Problemi per Porsche in Germania, in seguito all'apertura di un'inchiesta da parte della Kba - Kraftfahrt-Bundersamt, l'organo federale che si occupa di vigilanza in tema di trasporti: secondo quanto riportato nei giorni scorsi, ci sarebbero delle discrepanze sensibili tra i dati ufficiali forniti da Porsche in merito alle emissioni di alcuni modelli e l'effettive emissioni durante l'utilizzo.
Tutto nasce da una denuncia portata avanti dalla stessa Porsche, che si sarebbe accorta di queste violazioni: lo scorso anno l'azienda ha inviato una notifica all'organo di controllo, avvisando di possibili "deviazioni di conformità" tra i limiti di alcuni modelli sottoposti a ulteriori test. L'errore parrebbe nascere da un'errata integrazione tra il software e alcune parti meccaniche, che risultava in letture errate delle emissioni e dei consumi di carburante. La decisione di Porsche di auto-denunciarsi alle autorità competenti è un modo per mettere le mani avanti ed evitare di essere travolti da uno scandalo in stile 'dieselgate' di Volkswagen: la collaborazione tra la Kba e la compagnia di Stoccarda aiuterà a risolvere il problema in modo più semplice e rapido.
Degli 11 modelli testati in modo casuale su un lotto di veicoli di serie, in seguito alla denuncia portata avanti da Porsche, 8 sono rientrati nei limiti previsti, mentre i restanti 3 hanno superato i limiti di omologazione di più del 4% dopo la prova al banco. I modelli coinvolti sono vecchie versioni della Porsche Macan e della Boxster Spyder 981, vendute in circa 20 mila esemplari in Europa e pari a meno dell'1% di tutto il parco auto circolante ad oggi.
Nel peggiore dei casi, Porsche sarà obbligata dall'autorità tedesca ad avviare una campagna di richiamo per tutti i veicoli coinvolti, ma è possibile che, data l'auto-denuncia partita dalla compagnia stessa, Kba decida di essere più clemente applicando sanzioni meno dure e solo pecuniarie.