Il marchio, come Pagani, suggerisce che al momento non ci sarebbe una soluzione valida per realizzare una hypercar estrema completamente a batterie; tra gli ostacoli maggiori, Koenigsegg suggerisce l’autonomia e il peso. Il numero uno della compagnia svedese conosce davvero bene il mondo delle elettriche, dal momento che ha a disposizione una Model S per gli spostamenti quotidiani, vettura che definisce estremamente connessa alla mente umana complice la capacità di effettuare sorpassi in ogni momento.
Considerando che la Gemera costa circa 2 milioni di euro ed è appena più veloce della berlina Model S Plaid da poco più di 140mila euro (nello scatto 0-100), possiamo comprendere il punto del fondatore. Prima dell’avvento dei veicoli elettrici, le hypercar rappresentavano una vera differenza rispetto le supercar o le berline in termini di prestazioni; al momento questa differenza è assente e Koenigsegg pensa che le hypercar elettriche "debbano avere una ragione per esistere". Anche se è fiducioso che l'azienda avrà "il motore elettrico e gli inverter più potenti al mondo", Koenigsegg crede chiaramente che una hypercar elettrica debba fare di più per distinguersi dai veicoli elettrici nei segmenti più tradizionali e per giustificare i loro enormi costi di produzione e di vendita.
Mentre la società continua a inseguire il sogno di superare i 500 km/h con la Jesko Absolut, il pensiero del fondatore non sembra poi distaccarsi poi molto da quello di Pagani che, proprio di recente, ha precisato che continuerà con la produzione di hypercar con propulsore V12.