L'industria automobilistica europea si prepara ad affrontare una nuova sfida negli Stati Uniti, dove il presidente Donald Trump minaccia di introdurre dazi sulle importazioni. Le case automobilistiche tedesche, in particolare quelle di lusso come Porsche e Mercedes, potrebbero essere le più colpite da questa politica commerciale.
Le politiche isolazioniste di Trump, che promettono di tutelare il made in USA e limitare le importazioni, rischiano di avere un impatto significativo sul settore automobilistico europeo. Questo nuovo fronte si aggiunge alle difficoltà già esistenti per l'industria, come il calo delle vendite in Cina e la lenta crescita della domanda di veicoli elettrici.
Secondo un'analisi di Bloomberg Intelligence, l'introduzione di dazi al 10% potrebbe ridurre l'utile ante imposte (Ebit) di Porsche e Mercedes di circa l'8%, con una perdita di introiti stimata intorno ai 2,4 miliardi di euro. Le due case tedesche esportano negli USA circa un milione e mezzo di veicoli all'anno.
Tuttavia, gli analisti di Bloomberg suggeriscono che la minaccia dei dazi potrebbe essere solo una strategia negoziale per ottenere condizioni commerciali più favorevoli tra Stati Uniti ed Europa. La situazione resta comunque incerta e l'industria automobilistica europea si trova a dover affrontare un periodo di grande instabilità economica e politica.
Nonostante la minaccia di dazi, molti marchi europei di lusso hanno una forte presenza produttiva negli Stati Uniti. Ad esempio, BMW ha uno stabilimento a Spartanburg, South Carolina, che è il più grande impianto di produzione del marchio a livello mondiale.
L'attuale situazione potrebbe anche influenzare lo sviluppo di tecnologie future. La competizione tra mercati potrebbe accelerare l'innovazione nel campo dei veicoli elettrici e autonomi, settori in cui sia l'Europa sia gli Stati Uniti stanno investendo pesantemente.