Prova, Alpine A110 S: la sportivetta francese che sa emozionare

Con A110 S, Alpine ha introdotto sul mercato una sportiva compatta ed estremamente leggera capace di entusiasmare in quasi ogni contesto.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

292 cavalli, 0-100 in 4.2 secondi, linea filante, gruppo ottico anteriore inconfondibile, motore turbo posteriore, questa
è l’Alpine A110 S: un’auto super divertente da usare, anche se si è abituati a veicoli di una certa caratura. Ho passato una settimana alla guida di questa “piccola supercar” d’Oltralpe e ora vi dir
ò cosa mi è piaciuto e cosa mi
è piaciuto meno dell’Alpine A110 S. 

Prima di passare tuttavia al cuore dell’articolo ci teniamo a fare una piccola precisazione su questo modello; Alpine A110 S è la declinazione più prestazionale attualmente disponibile sul mercato. Il marchio francese prevede infatti due modelli principali che si differenziano per una serie di elementi sia meccanici sia estetici; mentre la declinazione base è più "civile" e meno appariscente, la "S" può essere impreziosita con elementi estetici dall'animo pistaiolo. Più in dettaglio: 

Motore Potenza Coppia Prestazioni Prezzo
A110  1798 cc 252 cavalli, 186 kW 320 Nm a 2.000 - 5.000 rpm 0-100 km/h 4,6 sec, v-max 250 km/h 60.800 euro
A110 S 1798 cc 292 cavalli, 215 kW 320 Nm a 2.000 - 6.400 rpm 0-100 km/h 4,2 sec, v-max 250 km/h 74.000 euro

Cosa mi è piaciuto 

Iniziamo dai punti positivi, che come è possibile immaginare sono tutti molto legati all’esperienza di guida e a quello che l’auto comunica quando schiacciate l’acceleratore. 

Le prestazioni 

Quasi 300 cavalli per uno spunto da 0-100 in 4.2 secondi sono numeri importanti, e se oggi l’accelerazione non è più una prerogativa delle super sportive, considerando che esistono modelli elettrici che sono anche in grado di fare meglio, il modo in cui questi cavalli sono scaricati a terra non è assolutamente confrontabile con altre automobili più “normali”. Alpine A110 S è cattiva, e si sente. Complice l’assetto, il cambio, il rumore dello scarico, quando schiacciate l’acceleratore gli pneumatici aggrediscono l’asfalto e si percepisce tutta la potenza e spinta del motore posteriore. È difficile da spiegare se non siete mai saliti su un’auto sportiva di questo tipo, ma fidatevi, è un’esperienza appagante, anche se siete abituati a guidare auto potenti. 

Il risvolto della medaglia è che è veramente difficile andare piano con questa Alpine. Forse non lo dovrei dire, ma mi è capito veramente di rado riuscire a non essere praticamente sempre oltre i limiti. Non tanto da diventare pericoloso, ovviamente, ma questo è per dirvi quanto sia facile e quanto un’auto del genere ci chiede di schiacciare l’acceleratore. 

Il cambio 

Il cambio automatico è veloce e preciso, in modalità “Track” (che diventa sequenziale) è ancora più veloce, e a ogni cambio di marcia c’è quella piccola spinta e rumore che lo fa sembrare un videogioco. Quello che non mi è piaciuto è la presenza delle leve a volante fisse, tuttavia siccome è qualcosa di soggettivo, non lo inserisco tra quelli che considero dei reali difetti.  

La tenuta di strada 

Alpine A110 S è attaccata alla strada, il risultato di un bilanciamento perfetto tra pesi, telaio e cerchi. Dove con altre auto a trazione posteriore si tende a giocare con la perdita di aderenza, con Alpine si mantiene una percorrenza perfetta, al punto tale che la forza G laterale ci fa ringraziare di essere seduti su un paio di sedili a guscio Sabelt (abbastanza) contenitivi. Anche il cambio di direzione è netto, A110 S è praticamente un bisturi di precisione, a patto che si sappia quello che si stia facendo e che non ci sia troppo sporco a terra. Alcune curve, affrontate alla stessa velocità e in cui con la mia 718 perdo quasi sempre il posteriore, con l’Alpine sono riuscito a farle anche più velocemente senza che si sia scomposta di mezzo millimetro. Il risvolto della medaglia, in questo caso, è che sembra che l’auto sia “poco comunicativa” quando si è davvero al limite. La sensazione che ho avuto è che sia effettivamente troppo tardi per riprenderla con facilità; non mi è mai capitato, ma la percezione rimane. 

