con piacere.
Nella nostra prova abbiamo effettuato circa 800 km totali ed abbiamo quindi anche potuto utilizzare il sistema di ricarica di Nissan Leaf; essendo una vettura giapponese, lo standard di ricarica è diverso da quelli utilizzati altrove, infatti oltre alla tradizionale presa AC Type 3, è presente anche la ricarica fast DC tramite presa CHAdeMO che in questo caso è capace di assorbire al massimo 50 kW.
All’atto pratico le differenze tra CCS 2 e CHAdeMO non sono percettibili per l’utilizzatore finale e l’assorbimento massimo di 50 kW permette di ricaricare la batteria dal 15% all’ 80% in circa 40 minuti. Se si dovesse usufruire della presa AC, invece, l’assorbimento massimo è di 6,6 kW e avremmo preferito fosse decisamente più elevato per permettere una ricarica più efficace. Una pecca è la mancanza di un bagagliaio anteriore che, su di una vettura progettata esclusivamente per l'elettrico, ci lascia con l'amaro in bocca.