Prova, Hyundai Bayon: il SUV ibrido compatto pensato per la città

Bayon è il nuovo SUV compatto, ma spazioso, del marchio coreano Hyundai: tanta tecnologia, un buon sprint e un prezzo d'attacco molto interessante.

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a cura di Federico Vecchio

Hyundai Bayon è un crossover introdotto dal marchio coreano nel 2021 e condivide la parte meccanica con la sorella Hyundai i20 anche se, dall’esterno, non lo si potrebbe facilmente intuire. Il design di Bayon è sicuramente originale, con un frontale accattivante e moderno ed un posteriore dall’aspetto controverso che attira decisamente l’attenzione.

I propulsori offerti per questo modello sono due, si parte con il 1.2 aspirato da 84 cv e si arriva al 1.0 turbo 3 cilindri da 100 cv, quest’ultimo abbinato ad un cambio manuale era la versione oggetto della nostra prova; non va confuso però con un normale cambio manuale, infatti Hyundai ci tiene a definirlo iMT ovvero Intelligent Manual Transmission e va ad indicare una funzione molto particolare ovvero la frizione ad attivazione elettronica.Quest’ultima viene ingaggiata automaticamente - proprio come se fosse premuta dal guidatore - portando l’auto ad essere effettivamente in folle nelle situazioni adeguate durante la marcia e così sfruttare il veleggiamento per risparmiare carburante.

Ed è proprio l’idea di risparmiare carburante che ha portato i tecnici Hyundai ad inserire a bordo di questa Bayon una batteria da 48V che alimenta il sistema Mild Hybrid con il suo motorino da 17 cv che aiuta il motore benzina; la collocazione della batteria, però, ruba molto spazio nel baule, facendo rimanere solamente 321 litri sfruttabili anche se la soglia di carico regolare e l’ampia bocca apertura del vano portabagagli lo rendono più che utilizzabile in ogni situazione. In caso ci fosse bisogno di caricare oggetti più voluminosi è possibile abbattere i sedili posteriori ed arrivare a 1115 litri totali.

Non appena si apre la porta di Hyundai Bayon si è subito accolti da una plancia familiare e decisamente ben studiata dove fa da padrone l’enorme schermo da 10,25 pollici dell’infotaiment; un plauso va fatto a Hyundai per aver sviluppato un sistema così fluido, intuitivo e pieno di funzioni tra cui la connettività BlueLink che permette il controllo remoto di alcune funzioni dell’auto.L’allestimento XClass presente sulla vettura in prova - il più ricco disponibile - risulta la scelta più sensata costando solo 2.250 € in più della versione XLine ma offrendo decisamente di più tra cui i fari Full LED anteriori e posteriori, i sensori di parcheggio, la telecamera e tante altre aggiunte.

Inspiegabilmente, con lo schermo optional da 10,25” si perde la possibilità di usare Apple CarPlay Wireless e bisognerà usarlo con il cavo, cosa che non avviene con la versione di serie da 8”. Lo schermo davanti al guidatore è tipico Hyundai, semplice ma chiaro e definito. Gli interni di Bayon sono essenziali, con sedili avvolgenti rifiniti in tessuto e tanto spazio interno nonostante le dimensioni ridotte della vettura; Hyundai Bayon infatti vanta misure ideali per un utilizzo cittadino dove i suoi 4180 mm di lunghezza,1780 mm di altezza e 1500 mm di altezza sono perfetti per muoversi agilmente nel traffico.

La frizione è leggera e facile da utilizzare, il motore è più prestante di quanto uno possa pensare e il comfort è più che buono; 100 cv su quest’auto sono più che sufficienti per non reputarla pigra, a patto che si tengano i giri giusti quando si vuole avere più carattere. I sorpassi infatti si possono fare con agilità e raggiungere la velocità autostradale avviene senza particolari sforzi.I consumi di questo 3 cilindri mild hybrid con un utilizzo 50% autostradale 50% urbano sono discreti, registrando 6.5 l/100 km ovvero 15.38 km/ltmentre il comfort acustico a 130 km/h è eccellente, la vettura è ben insonorizzata ed aerodinamicamente non sono percepiti strani fruscii.

La dotazione tecnologica su Hyundai Bayon è di grande livello, nella versione iMT non è presente il Cruise control adattivo - presente sulla versione con cambio automatico - ma troviamo il sensore dell’angolo cieco, la frenata automatica di emergenza e persino l’avviso automatico quando la macchina che precede si inizia a muovere, utilissimo quando si è magari impegnati in una chiacchierata con il passeggero e non ci si accorge della ripartenza di chi ci precede. La telecamera posteriore, inoltre, ha una risoluzione altissima, così alta che è possibile leggere i numeri della targa delle auto dietro di noi anche a parecchi metri di distanza.

In generale Hyundai Bayon è un’auto ideale per una famiglia con un prezzo di partenza di 20.050 euro; se desiderate più accessori, Hyundai mette a disposizione due ulteriori allestimenti "XTech" e "XClass" rispettivamente a 20.300 e 22.300 euro. La versione utilizzata nella prova beneficia dell'allestimento XClass al quale ci sentiamo di aggiungere anche il pacchetto Safety & Tech Pack (2.100 euro) che prevede uno schermo da 10.25", i servizi BlueLink e il sistema audio BOSE. Le motorizzazioni disponibili, come accennato, sono tre (1.2 benzina 84 cavalli, 1.2 GPL da 81 cavalli e 1.0 benzina + 48V da 100 cavalli) e raccomandiamo naturalmente quello dotato di una forma di elettrificazione. A seconda dell'utilizzo, se cittadino o meno, avrete anche la possibilità di scegliere se acquisare Bayon con cambio manuale o automatico; il sovraprezzo in questo caso è di circa 1.500 euto a favore dell'automatico. Numerose le colorazioni disponibili: pastello, metallizato e micallizato. La versione in prova ha un prezzo di poco inferiore ai 30mila euro.

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