Patente europea: guida dai 17 anni con le nuove regole

L'Europa è in cammino verso un documento di guida unificato che promette di rivoluzionare la vita di milioni di automobilisti del continente.

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a cura di Andrea Maiellano

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L'Europa è in cammino verso un documento di guida unificato che promette di rivoluzionare la vita di milioni di automobilisti del continente. Dopo un lungo percorso iniziato nel 2023, Parlamento e Consiglio europeo hanno finalmente raggiunto un accordo preliminare sulla patente europea, un documento che standardizzerà le regole di guida attraverso tutti i confini dell'Unione. Tuttavia, i tempi di attuazione rimangono dilatati: saranno necessari almeno quattro anni dopo l'approvazione finale per vedere questa novità implementata completamente in tutti gli Stati membri, spingendo la piena realizzazione quasi alla soglia del 2030.

La trasformazione più evidente sarà l'introduzione della patente digitale, accessibile direttamente dallo smartphone attraverso un portafoglio digitale europeo. Gli Stati membri avranno cinque anni e mezzo per implementare questa misura che rappresenta un deciso passo verso la modernizzazione dei documenti personali. La digitalizzazione non sarà però imposta in modo esclusivo: i legislatori hanno previsto che i conducenti possano comunque optare per il tradizionale formato fisico, garantendo una transizione graduale.

La validità dei documenti sarà standardizzata a 15 anni per auto e motocicli, con possibilità per gli Stati di ridurla a 10 anni qualora la patente funga anche da documento d'identità nazionale. Per camion e autobus, invece, il rinnovo dovrà avvenire ogni cinque anni, con potenziali limitazioni temporali aggiuntive per i conducenti oltre i 65 anni.

L'accordo introduce significative novità nella formazione dei conducenti, con un focus particolare sulle sfide contemporanee. Gli aspiranti automobilisti dovranno obbligatoriamente apprendere norme specifiche sull'utilizzo sicuro del telefono durante la guida, sulla gestione degli angoli ciechi, e sull'interazione con i sistemi di assistenza alla guida (ADAS).

Particolare attenzione viene dedicata anche alla protezione degli utenti più vulnerabili della strada, con moduli formativi dedicati alla sicurezza di pedoni, bambini e ciclisti. Non mancheranno insegnamenti pratici su come affrontare condizioni meteorologiche avverse e superfici scivolose, o come aprire correttamente le portiere per evitare incidenti con ciclisti in transito.

L'Europa estende a tutti i Paesi membri una pratica già consolidata in alcuni Stati, tra cui l'Italia: il periodo di prova per i neopatentati. Per i primi due anni dal conseguimento della patente, i conducenti saranno soggetti a regole più rigide e sanzioni maggiorate, particolarmente per infrazioni legate all'alcol e al mancato utilizzo dei sistemi di sicurezza. Il testo dell'accordo incoraggia inoltre gli Stati membri ad adottare una politica di tolleranza zero verso alcol e droghe alla guida.

Prima di ottenere la prima patente, diventerà obbligatorio un controllo medico che includa la verifica della vista e delle condizioni cardiovascolari. Per i rinnovi successivi, gli Stati potranno sostituire la visita con un'autovalutazione o misure alternative equivalenti, introducendo maggiore flessibilità nel processo.

Accesso anticipato per i giovani conducenti professionisti

Una delle innovazioni più significative riguarda i conducenti professionisti. Per contrastare la crescente carenza di autisti nel settore trasporti, l'accordo abbassa l'età minima per guidare camion da 21 a 18 anni e da 24 a 21 anni per gli autobus, a condizione che si possieda un certificato di competenza professionale. L'abbassamento dei limiti d'età si spinge ancora oltre, con la possibilità per i diciassettenni di guidare camion o furgoni all'interno del proprio Paese, purché accompagnati da un conducente esperto.

Questa apertura ai giovani conducenti è stata estesa anche alla guida accompagnata per le automobili, che diventerà un sistema standardizzato in tutta l'UE, offrendo nuove opportunità di apprendimento e pratica guidata.

L'eurodeputata Jutta Paulus, del Gruppo dei Verdi/Alleanza libera europea, ha sintetizzato l'essenza della riforma: "La nuova direttiva sulle patenti di guida semplifica la vita delle persone, rendendola più digitale, più flessibile e con meno burocrazia. Allo stesso tempo, inviamo un chiaro segnale per una maggiore sicurezza stradale in linea con la Vision Zero: meno incidenti, meno feriti e meno vittime sulle nostre strade."

La parlamentare ha inoltre sottolineato come l'uniformità degli standard in tutta Europa faciliterà l'accesso dei giovani alla professione di autista, rafforzerà i servizi di protezione civile volontaria e affronterà la carenza di lavoratori qualificati nel settore dei trasporti. Un aspetto non trascurabile riguarda anche la riduzione dei tempi burocratici per il rilascio e rinnovo dei documenti, garantendo che nessuno veda limitato il proprio diritto alla guida a causa di procedure amministrative inefficienti.

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"guida dai 17 anni con le nuove regole", e poi si parla di tutto tranne che di questo...
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