Porsche 918 Spyder è senza dubbio una delle auto più sorprendenti che abbiamo visto nella scorsa decade, ed è quindi inevitabile che il marchio tedesco stia lavorando a un'erede, attesa non prima del 2025, con possibili ritardi causati dalla transizione elettrica, che in Porsche sta portando molte soddisfazioni e quindi impegnando molti dipendenti.
Oliver Blume, oggi alla guida di Volkswagen, ha speso parole molto chiare in merito a questo progetto:
"Porsche ha avuto sempre un grande successo con questo tipo di hypercar, è brava a mostrare scorci delle tecnologie future con prodotti all'avanguardia. La nuova hypercar arriverà quando arriverà il momento giusto, e sarà un'auto che giocherà un ruolo importante nel futuro di Porsche."
La domanda sorge spontanea: come farà Porsche a superare il capolavoro realizzato con la 918 Spyder? L'auto, prodotta tra il 2013 e il 2015, combina la potenza del V8 twin-turbo alla coppia istantanea di un motore elettrico, per un risultato che ha lasciato tutti senza fiato, compreso uno che di auto ne ha provate parecchie come Jeremy Clarkson, che ai tempi di Top Gear soprannominò la 918 Spyder "Widowmaker".
In una delle varie interviste, Blume disse che "la batteria è il cilindro del futuro", e quindi non è da escludere che l'erede della 918 Spyder sia un'auto 100% elettrica, ma al momento non è detta l'ultima parola. Tenendo conto degli investimenti milionari che Porsche sta compiendo nel campo dei carburanti sintetici, è ancora possibile che questo nuovo modello di hypercar possa mantenere un motore a scoppio.
Viste le premesse, l'ipotesi più quotata al momento è per una motorizzazione ibrida, come già visto sulla 918 Spyder: dal 2013 ad oggi si sono fatti grandi passi avanti nel campo della mobilità elettrica, basti pensare ai risultati eccezionali che Porsche ha raggiunto con la Taycan Turbo S Sport Turismo da 761 cavalli, e se Porsche manterrà il connubio tra motore a scoppio e motore elettrico si potranno toccare picchi di potenza assolutamente sbalorditivi.