Perché l'auto elettrica rallenta in tutto il mondo?

Nei mercato considerati maturi, l'interesse per le auto elettriche sta diminuendo: colpa del prezzo elevato e dell'ansia da autonomia. Lo studio Deloitte

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a cura di Tommaso Marcoli

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Il settore automobilistico globale sta vivendo un’evoluzione tumultuosa, spinto da una crescente pressione verso la sostenibilità e la digitalizzazione. Tuttavia, come emerge dallo studio “2025 Global Automotive Consumer Study” di Deloitte, l’adozione delle auto elettriche sta affrontando sfide significative, con implicazioni importanti per il futuro dell’industria e dei consumatori.

Scende l'interesse

Secondo Deloitte, l’interesse per i veicoli completamente elettrici (BEV) ha rallentato in molti mercati maturi. In Germania, il 45% degli intervistati ha espresso preoccupazioni sul costo elevato dei BEV, mentre il 54% cita l'ansia da autonomia come una delle principali barriere. Negli Stati Uniti, il 49% dei consumatori è preoccupato per la mancanza di infrastrutture di ricarica pubblica e un ulteriore 46% sottolinea il tempo necessario per la ricarica come un ostacolo. Anche in India, nonostante una maggiore apertura, il 39% degli intervistati segnala preoccupazioni legate alla sicurezza delle batterie. A livello globale, le motivazioni principali per acquistare un’auto elettrica includono la riduzione dei costi del carburante, segnalata dal 61% dei consumatori in Giappone e dal 56% negli Stati Uniti, e le preoccupazioni ambientali, evidenziate dal 63% in India e dal 54% in Germania. Tuttavia, questi fattori positivi sono spesso controbilanciati da problemi strutturali e tecnologici.

Ricaricare a casa non è scontato

La ricarica domestica si conferma la scelta preferita per la maggior parte dei consumatori. Tuttavia, in mercati come il Sud-est asiatico, una percentuale significativa di intervistati, pari al 33%, non dispone di accesso a un caricatore domestico, evidenziando la necessità di investire in infrastrutture pubbliche.

Secondo i dati pubblicati da Deloitte, sebbene le intenzioni, la maggior parte di coloro che vorrebbero acquistare una EV non dispongono di una rete di ricarica domestica. Negli Stati Uniti il 58% degli intervistati non ha un punto dedicato alla ricarica di un'auto elettrica. In Germania il 56%, in UK il 62% mentre in Giappone il valore sale al 65%. Unica eccezione, la Cina dove il 77% degli intervistati dichiara di avere accesso a un punto domestico per la ricarica.

Un altro dato cruciale riguarda le aspettative sui tempi di ricarica. Mentre i consumatori vogliono tempi più rapidi, molti sono disposti ad aspettare fino a 40 minuti per una ricarica all’80%, una tolleranza maggiore rispetto a quanto previsto inizialmente dall’industria. Inoltre, il 32% degli intervistati in Sud-est asiatico sottolinea una mancanza di conoscenza sulla tecnologia dei veicoli elettrici, un aspetto che rappresenta una barriera significativa all’adozione.

Ma l'autonomia sarebbe sufficiente

Un altro aspetto preso in esame dallo studio riguarda la distanza media percorsa dagli utenti. Alla domanda "quante volte avete guidato per più di 100 km nell'ultimo mese?" il 39% dei giapponesi, il 26% dei britannici, il 23% degli americani e il 20% dei tedeschi ha risposto mai. Molto diversa, invece, la situazione in Cina e in India: qui soltanto - rispettivamente - il 6% e il 2% degli utenti non ha mai guidato per più di 100 km nell'ultimo mese. 

Le automobili elettriche di nuova generazione riescono - nella maggior parte dei casi - a percorrere tra i 300 e i 350 km con un pieno di energia elettrica. Nei mercati occidentali, dove in media si percorrono quotidianamente in auto circa 20 km, l'automobile elettrica potrebbe realmente assolvere alla maggior parte degli spostamenti senza troppe incertezze. Evidentemente, il tema della ricarica domestica resta uno degli ostacoli principali all'adozione in massa delle EV. 