La leggerezza 

La leggerezza di Alpine (1100 Kg) è l’ingrediente per tutto quello che ho raccontato fino ad ora, poiché se fosse pesata di più probabilmente le sensazioni sarebbero state contenute, così come la tenuta di strada. Il peso non eccessivo aiuta anche sui consumi, che anche con una guida allegra, si assestano attorno ai 10 km al litro. In autostrada, dove non ci sono particolari motivi per schiacciare troppo, si riesce anche ad arrivare attorno ai 14/15 km al litro. 

Il rombo 

Non è eccessivo, ma non è nemmeno silenziata, come vediamo ormai troppo spesso per via delle normative anti-inquinamento. Il sound è basso, cupo e si sostiene durante la marcia, senza mai diventare troppo squillante anche ad alti regimi. Complice il borbottio a ogni scalata di marcia, con quattro secchi colpi (a volte tre), ad ogni cambio. E se non vi piace il rumore, basta lasciarla in modalità standard, in cui non borbotterà quando scalerete. Personalmente era automatico entrare in auto, accenderla e premere il pulsante sport, anche solo per il sound.  

Gli interni 

Che è un’auto sportiva lo si vede subito, e anche che è leggera, considerando che gli interni sono molto "spartani” nella composizione, ma ben rifiniti in termini di design. Microfibra ovunque, sedili a guscio Sabelt, c’è solo l’essenziale. 

Impianto audio 

È praticamente una mosca bianca dell’allestimento considerando il tipo di auto, infatti l’impianto audio Focal di questa Alpine suona bene, anche troppo bene considerando che tutto il resto ci comunica prestazioni ed essenzialità. Tuttavia ha senso vedere l’accostamento di Alpine a Focal, entrambi brand di eccellenza francesi.  

Cosa non mi è piaciuto 

Passiamo ora ai punti più critici, ai difetti, alcuni dei quali potevano essere facilmente eliminati, ma è difficile capire sempre bene le decisioni di un’azienda. 

Bauli 

Il vano di carico è ridotto al minimo. Il baule posteriore è piccolissimo, ci sta uno zaino, e non deve nemmeno essere troppo grande. Essendo subito sopra al motore il vano rimane caldo, quindi se decidete di acquistare del cibo d’asporto, Alpine è perfetta per tenerlo in caldo fino a casa. Il vano anteriore è più grande, ma la profondità è di una ventina di centimetri, condizione che non rende semplice inserire degli oggetti. Se vorrete uscire per un fine settimana, consiglio un paio di borsoni che si possano appiattire nel vano anteriore. All’interno dell’abitacolo non c’è nemmeno il vano portaoggetti anteriore, sostituito da un piccolo “pozzetto” posizionato tra i due sedili… ed è un optional. 

Infotainment 

Lo schermo centrale e il sistema di infotainment è praticamente una versione basilare che si trova su altri modelli del gruppo Renault, che non fa assolutamente giustizia al livello dell’auto (e del suo prezzo). Lo schermo è piccolo, ha cornici grandi, la grafica è vecchia e poco definita. Potete collegarci uno smartphone e accedere a CarPlay o Android Auto, ma solo tramite il cavo. 

Rifiniture 

Le cuciture, la verniciatura, le plastiche interne lasciano un po’ di amaro in bocca. Va bene che è un’auto sportiva ed essenziale, e praticamente anche un po’ artigianale, ma considerando il prezzo è lecito aspettarsi una cura dei dettagli che purtroppo non c’è. 

Prezzo 

Alpine A110 S ha un prezzo a partire da 74.050 euro, mentre la versione che ho provato, tra verniciatura, cerchi, selleria e interni in microfibra, tetto in carbonio e poco altro, sfiorava gli 85mila euro.  Questa cifra è totalmente meritata per l’esperienza di guida che offre, ma a questo prezzo, oggi, è lecito aspettarsi una maggior cura dei dettagli e probabilmente un infotainment migliore, assieme a qualche automatismo in più. Questi piccoli aggiustamenti probabilmente renderebbero Alpine A110 S un’auto più godibile, che potrebbe diventare anche una prima auto per un appassionato, nonostante le varie rinunce che sarebbe costretto a fare in termini di usabilità nella vita quotidiana. Allo stato attuale la vedo invece più come una seconda auto sportiva da tirare fuori nel weekend ed occasioni speciali. 

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