Porsche produrrà nello stabilimento di Zuffenhausen le future versioni a batteria della 718 a partire dal prossimo anno.
Con l'obiettivo di affiancare modelli a batteria ai rispettivi modelli base, Porsche investirà fino a 500 milioni di euro nel suo stabilimento. Parliamo inevitabilmente di una cifra importante, che segue i 700 milioni di euro già destinati allo stesso impianto nel 2018-2019 per le linee si assemblaggio della Taycan elettrica.
Nel 2023 dunque la casa automobilistica tedesca inizierà la produzione della prossima generazione delle sportive Porsche 718 Boxster e Cayman 100% elettriche nel suo impianto di Zuffenhausen. La notizia, arrivata da un rapporto di Automobilwoche, conferma l'impegno del brand tedesco per la ristrutturazione del sito e della preparazione di linee di produzione dedicate alle nuove elettriche.
Non dimentichiamo che la produzione in serie dei futuri modelli a batteria della 718 è stata ritardata di un anno non solo per via della complessità tecnologica del progetto ma anche a causa del tempo riservato al coordinamento con gli altri marchi del Gruppo Volkswagen.
Sappiamo tuttavia che le varianti completamente elettriche della 718 saranno basate sulla concept car Mission R, disporranno di un’autonomia di percorrenza di circa 400 chilometri e della piattaforma PPE sviluppata dalla casa automobilistica di Zuffenhausen in collaborazione con Audi.
Non dimentichiamo che Porsche ha fissato l'obiettivo di raggiungere almeno un terzo delle vendite globali con veicoli elettrici entro il 2025 e due terzi entro il 2030. Oltre alla Porsche Macan elettrica, il produttore tedesco raggiungerà questi importanti obiettivi anche grazie all'arrivo sul mercato di nuove auto sportive a emissioni zero. Nei giorni scorsi Porsche ha inoltre confermato il suo impegno verso lo sviluppo del carburante sintetico eFuel annunciandone l’utilizzo sulla Porsche 718 Cayman GT4 RS durante la gara sul ghiaccio del GP Ice Race di Zell am See in Austria. Durante la gara, infatti, la Casa tedesca ha utilizzato una benzina del tutto particolare ottenuta dalla lavorazione di scarti alimentari.