Il motore a combustione prima scelta

In molti mercati, i veicoli ibridi stanno guadagnando terreno rispetto ai BEV. Questo è particolarmente vero in Paesi come la Germania, dove il 53% dei consumatori preferisce soluzioni benzina o gasolio, e il Giappone, dove il 41% degli intervistati continua a optare per veicoli a combustione interna, dimostrando una transizione più lenta verso l’elettrificazione completa. Gli ibridi continuano a essere percepiti come un compromesso ideale per ridurre le emissioni senza affrontare le limitazioni attuali delle infrastrutture di ricarica.

Il tema della sostenibilità è centrale per i consumatori, ma rimangono dubbi sulla filiera completa delle batterie. Il 43% degli intervistati nel Regno Unito e il 39% negli Stati Uniti esprime preoccupazioni sul costo di sostituzione delle batterie e sulla loro sicurezza. A livello globale, il 37% degli intervistati, incluso un numero significativo in Corea del Sud e Giappone, ha espresso dubbi sulle performance delle batterie in condizioni climatiche estreme, come il freddo intenso. La percezione che i veicoli elettrici abbiano costi nascosti, come la sostituzione delle batterie e la manutenzione, contribuisce ulteriormente a rallentare l’adozione.

Lo studio Deloitte dipinge un quadro complesso per il futuro dell’auto elettrica. Mentre l’interesse per la sostenibilità rimane forte, l’industria deve affrontare sfide legate ai costi, alle infrastrutture e alla percezione dei consumatori. Investire in tecnologie di ricarica più rapide, espandere l’accesso ai caricatori domestici e aumentare la trasparenza sulla sostenibilità delle batterie saranno passi fondamentali per accelerare l’adozione delle auto elettriche nei prossimi anni.

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27 Commenti

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Da possessore di auto elettrica, in Italia il prezzo è veramente importante, parliamo quasi sempre di 40k per auto, vuole dire regalare 10k di IVA.
In 2 anni e mezzo o 35.000km di auto elettrica, non ho mai avuto problemi di autonomia o altri problemi. L'ansia ce l'ha chi non ha mai avuto un auto elettrica.
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Ma come si fa a scrivere questi titoli? Nel 2024 le bev considerando tutto il mondo hanno fatto un +25%. Dov’è il “rallentamento”.
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Dunque: "una percentuale significativa di intervistati, pari al 33%, non dispone di accesso a un caricatore domestico" quindi già una persona su 3 non la compra a prescindere da tutto.
Poi chi fa lavori dove si passa la giornata in auto, l'ultima cosa che vuole è una colonnina di ricarica: il tempo è denaro, un bel naftone ed è passata la paura. E via un'altra fetta dal target.
Tutti gli altri sono i candidati perfetti per l'elettrico, ma per contro... sono proprio quelli che girano poco! Poi magari qualcuno di loro vuole prima finire di godersi l'auto che ha già.
Aggiungiamo che le BEV non costano meno di una ibrida... finiti gli incentivi ecco che si scopre che il re è nudo.
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Ho avuto un'auto elettrica per circa 6 mesi, avevo la macchina dal carroziere e mi lasciò la macchina di cortesia.

Era una Smart full elettric, ok non è una grossa auto, ma di listino sta a circa 20-22 mila euro.

100-120 Km di autonomia, carica lentissima.
Inutile dire che sono stati 6 mesi di incubi tra ricariche infinite di 4 ore, colonnina distante da casa 1 km da fare a piedi sotto le intemperie (non vivo in italia), praticamente da ricaricare ogni due giorni, vai attacca, torna a casa, aspetti 4 ore, finita la carica vai subito a piedi a riprenderla per non pagare il supplemento del posto occupato.

