All’inizio del mese abbiamo riportato una notizia riguardante l’applicazione di una patente speciale dedicata ai possessori di “supercar” in Australia. Una proposta che ha suscitato diverse curiosità e perplessità, motivazioni che ci hanno spinto a riformulare l’iniziativa anche per i nostri lettori italiani così da comprendere il sentimento dietro a questa idea.
Al fine di fare un piccolo recap, l’Australia ha pensato di introdurre questa nuovo titolo di guida a partire dal 2024 e sarà dedicato a coloro che desiderano guidare veicoli con un rapporto peso/potenza superiore a 276 kW (370 CV) per tonnellata. Un valore indubbiamente elevato che lascia fuori tantissimi modelli, come l’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio, BMW M3, Audi RS6 e Porsche 911 GT3 RS, solo per citarne alcuni. Precisiamo che la patente non è un vero corso a tutti gli effetti, ma più una serie di lezioni online da seguire per ottenere la possibilità di guidare auto prestazionali.
A giudicare dai dati raccolti dal nostro sondaggio, il 74% dei lettori è favorevole all’introduzione di uno strumento analogo anche in Italia e nei commenti qualche utente ha anche suggerito di istituire un verso corso di guida, simile per certi versi a quelli di guida sicura istituiti da ACI e altri marchi o addirittura costruttori. Idea che ci sentiamo di sposare quasi interamente, sebbene crediamo che prima di una patente per le supercar serva una revisione più approfondita di tutto il “sistema patenti” (qui il nostro approfondimento), a cominciare dalla visita medica che non testimonia mai veramente il grado di sicurezza alla guida. Non ultimo, l’introduzione di nuove segnaletiche e tecnologie richiedono, a volte, un piccolo ripasso; situazione che non è neanche lontanamente contemplata per chi guida un’automobile (discorso differente per i mezzi pesanti).