L’attesa è stata lunga, la 992 infatti ha visto la luce a novembre 2018 ed ora a più di due anni di distanza possiamo finalmente toccare con mano uno dei modelli più attesi e coinvolgenti che la casa di Stoccarda ha mai prodotto: la 992 GT3. Come da programma, è stata appena presentata e va ad aggiungersi alla vasta gamma di 992 sul mercato come sola opzione con motore aspirato, mantenendo la tradizione che va avanti dal lontano 1999; le novità, come sempre, sono tante e partiamo da una rivoluzione per quanto riguarda le sospensioni che ora vantano un doppio braccio oscillante direttamente dalle versioni da pista quali Cup, R ed RSR.
Assieme a questo nuovo componente, troviamo anche una rivisitazione importante del comparto aerodinamico che vede per la prima volta un alettone a collo di cigno e un diffusore più aggressivo; l’introduzione di questo nuovo tipo di alettone cambia in maniera decisiva la linea della vettura in quanto è la prima volta in cui la base dello spoiler non è posizionata in corrispondenza del motore stesso ma è più avanzata, quasi alla fine del lunotto.
Questa soluzione non si vede spesso ed è stata utilizzata ad esempio sulla controversa McLaren Senna il cui design è sempre stato al centro di numerosi dibattiti, eppure Porsche è riuscita a rendere il tutto armonico e non pesante, in classico stile di Stoccarda; le caratteristiche tecniche della nuova GT3, inoltre, sono di tutto rispetto.
Il motore rimane il 4.0 6 cilindri aspirato a cui ci aveva abituato la 991.2 GT3 ma stavolta ha 10 cv in più arrivando a 510 cv totali con 1418 kg di peso, solo 17kg in più della versione precedente nonostante sia più grande; non bisogna dimenticare il difficile compito degli ingegneri che hanno dovuto strozzare ulteriormente il motore per via dell’omologazione Euro 6d e nonostante questo aspetto sono riusciti ad estrarne 10 cv in più probabilmente tramite il totale redesign della linea di scarico che ha, inoltre, fatto risparmiare ben 10 kg.
Come si sperava, Porsche ha mantenuto la straordinaria possibilità di optare tra il formidabile PDK automatico doppia frizione o il tradizionale 6 marce manuale, una cosa sempre più rara al giorno d’oggi e per cui dobbiamo fortemente ringraziare Andreas Preuninger, Responsabile della divisione GT del marchio Porsche.
La 992 è più voluminosa della 991.2 e per contenere al massimo l’aumento di peso, gli ingegneri di Stoccarda hanno deciso di utilizzare il cofano anteriore in CFRP, i vetri alleggeriti, i cerchi forgiati e di addirittura andare ad assottigliare lo strato di rivestimento della panchetta in quanto, sulla GT3, non sono previsti i sedili posteriori.
Un grande passo avanti avviene anche all’interno grazie alla nuova e modernissima strumentazione della versione 992 che riesce ad abbinare tecnologia e funzionalità in un modo originale e senza esagerare, in puro stile Porsche; nelle varie schermate sarà possibile vedere le informazioni classiche come livello carburante e livello olio mentre nel contagiri centrale è presente una spia di cambiata e i led colorati come le auto da competizione. Infine, tramite le personalizzazioni del reparto Porsche Exclusive, sarà possibile aggiungere tocchi esclusivi come il tetto in carbonio a vista, varie modifiche dei gruppi ottici, le finiture dei cerchi e alcuni accenti di colore per rendere ancora più unico il proprio esemplare.
L’unione tra tradizione ed innovazione ha reso possibile ottenere un tempo record per questo modello di 06:59:927 al famosissimo Nürburgring: un risultato strepitoso ottenuto anche grazie ai pneumatici Michelin Pilot Sport Cup 2R sviluppati appositamente per la 992 GT3. Per darvi una misura, il tempo sul giro è di ben 1 minuto inferiore rispetto a quello fatto segnare nel 1999 dall’intramontabile Walter Röhrl con la prima vettura di questo tipo, la 996 GT3.
Il prezzo? A partire da 172mila euro, ma con qualche equipaggiamento aggiuntivo potrete facilmente superare i 200mila euro. Per i più curiosi consigliamo di visitare il configuratore disponibile sul sito ufficiale di Porsche.