Nonostante il "successo" indiscusso ottenuto dall'azienda di Elon Musk, sembrerebbe che ci siano - ancora una volta - problemi per Tesla. Infatti, in Cina, il colosso specializzano nella produzione di veicoli elettrici ha subito un brusco calo degli ordini, soprattutto tra il mese di maggio e quello e di aprile. Inoltre, negli USA, sembrerebbe che molti veicoli del marchio Tesla siano stati sottoposti ad un ennesimo richiamo a causa di problemi inerenti alla qualità. A quanto pare, tali problemi sarebbero da ricondurre al mal funzionamento delle cinture di sicurezza e ad alcuni difetti riguardanti l'errato fissaggio di componenti quali dadi e bulloni. La notizia positiva, tuttavia, è che le auto interessante sono circa 14 mila, dunque un numero limitato se confrontato alle 500 mila vetture vendute durante il 2020.
Ovviamente, a causa di questi intoppi che stanno interessando la casa Tesla, continuano ad essere molte le polemiche legate alla scarsa qualità dei veicoli del marchio statunitense. Tuttavia, è quasi inevitabile per una casa automobilistica - anche per la più affidabile - andare incontro a problemi per i quali è necessario ricorrere, poi, al richiamo dei veicoli coinvolti. Sembrerebbe però che Tesla sia sempre nel mirino di continue critiche, forse a causa della sua "giovane età". Inoltre, c'è da tenere in conto che il settore automobilistico è in continua evoluzione - soprattutto un questi ultimi anni - e le vetture sono sempre più tecnologiche ed innovative. Dunque, è molto facile - soprattutto per i nuovi costruttori, appunto - commettere alcuni sbagli e risolvere poi con i richiami. Proprio per questo motivo, le aziende automobilistiche devono investire in maniera adeguata nel settore dell'innovazione tecnologica, in modo tale da ridurre - quanto più possibili - eventuali problemi.
Ma come accennato poc'anzi, i problemi per Tesla non finiscono qui. Infatti, non mancano quelli commerciali legati alle vendite in Cina: sembrerebbe che Tesla abbia venduto solamente 18 mila veicoli nel mese di aprile a meno di 10 mila nel mese di maggio. Questo evidente calo delle vendite, sarebbe legato ancora una volta alla scarsa qualità delle vetture del marchio statunitense, un dato emerso a seguito di alcuni controlli effettuati proprio dalle autorità cinesi. Degli esemplari prodotti dal colosso di Elon Musk, la Cina registra circa il 30% di auto vendute. Dunque, dimezzare le vendite in questo Paese significa danneggiare profondamente l'azienda e rallentarne la crescita. Infatti, un riscontro negativo è stato registrato anche in Borsa: le azioni - nella giornata di giovedì scorso - hanno subito un calo del 5%.