Di andare a trovare mio fratello non se ne parlava, avrei dovuto programmare il viaggio con ricerca di colonnine, lasciare la macchina la, farmi a piedi fino a casa di mio fratello, dopo qualche ora interrompere FORZATAMENTE la visita per andarla a riprendere ecc ecc.
Ansie per i km, ansie per la ricarica, un disastro.

Praticamente si diventa schiavi del mezzo e se si vuole un pochino di autonomia in più, bisogna spendere oltre i 30K.

Lato colonnina, app penose, per chi utilizza per breve tempo l'elettrico e non si fa una tessera, pagavo 25€ di caparra ad ogni ricarica perchè non avevo una tessera. Schifo totale, con queste premesse secondo voi dovrei prendermi un'auto elettrica?
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qui da noi in genere vedo 3 categorie:

1) quelli a cui dell'auto non frega nulla e quindi a parità di segmento non spende certe cifre
2) quelli a cui piacciono le macchine ma che a pari prezzo prendono auto termiche di uno (o a volte anche 2) segmenti superiori col prezzo che hanno
3) quelli che non sanno/non si fidano o fanno molti km
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Avatar di HSH 141
HSH
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Ad oggi non prenderei mai un elettrica per la famiglia, mi toccherebbe ancora prendere una a gasolio o a GPL, non posso richischare di restare a piedi nei viaggi o di perdere 4 ore a caricarla o pianmificarmi i viaggi in base alle colonnine...
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Ho avuto un'auto elettrica per circa 6 mesi, avevo la macchina dal carroziere e mi lasciò la macchina di cortesia.

Era una Smart full elettric, ok non è una grossa auto, ma di listino sta a circa 20-22 mila euro.

100-120 Km di autonomia, carica lentissima.
Inutile dire che sono stati 6 mesi di incubi tra ricariche infinite di 4 ore, colonnina distante da casa 1 km da fare a piedi sotto le intemperie (non vivo in italia), praticamente da ricaricare ogni due giorni, vai attacca, torna a casa, aspetti 4 ore, finita la carica vai subito a piedi a riprenderla per non pagare il supplemento del posto occupato.

Di andare a trovare mio fratello non se ne parlava, avrei dovuto programmare il viaggio con ricerca di colonnine, lasciare la macchina la, farmi a piedi fino a casa di mio fratello, dopo qualche ora interrompere FORZATAMENTE la visita per andarla a riprendere ecc ecc.
Ansie per i km, ansie per la ricarica, un disastro.

Praticamente si diventa schiavi del mezzo e se si vuole un pochino di autonomia in più, bisogna spendere oltre i 30K.

Lato colonnina, app penose, per chi utilizza per breve tempo l'elettrico e non si fa una tessera, pagavo 25€ di caparra ad ogni ricarica perchè non avevo una tessera. Schifo totale, con queste premesse secondo voi dovrei prendermi un'auto elettrica?
praticamente ti hanno dato l'auto peggiore che potevano darti, e oggi é fuori produzione da anni quell'auto. Nell'ipotesi che uno prenda un'auto elettrica, va scelta ovviamente l'auto corretta per le proprie esigenze, ed é necessario un cambio di mentalitá rispetto all'auto endotermica: se con i diesel o benzina il rifornimento lo fai quando usi l'auto, con le EV la ricarica va fatta quando non si usa.
Ad esempio, fermo restando che la fortwo é un'auto che va bene solo per chi fa una decina di km urbani (come la Twizzy, di fatto analoga), se uno decidesse di acquistarla comunque dovrebbe poter ricaricare a casa, giá solo questo é un enorme vantaggio sia economico (di fatto vai a spendere circa 3-4 volte meno nella peggiore delle ipotesi rispetto ad un diesel) sia di comoditá (esci ogni giorno di casa con il "pieno", senza mai doverti preoccupare di cercare un distributore) oltre a notevoli altri vantaggi come la preclimatizzazione dell'abitacolo dal telefono e via dicendo. In secondo luogo, qualora bisognasse ricaricare per strada, bisogna saper scegliere le colonnine.

