Porsche cercherà di far crescere il proprio marchio in tutto il mondo con l’ampliamento di nuovi Studio che andranno oltre i tradizionali concessionari; disponibili già in Asia e in Europa, il costruttore prevede di inaugurare il suo primo atelier americano per l’inizio del prossimo anno a Portland, in Oregon. L’amministratore delegato di Porsche Cars North America, Kjell Gruner, ha affermato che gli Studio si concentreranno sulla costruzione del marchio, piuttosto che sulle vendite, prendendo spunto dal concetto di Apple Store.
Stando a quanto riportato Autonews, Gruner ha sottolineato come gli Studio offriranno kit di personalizzazione e merchandising del marchio; i clienti potranno impreziosire i veicoli in un lussuoso lounge dedicata. Rispetto ai tradizionali concessionari, i futuri atelier sono più contenuti e pertanto inseribili in qualsiasi genere di contesto considerata la richiesta di metratura limitata. In Italia, ad esempio, uno Studio è disponibile a Milano presso il City Life District Area, nell’omonimo quartiere di City Life. I nuovi “concessionari” sono specificatamente indirizzati alla clientela più giovane ossia a quel genere di clienti che, secondo i sondaggi, non è disposta a fare molti chilometri per raggiungere la concessionaria che generalmente è nelle zone più periferiche della città.
Nonostante la strategia sia già in essere in alcuni stati, non tutti sono convinti di questa manovra; ad esempio, il proprietario di RDS Automotive Robert Di Stanislao, a capo anche di un concessionario Porsche di Filadelfia, teme che si possa arrivare ad una diluizione del marchio qualora si decidesse di investire per lo più sui giovani. La paura, secondo Di Stanislao, è che si possa finire in un mercato altamente competitivo e piuttosto che seguire il modello di Tesla, Gucci e altri marchi dell’alta moda.