Negli ultimi giorni, i prezzi dei carburanti in Italia hanno registrato un significativo aumento, con la benzina che ha raggiunto 1,8 euro al litro e il diesel oltre 1,7 euro al litro. Questo incremento è attribuibile a diversi fattori. Innanzitutto, l'obbligo di miscelazione dei biocarburanti ha comportato costi aggiuntivi per rivenditori e gestori, influendo sul prezzo finale al consumatore. Inoltre, le fluttuazioni delle quotazioni del petrolio sui mercati internazionali hanno contribuito all'aumento dei prezzi dei carburanti.
Questi rincari hanno un impatto significativo sui consumatori. Secondo il Codacons, un pieno di benzina costa oggi circa 2,2 euro in più rispetto al mese scorso, mentre per il diesel l'aumento è di 2,4 euro.
Su base annua, considerando una media di due pieni al mese, ciò si traduce in un aggravio di circa 52 euro per la benzina e 57,6 euro per il gasolio. Inoltre, l'aumento dei prezzi dei carburanti incide anche sul settore agroalimentare, con quasi il 40% dei prodotti Made in Italy destinati all'export che viaggiano su strada.
Ciò comporta un incremento dei costi di trasporto, che può riflettersi sui prezzi finali dei prodotti. È importante monitorare l'evoluzione di questi fattori per comprendere le future variazioni dei prezzi dei carburanti e l'impatto sull'economia e sui consumatori.