La fortwo che ti hanno dato non sa nemmeno cosa sia la ricarica DC, che ormai ha anche la Dacia Spring, e che ti permetterebbe di ridurre drasticamente i tempi nel caso di brevi fermate su lunghi viaggi. Ad esempio, una model 3 LR RWD ti permetterebbe di fare 400 km di autostrada prima di fermarti e caricare di nuovo in 25 minuti. Le ricariche in AC vanno usate quando si lascia l'auto ferma per ore, ed é possibile regolarsi la velocitá di carica per non dover "interrompere forzatamente visite" oppure dover andare a staccare l'auto prima della mattina dopo.
É chiaro peró che se si prende un'auto come una smart di propria volontá e non perché te l'hanno imposta come auto sostitutiva, e si pensa di poterci fare km di autostrada... beh.
Ad oggi non prenderei mai un elettrica per la famiglia, mi toccherebbe ancora prendere una a gasolio o a GPL, non posso richischare di restare a piedi nei viaggi o di perdere 4 ore a caricarla o pianmificarmi i viaggi in base alle colonnine...
leggasi sopra, il "rischiare di rimanere a piedi" o il "perdere 4 ore a caricarla" sono scuse. La pianificazione del viaggio la fa il navigatore. Provane una per un certo periodo e vedrai che non é come lo dipingi anzi, c'é un motivo se il 99% di quelli che comprano elettrico non vorrebbero piú una endotermica manco se fossero pagati per usarla.
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praticamente ti hanno dato l'auto peggiore che potevano darti, e oggi é fuori produzione da anni quell'auto. Nell'ipotesi che uno prenda un'auto elettrica, va scelta ovviamente l'auto corretta per le proprie esigenze, ed é necessario un cambio di mentalitá rispetto all'auto endotermica: se con i diesel o benzina il rifornimento lo fai quando usi l'auto, con le EV la ricarica va fatta quando non si usa.
Ad esempio, fermo restando che la fortwo é un'auto che va bene solo per chi fa una decina di km urbani (come la Twizzy, di fatto analoga), se uno decidesse di acquistarla comunque dovrebbe poter ricaricare a casa, giá solo questo é un enorme vantaggio sia economico (di fatto vai a spendere circa 3-4 volte meno nella peggiore delle ipotesi rispetto ad un diesel) sia di comoditá (esci ogni giorno di casa con il "pieno", senza mai doverti preoccupare di cercare un distributore) oltre a notevoli altri vantaggi come la preclimatizzazione dell'abitacolo dal telefono e via dicendo. In secondo luogo, qualora bisognasse ricaricare per strada, bisogna saper scegliere le colonnine.

La fortwo che ti hanno dato non sa nemmeno cosa sia la ricarica DC, che ormai ha anche la Dacia Spring, e che ti permetterebbe di ridurre drasticamente i tempi nel caso di brevi fermate su lunghi viaggi. Ad esempio, una model 3 LR RWD ti permetterebbe di fare 400 km di autostrada prima di fermarti e caricare di nuovo in 25 minuti. Le ricariche in AC vanno usate quando si lascia l'auto ferma per ore, ed é possibile regolarsi la velocitá di carica per non dover "interrompere forzatamente visite" oppure dover andare a staccare l'auto prima della mattina dopo.
É chiaro peró che se si prende un'auto come una smart di propria volontá e non perché te l'hanno imposta come auto sostitutiva, e si pensa di poterci fare km di autostrada... beh.

leggasi sopra, il "rischiare di rimanere a piedi" o il "perdere 4 ore a caricarla" sono scuse. La pianificazione del viaggio la fa il navigatore. Provane una per un certo periodo e vedrai che non é come lo dipingi anzi, c'é un motivo se il 99% di quelli che comprano elettrico non vorrebbero piú una endotermica manco se fossero pagati per usarla.

