Nell’ultimo periodo abbiamo riportato diverse notizie riguardanti la carenza di semiconduttori che sta colpendo sia il mercato dell’automotive sia quello tecnologico. Mentre alcuni costruttori di auto sono riusciti, in via del tutto temporanea, a risolvere la problematica altri hanno dovuto limitare la produzione di alcuni modelli e anche la forza lavoro.
A questo proposito, secondo alcune voci di corridoio riportate dai colleghi di Electrek, Tesla avrebbe diverse migliaia di veicoli fermi e bloccati nelle immediate vicinanze della fabbrica di Fremont. Al momento non è chiaro quale sia la motivazione dietro a questo enorme blocco logistico e non ci sono informazioni ufficiali a riguardo; alcune fonti suggeriscono che Tesla sia in attesa di uno specifico componente prima di poter consegnare tutte le vetture.
Ricordiamo che Tesla possiede una sua rete di distribuzione e non vende ai concessionari di terze parti, pertanto in caso di rallentamenti di questo tipo il brand americano deve necessariamente parcheggiare tutte le auto presso i propri edifici. Sappiamo da fonti note che Tesla ha intenzione di sfiorare il milione di auto prodotte nel 2021 e, considerati i numeri di vendita attuali, è probabile che il prossimo trimestre diventi particolarmente intenso per i dipendenti che dovranno necessariamente smaltire anche tutti gli arretrati.
L’amministratore delegato di Tesla, Elon Musk, aveva lanciato l’allarme lo scorso mese annunciando un problema nella catena di approvvigionamento di alcuni componenti. Lo scorso febbraio la fabbrica dedicata allo sviluppo della Model 3 in California aveva subito uno stop temporaneo, proprio per a causa dell’assenza di semiconduttori.
Se la carenza dei semiconduttori dovesse colpire anche Tesla sicuramente per il marchio californiano sarebbe un problema non da poco considerata la quantità di chip presenti all’interno delle proprie vetture; mentre Stellantis, ad esempio, può limitare il quantitativo di chip utilizzando strumentazioni analogiche o datate, Tesla dovrebbe necessariamente fermare la produzione accumulando tutti gli ordini non ancora evasi. Il numero di auto in attesa potrebbe drammaticamente aumentare soprattutto perché, al momento, non si prevedono importanti cambi di rotta e miglioranti in materia di semiconduttori.