Il Salone di Monaco si conferma come un evento non solo dedicato al settore dell'automobilismo, ma anche un eccellente palcoscenico per quei brand che desiderano mostrate nuove tecnologiche sostenibili e innovative. Un chiaro esempio giunge da Porsche che illustra come desidera estrarre l'anidride carbonica (CO2) dall'aria su scala industriale, in modo sostenibile, per ottenere uno degli elementi essenziali per la produzione di carburanti sintetici, noti come e-fuel.
Sviluppato in collaborazione con Volkswagen Group Innovation, HIF Global e MAN Energy Solutions, mira a estrarre grandi quantità di CO2 dall'atmosfera utilizzando energia proveniente da fonti rinnovabili, riducendo così anche il cambiamento climatico.
La CO2 estratta dall'aria viene quindi impiegata per la produzione di vari prodotti, tra cui carburanti sintetici o e-fuel, combinandola con l'idrogeno ottenuto dall'acqua. Questo processo è già in uso presso lo stabilimento pilota cileno di Haru Oni e, secondo Porsche, può essere replicato ovunque ci sia disponibilità di energia elettrica da fonti rinnovabili.
Per illustrare la tecnologia DAC (direct-air-capture), Porsche ha portato al Salone di Monaco un modello dell'impianto di produzione, corredato da video esplicativi. In sostanza, l'estrazione della CO2 dall'atmosfera avviene attraverso una prima fase di rimozione delle particelle più grosse, seguita da un processo più capillare che prevede l'utilizzo di un materiale filtrante (simile a sassolini) dove la CO2 si deposita.
La CO2 raccolta viene poi ulteriormente purificata e conservata come materia prima grezza, mentre l'eventuale acqua prodotta come sottoprodotto viene scaricata. La CO2 ottenuta può essere anche impiegata come materia prima per la produzione di plastiche non derivate dal petrolio, può essere stoccata a lungo termine o combinata con l'idrogeno per generare metanolo.