Certo il tuo ragionamento non fa una piega, ma non esiste solo la Tesla, con i prezzi che ti propongono, la maggiorparte della gente non può di certo permettersi una macchina con una certa autonomia e nemmeno di poterla ricaricare in casa.

Una full elettric appena decente e con una autonomia di almeno 400 Km costa più di 35k, assurdo per la maggior parte delle persone.

Nel mio caso, vivendo in appartamento, mi vien davvero male ogni volta doversi spostare verso la colonnina per dover fare "rifornimento" e restare a piedi per più di 25 min o per delle ore.
Il tempo di ricarica è fastidioso se devi fare molti Km o se non hai una colonnina vicina, inoltre essendo pubbliche, devi spostare a fine carica, quindi doppio sbatti.
Nel senso, non mi prendo un cane perchè ho lo sbatti di portarlo giu a fare le sue cose e mi prendo una macchina che ha le stesse esigenze?
Lo trovo incocepibile, l'auto deve essere una comodità non uno sbattimento.

Se non si danno una mossa lato ricarica, costi e autonomia, l'elettrico non sfonderà mai.

Ultima domanda: Nelle grandi città, col 100% del comprato auto elettriche, come si fa?
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anche se si fa poche volte, la gente la libertà di poter partire senza patemi e mangiarsi 500km la pretende e HA RAGIONE. Succedesse una volta in un anno, una volta in due, perchè rinunciare? Le auto elettriche sono salotti potentissimi da usare solo per girellare in città?
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Certo il tuo ragionamento non fa una piega, ma non esiste solo la Tesla, con i prezzi che ti propongono, la maggiorparte della gente non può di certo permettersi una macchina con una certa autonomia e nemmeno di poterla ricaricare in casa.

Una full elettric appena decente e con una autonomia di almeno 400 Km costa più di 35k, assurdo per la maggior parte delle persone.
questo purtroppo é un problema ormai per tutto il mondo dell'automotive, una polo 1.0 tre cilindri benzina con un minimo di configurazione per renderla accettabile come il climatronic e una radio a cui sia possibile collegare il telefono costa 26 mila euro. A questo punto uno si fa due ragionamenti e pensa che tutto sommato si, son 9 mila euro in piú, ma non hai tagliandi, non hai bollo, non hai altri costi di manutenzione e soprattutto, appunto, l'energia elettrica costa tremendamente meno anche del diesel.
Se vai su un'auto famigliare, come una T-Roc, sei giá a 36k se la vuoi benzina e a 38k diesel, quindi se la paragoni con, ad esempio, la Kia EV3, sei precisamente a pari prezzo per una pari fascia.
E poi c'é l'usato...
Nel mio caso, vivendo in appartamento, mi vien davvero male ogni volta doversi spostare verso la colonnina per dover fare "rifornimento" e restare a piedi per più di 25 min o per delle ore.
arrivi a casa, la attacchi alla colonnina AC e la riprendi la mattina dopo, praticamente la parcheggi come parcheggeresti l'auto diesel. L'unica variabile al piú é la distanza della colonnina.
Il tempo di ricarica è fastidioso se devi fare molti Km o se non hai una colonnina vicina, inoltre essendo pubbliche, devi spostare a fine carica, quindi doppio sbatti.
Nel senso, non mi prendo un cane perchè ho lo sbatti di portarlo giu a fare le sue cose e mi prendo una macchina che ha le stesse esigenze?
Lo trovo incocepibile, l'auto deve essere una comodità non uno sbattimento.

Se non si danno una mossa lato ricarica, costi e autonomia, l'elettrico non sfonderà mai.

