Porsche al lavoro su batterie in corrente alternata

Sarebbe una rivoluzione per la mobilità elettrica: la prima batteria AC di Porsche con moduli indipendenti alimenterebbe direttamente i motori

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a cura di Tommaso Marcoli

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L'innovazione nel campo delle auto elettriche compie un salto significativo con una tecnologia rivoluzionaria che potrebbe trasformare la struttura dei powertrain. Gli ingegneri di Porsche hanno sviluppato una batteria a corrente alternata per veicoli elettrici, sfidando il paradigma consolidato che vede le batterie di trazione operare esclusivamente in corrente continua. Questa soluzione promette di semplificare radicalmente l'architettura dei sistemi di propulsione elettrica, eliminando componenti intermedi e migliorando l'efficienza complessiva. Il prototipo è già stato testato sia in laboratorio sia su strada, segnando un potenziale punto di svolta nell'evoluzione dei veicoli a zero emissioni.

Nei sistemi di propulsione elettrica convenzionali, la complessità regna sovrana. Una batteria ad alta tensione in corrente continua richiede un elaborato sistema di conversione per alimentare il motore elettrico che funziona in corrente alternata trifase. Questo processo coinvolge l'elettronica di potenza, il sistema di gestione della batteria e il caricatore di bordo, creando un'architettura articolata e potenzialmente inefficiente.

L'innovazione di Porsche ribalta questa logica, proponendo una batteria capace di generare direttamente corrente alternata. Il risultato è una significativa semplificazione del powertrain con benefici in termini di peso, ingombro e efficienza energetica. L'eliminazione di componenti intermedi riduce anche il rischio di guasti e potrebbe abbassare i costi di produzione.

Il cuore dell'innovazione risiede nella particolare struttura della batteria. Gli ingegneri tedeschi hanno suddiviso una batteria ad alto voltaggio in 18 moduli indipendenti, organizzati in gruppi di sei che lavorano su tre fasi differenti. Questa configurazione, denominata convertitore parallelo modulare multilivello, consente di modellare dinamicamente la curva di tensione. Ogni modulo, costruito con la stessa tecnologia agli ioni di litio delle batterie convenzionali, viene controllato individualmente attraverso interruttori gestiti da una sofisticata centralina. Questo controllo granulare permette di generare direttamente la tensione in corrente alternata trifase necessaria al motore, eliminando la necessità di convertitori.

Il sistema si avvale di una piattaforma informatica particolarmente potente che analizza costantemente i dati e adatta il funzionamento dei singoli moduli in base alle condizioni di guida. La centralina di controllo rappresenta il cervello dell'operazione, orchestrando il funzionamento sincronizzato di tutti i componenti con precisione millimetrica. Questa intelligenza distribuita non solo ottimizza le prestazioni, ma offre anche vantaggi in termini di sicurezza. Come evidenziato da Thomas Wenka, Project Manager di Porsche Engineering, il sistema permette un'analisi dettagliata dello stato di salute della batteria, misurando la tensione dei singoli moduli per identificare con precisione eventuali danni o malfunzionamenti in caso di incidente.

La transizione dalla teoria alla pratica è già avvenuta. Porsche ha confermato che il sistema è pienamente funzionante e ha superato i test di laboratorio. L'azienda ha fatto un ulteriore passo avanti, implementando la tecnologia su un veicolo reale per valutarne le prestazioni in condizioni operative concrete. Nonostante questi progressi, la casa automobilistica tedesca mantiene il riserbo sui piani di produzione in serie. Non è ancora chiaro se e quando questa tecnologia rivoluzionaria raggiungerà il mercato di massa, lasciando gli appassionati di auto elettriche in attesa di ulteriori sviluppi.

L'innovazione di Porsche potrebbe rappresentare un punto di svolta per l'intero settore automobilistico. La semplificazione del powertrain elettrico promette di ridurre peso, costi e complessità, rendendo i veicoli elettrici più efficienti e accessibili. Inoltre, i vantaggi in termini di sicurezza e diagnostica potrebbero accelerare l'adozione di massa delle auto a zero emissioni.

Questa evoluzione si inserisce nel contesto più ampio della ricerca di Porsche nell'ambito della mobilità sostenibile, come testimoniato dal successo della Taycan e dai recenti sviluppi della versione Turbo GT. La batteria a corrente alternata rappresenta un tassello significativo nella strategia di elettrificazione del marchio di Stoccarda, confermando la sua leadership tecnologica nel segmento premium.

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4 Commenti

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Quindi è una batteria normale divisa in 3 gruppi con dentro una centralina di controllo sofisticatissima, non vedo il risparmio, anzi vedo l'ennesimo tentativo di risolvere un problema che non esiste, anzi probabilmente la rottura di tale congegno sarà un esborno di denaro enorme, al pari forse di qualche vantaggio che nessuno a richiesto.
Comunque in pratica il convertitore di potenza esisterà sempre e sarà la batteria stessa con la sofisticata tecnologia all'interno.
Sarò scemo io ma a me sembra che ci prendano tutti per il c...o 😁
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Quindi è una batteria normale divisa in 3 gruppi con dentro una centralina di controllo sofisticatissima, non vedo il risparmio, anzi vedo l'ennesimo tentativo di risolvere un problema che non esiste, anzi probabilmente la rottura di tale congegno sarà un esborno di denaro enorme, al pari forse di qualche vantaggio che nessuno a richiesto. Comunque in pratica il convertitore di potenza esisterà sempre e sarà la batteria stessa con la sofisticata tecnologia all'interno. Sarò scemo io ma a me sembra che ci prendano tutti per il c...o 😁
È un sistema totalmente inutile...
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Titolo fuorviante acchiappa click.... Per volta informazione non esisteranno mai batterie a corrente alternata. Ci vuole sempre e comunque una gestione elettronica.
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È un sistema totalmente inutile...
La batteria per definizione è in CC.
Invece di un unico inverter ci saranno 3 inverter inseriti nel pacco batterie.
Con 3 batterie separate, quindi potenzialmente squilibrate tra loro.
Se si guasta cambi tutto.
Dove sarebbe il risparmio?
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Quindi è una batteria normale divisa in 3 gruppi con dentro una centralina di controllo sofisticatissima, non vedo il risparmio, anzi vedo l'ennesimo tentativo di risolvere un problema che non esiste, anzi probabilmente la rottura di tale congegno sarà un esborno di denaro enorme, al pari forse di qualche vantaggio che nessuno a richiesto. Comunque in pratica il convertitore di potenza esisterà sempre e sarà la batteria stessa con la sofisticata tecnologia all'interno. Sarò scemo io ma a me sembra che ci prendano tutti per il c...o 😁
Sono d'accordo.
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