Diess ha affermato che Volkswagen non parteciperà alla F1 in quanto non si adatta all'immagine del marchio, ma Porsche e Audi gareggeranno non appena verrà introdotto il nuovo regolamento atteso per il 2026; a questo proposito, Diess ha definito la modifica del regolamento l'opportunità perfetta per unirsi alla forma più alta del motorsport. La decisione è anche tempestiva, poiché la gestione di VW ha affermato in precedenza che per sviluppare un propulsore adeguato son necessari circa 4 anni di sviluppi, tempo più che congruo per iniziare le ricerche ora. Oltre a questo, le future F1 utilizzeranno carburante sintetico, il medesimo sviluppato da Porsche di recente, con l’intenzione di adottarlo sulle future vetture stradali così da non adottare, necessariamente, l’elettrificazione.
Alla domanda sul perché la F1 e non un'altra forma di sport automobilistico, Diess è stato abbastanza sincero evidenziando come, la Formula 1, sia l’unica competizione a tema motoristico degna di nota; gli spettatori sono numerosi e le cifre legate a questo sport sono così grandi che non è possibile ignorarle. Mentre Porsche potrebbe legarsi a Red Bull complice un'apertura condivisa in tempi non sospetti, Audi potrebbe fare acquisti in casa McLaren, sia lato Formula 1 sia lato vetture stradali.
Non tutti i membri del consiglio di amministrazione del Gruppo VW desiderano entrare nel mondo della F1:
"La discussione in CdA non è stata unanime. Abbiamo sicuramente altre priorità di tipo strategico. Non è necessariamente il motorsport, ma le nostre vetture devono essere tecnicamente aggiornate, dobbiamo essere in grado di guidare in modo autonomo, abbiamo bisogno di software all’avanguardia e di batterie sempre più efficienti. Il lavoro dietro a tutti questi aspetti è notevole e inserirsi anche nel campionato di Formula 1 potrebbe rallentare alcuni sviluppi” ha riportato Diess in merito alle discussioni nel CdA.