Ultima domanda: Nelle grandi città, col 100% del comprato auto elettriche, come si fa?
intendi dire se in futuro saranno tutte elettriche? Una presa a bassa potenza (6 kW max) per ogni parcheggio.
A mio parere oggi siamo giá maturi dal punto di vista di ricarica e autonomia. Al piú quel che manca sono auto piú piccole, utilitarie, segmento A, che spero arrivino nei prossimi anni.
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Avatar di HSH 141
HSH
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arrivi a casa, la attacchi alla colonnina AC e la riprendi la mattina dopo, praticamente la parcheggi come parcheggeresti l'auto diesel. L'unica variabile al piú é la distanza della colonnina.
posso farmela a casa a costo zero anche se ho un impianto da 3kw? o devo spendere altri 5.000 per questo?

leggasi sopra, il "rischiare di rimanere a piedi" o il "perdere 4 ore a caricarla" sono scuse
Scuse più che valide direi... e te lo dice uno che è a favore dell'elettrico... la prenderei solo se la usassi per casa lavoro, non certo come auto di famiglia
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posso farmela a casa a costo zero anche se ho un impianto da 3kw? o devo spendere altri 5.000 per questo?
se ti riferisci alla wall box, la puoi installare anche senza proprio fotovoltaico, con 3kWp in ogni caso ci penserá la wall box a ricaricare quando hai eccesso di produzione o seguendo le tue impostazioni (ad esempio limitazioni di orario, di potenza, ecc). Sicuramente peró, con un'auto elettrica aumenterei il contratto di fornitura a 6 kW.
Scuse più che valide direi... e te lo dice uno che è a favore dell'elettrico... la prenderei solo se la usassi per casa lavoro, non certo come auto di famiglia
no, non sono scuse valide, non nel 2025 dove ormai ci sono auto anche usate con autonomie e tempi di ricarica ottimi. Con poco piú di 20k prendi una model 3 usata e hai la ricarica 250 kW e almeno 300 km di autonomia autostradale. Ci faccio 25k km annuali perché faccio gare sportive in giro per il nord italia e conosco gente che fa il rappresentante di vernici che di km annuali ne fa piú del doppio. Tutto sta nel scegliere l'auto corretta, come dicevo prima non si puó prendere una citycar e farci Torino-Napoli.
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HSH
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se ti riferisci alla wall box, la puoi installare anche senza proprio fotovoltaico, con 3kWp in ogni caso ci penserá la wall box a ricaricare quando hai eccesso di produzione o seguendo le tue impostazioni (ad esempio limitazioni di orario, di potenza, ecc). Sicuramente peró, con un'auto elettrica aumenterei il contratto di fornitura a 6 kW.

no, non sono scuse valide, non nel 2025 dove ormai ci sono auto anche usate con autonomie e tempi di ricarica ottimi. Con poco piú di 20k prendi una model 3 usata e hai la ricarica 250 kW e almeno 300 km di autonomia autostradale. Ci faccio 25k km annuali perché faccio gare sportive in giro per il nord italia e conosco gente che fa il rappresentante di vernici che di km annuali ne fa piú del doppio. Tutto sta nel scegliere l'auto corretta, come dicevo prima non si puó prendere una citycar e farci Torino-Napoli.
non ho fotovoltaico, non ho produzione.
Poi per le auto usate ,magari con le batterie non in perfetto stato onestamente non ci penso manco morto
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non ho fotovoltaico, non ho produzione.
Poi per le auto usate ,magari con le batterie non in perfetto stato onestamente non ci penso manco morto
le batterie sono la cosa che dura di piú di tutta l'auto, tanto che in media dopo 350 mila km (quando una buona parte delle auto endotermiche é tipicamente sotto la pressa da un bel po' di km) hanno perso il 12%.
Questa cosa mai capita, dovrebbe essere nettamente piú "pauroso" acquistare un'auto endotermica usata che non elettrica, che invece non ha praticamente nulla di logorabile. Una EV con 100 mila km é ancora nuova di pacco praticamente.
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