Il settore automobilistico globale sta vivendo un’evoluzione tumultuosa, spinto da una crescente pressione verso la sostenibilità e la digitalizzazione. Tuttavia, come emerge dallo studio “2025 Global Automotive Consumer Study” di Deloitte, l’adozione delle auto elettriche sta affrontando sfide significative, con implicazioni importanti per il futuro dell’industria e dei consumatori.
Scende l'interesse
Secondo Deloitte, l’interesse per i veicoli completamente elettrici (BEV) ha rallentato in molti mercati maturi. In Germania, il 45% degli intervistati ha espresso preoccupazioni sul costo elevato dei BEV, mentre il 54% cita l'ansia da autonomia come una delle principali barriere. Negli Stati Uniti, il 49% dei consumatori è preoccupato per la mancanza di infrastrutture di ricarica pubblica e un ulteriore 46% sottolinea il tempo necessario per la ricarica come un ostacolo. Anche in India, nonostante una maggiore apertura, il 39% degli intervistati segnala preoccupazioni legate alla sicurezza delle batterie. A livello globale, le motivazioni principali per acquistare un’auto elettrica includono la riduzione dei costi del carburante, segnalata dal 61% dei consumatori in Giappone e dal 56% negli Stati Uniti, e le preoccupazioni ambientali, evidenziate dal 63% in India e dal 54% in Germania. Tuttavia, questi fattori positivi sono spesso controbilanciati da problemi strutturali e tecnologici.
Ricaricare a casa non è scontato
La ricarica domestica si conferma la scelta preferita per la maggior parte dei consumatori. Tuttavia, in mercati come il Sud-est asiatico, una percentuale significativa di intervistati, pari al 33%, non dispone di accesso a un caricatore domestico, evidenziando la necessità di investire in infrastrutture pubbliche.
Secondo i dati pubblicati da Deloitte, sebbene le intenzioni, la maggior parte di coloro che vorrebbero acquistare una EV non dispongono di una rete di ricarica domestica. Negli Stati Uniti il 58% degli intervistati non ha un punto dedicato alla ricarica di un'auto elettrica. In Germania il 56%, in UK il 62% mentre in Giappone il valore sale al 65%. Unica eccezione, la Cina dove il 77% degli intervistati dichiara di avere accesso a un punto domestico per la ricarica.
Un altro dato cruciale riguarda le aspettative sui tempi di ricarica. Mentre i consumatori vogliono tempi più rapidi, molti sono disposti ad aspettare fino a 40 minuti per una ricarica all’80%, una tolleranza maggiore rispetto a quanto previsto inizialmente dall’industria. Inoltre, il 32% degli intervistati in Sud-est asiatico sottolinea una mancanza di conoscenza sulla tecnologia dei veicoli elettrici, un aspetto che rappresenta una barriera significativa all’adozione.
Ma l'autonomia sarebbe sufficiente
Un altro aspetto preso in esame dallo studio riguarda la distanza media percorsa dagli utenti. Alla domanda "quante volte avete guidato per più di 100 km nell'ultimo mese?" il 39% dei giapponesi, il 26% dei britannici, il 23% degli americani e il 20% dei tedeschi ha risposto mai. Molto diversa, invece, la situazione in Cina e in India: qui soltanto - rispettivamente - il 6% e il 2% degli utenti non ha mai guidato per più di 100 km nell'ultimo mese.
Le automobili elettriche di nuova generazione riescono - nella maggior parte dei casi - a percorrere tra i 300 e i 350 km con un pieno di energia elettrica. Nei mercati occidentali, dove in media si percorrono quotidianamente in auto circa 20 km, l'automobile elettrica potrebbe realmente assolvere alla maggior parte degli spostamenti senza troppe incertezze. Evidentemente, il tema della ricarica domestica resta uno degli ostacoli principali all'adozione in massa delle EV.
Il motore a combustione prima scelta
In molti mercati, i veicoli ibridi stanno guadagnando terreno rispetto ai BEV. Questo è particolarmente vero in Paesi come la Germania, dove il 53% dei consumatori preferisce soluzioni benzina o gasolio, e il Giappone, dove il 41% degli intervistati continua a optare per veicoli a combustione interna, dimostrando una transizione più lenta verso l’elettrificazione completa. Gli ibridi continuano a essere percepiti come un compromesso ideale per ridurre le emissioni senza affrontare le limitazioni attuali delle infrastrutture di ricarica.
Il tema della sostenibilità è centrale per i consumatori, ma rimangono dubbi sulla filiera completa delle batterie. Il 43% degli intervistati nel Regno Unito e il 39% negli Stati Uniti esprime preoccupazioni sul costo di sostituzione delle batterie e sulla loro sicurezza. A livello globale, il 37% degli intervistati, incluso un numero significativo in Corea del Sud e Giappone, ha espresso dubbi sulle performance delle batterie in condizioni climatiche estreme, come il freddo intenso. La percezione che i veicoli elettrici abbiano costi nascosti, come la sostituzione delle batterie e la manutenzione, contribuisce ulteriormente a rallentare l’adozione.
Lo studio Deloitte dipinge un quadro complesso per il futuro dell’auto elettrica. Mentre l’interesse per la sostenibilità rimane forte, l’industria deve affrontare sfide legate ai costi, alle infrastrutture e alla percezione dei consumatori. Investire in tecnologie di ricarica più rapide, espandere l’accesso ai caricatori domestici e aumentare la trasparenza sulla sostenibilità delle batterie saranno passi fondamentali per accelerare l’adozione delle auto elettriche nei prossimi anni.
In 2 anni e mezzo o 35.000km di auto elettrica, non ho mai avuto problemi di autonomia o altri problemi. L'ansia ce l'ha chi non ha mai avuto un auto elettrica.
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