Il CNG, Compressed Natural Gas (gas naturale in pressione), è un carburante alternativo che si usa con una certa frequenza sugli autobus, al fine di renderli un po’ meno dannosi nei confronti dell’ambiente: noi lo chiamiamo più semplicemente "metano". Trattandosi di un gas in pressione, il buono stato di manutenzione dei serbatoi è un aspetto fondamentale per garantire la sicurezza di chi si trova a bordo, o anche solo nelle vicinanze, del bus: lo scorso 16 aprile a Perugia un autobus alimentato a metano ha preso fuoco in maniera strabiliante, sparando fiammate degne di un film di Hollywood.
Fortunatamente nessuno è rimasto ferito, l’autobus stava procedendo senza passeggeri a bordo e il conducente alla guida ha fatto in tempo a scendere prima che le fiamme si impossessassero completamente del bus. Nonostante l’autista abbia prontamente chiamato i soccorsi, nel tempo che i Vigili del Fuoco hanno impiegato per raggiungere il punto indicato l’autobus è bruciato completamente.
Manco a dirlo, il video è diventato virale e ha scatenato grandi polemiche: c’è chi pensava che si trattasse di un autobus elettrico e quindi ne ha approfittato per inveire contro le batterie, chi invece era convinto che si trattasse di un bus alimentato a idrogeno, ma la verità è che sul tetto del Irisbus Iveco Cityclass si trovavano dei semplici serbatoi per gas naturale, che hanno causato l’incendio a causa di un malfunzionamento.
E’ facile spaventarsi guardando video di questo tipo, ma in realtà incidenti di questo tipo che coinvolgono mezzi alimentati a CNG sono molto rari, e proprio per questo motivo il gas metano è diventato uno dei principali carburanti utilizzati sugli autobus in Europa, oltre al fatto che è un’alternativa più pulita al gasolio.
L’origine dell’incendio non è ancora stata individuata, ma nel video si può notare come le valvole dedicate alla riduzione della pressione stiano svolgendo alla perfezione il proprio compito, permettendo al gas di fuoriuscire dal serbatoio prendendo fuoco, ma evitando esplosioni.