Porsche sospende l'espansione del circuito di Nardò

Il centro tecnico pugliese di Nardò non vedrà ulteriori sviluppi da parte di Porsche: la Casa tedesca rinuncia al progetto in Apulia

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a cura di Tommaso Marcoli

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Il futuro del Centro Tecnico di Nardò, uno dei più prestigiosi circuiti di prova automobilistici al mondo, affronta oggi un'inaspettata battuta d'arresto. Porsche, proprietaria dell'impianto pugliese dal 2012, ha recentemente annunciato la sospensione degli investimenti previsti per l'ampliamento della struttura. Una decisione che giunge dopo mesi di complesse valutazioni e che riflette non solo le sfide economiche, ma anche le crescenti preoccupazioni ambientali e sociali che caratterizzano il panorama automobilistico contemporaneo. Nonostante la struttura continuerà ad operare normalmente per i test delle vetture, il piano di espansione strategica rimane per ora congelato.

La decisione della Casa di Stoccarda arriva in un momento di profonda trasformazione per l'industria automobilistica mondiale. Il circuito pugliese, acquisito dal Gruppo Volkswagen attraverso Porsche oltre un decennio fa, rappresenta una risorsa strategica nell'ecosistema di sviluppo della casa tedesca. Con i suoi 700 ettari di estensione, l'anello principale di 12,6 chilometri e il tracciato handling di 6,2 km, Nardò ha ospitato test cruciali per alcune delle auto più performanti e innovative del panorama mondiale, comprese le hypercar Bugatti.

Negli ultimi anni, la visione di Porsche per il centro prevedeva un ambizioso programma di potenziamento, finalizzato ad ampliare i servizi offerti e consolidare la posizione della struttura nell'ecosistema globale dell'automotive. Un piano che avrebbe portato nuove infrastrutture e tecnologie avanzate, perfettamente allineate con le sfide della mobilità futura: elettrificazione, guida autonoma e connettività.

Un fattore determinante nella decisione di sospendere gli investimenti sembra essere legato al quadro normativo locale. La Regione Puglia, infatti, ha sospeso a marzo 2024 l'accordo necessario per l'approvazione del piano di sviluppo, rinviando ogni decisione al marzo 2025. Questa incertezza regolamentare ha pesato significativamente sulla valutazione finale di Porsche, che ha preferito congelare il progetto piuttosto che procedere in un contesto non chiaramente definito.

È importante sottolineare che, nonostante lo stop agli investimenti, il Centro Tecnico di Nardò continuerà a operare normalmente. Le attività di test e sviluppo proseguiranno senza interruzioni, confermando l'importanza che questa struttura riveste all'interno della rete globale di Porsche. La casa tedesca ha infatti ribadito che, pur accantonando temporaneamente i piani di espansione, il valore strategico dell'impianto pugliese rimane indiscusso.

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quindi gli investimenti li facevano solo se pagava la regione?
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