Parigi e Olanda, nel 2030 addio alle auto inquinanti

La sindaca di Parigi ha annunciato di voler bandire dalle proprie strade tutte le auto a benzina dal 2030. Una timeline simile a quella del governo olandese. Intanto in Polonia il prossimo anno LG inaugurerà uno dei più grandi stabilimenti di produzione di batterie al litio per auto elettriche.

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a cura di Alessandro Crea

A Parigi a partire dal 2030 non sarà più possibile circolare con un'auto a benzina. È la decisione ufficializzata dalla sindaca della capitale francese, Anne Hidalgo, che già in precedenza aveva fissato al 2024 lo stop per le auto diesel. Insomma, entro il 2030 la circolazione a Parigi sarà interamente elettrica, chi non si adeguerà potrà sempre utilizzare il trasporto pubblico e tenere l'auto a casa per gli spostamenti al di fuori della città.

È bene però chiarire che questa decisione non implica la fine della commercializzazione dei veicoli a benzina, la cui vendita in Francia continuerà fino al 2040. Oltre ai produttori dunque adesso anche le istituzioni stanno accelerando per una transizione verso l'elettrico, che appare sempre più vicina.

auto a combustione

Anche il Regno Unito infatti ha annunciato una timeline identica, mentre il nostro Paese valuterà in questi anni, così come farà la Cina, anch'essa intenzionata a proibire attorno a quella data la vendita di auto inquinanti. Il nuovo governo olandese invece ha addirittura deciso di anticipare il bando al 2030. A questo si accompagnerà un nuovo accordo con l'Europa per ridurre le emissioni nocive del 55% nei prossimi 13 anni, con la chiusura di tutti gli impianti a carbone.

Come sappiamo però la transizione non sarà comunque facile. Decisioni politico-economiche di questo tipo sono ovviamente fondamentali, ma dovranno accompagnarsi ad altre azioni, dall'implementazione di incentivi efficaci nello stimolare l'adozione di auto elettriche da parte della popolazione, all'introduzione di una rete credibile e affidabile di ricarica elettrica.

auto EV

I costi delle auto elettriche e ibride inoltre dovrebbero diminuire nel tempo, grazie a, progresso tecnologico, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo delle batterie. Proprio nei giorni scorsi l'Unione Europea ha iniziato a gettare le basi per politiche concrete in questo settore, avviando il dialogo con aziende automobilistiche e chimiche europee, affinché si possa arrivare ad avviare una produzione locale di questo componente fondamentale, così da abbatterne i costi e far crescere la domanda.

Mentre l'industria europea si organizza però, c'è chi ha già le idee chiare in merito. Secondo quanto annunciato dall'agenzia industriale polacca ARP, dal prossimo anno LG inaugurerà un impianto per la realizzazione di batterie vicino a Wroclaw, a 190 chilometri dal confine con la Germania, investendo 1,63 miliardi di dollari. L'impianto dovrebbe fornire impiego a 2500 persone, di cui circa 400 ingegneri di varie specializzazioni - chimici, automobilistici, elettronici e informatici - con una capacità produttiva a pieno regime di 100.000 unità ogni anno.

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Resta poi sempre da affrontare il nodo principale della questione, che fino ad ora nessuno ha avuto forse il coraggio di indicare con chiarezza, tranne Marchionne. Per sostenere la crescita del mercato delle auto elettriche e una seria lotta all'inquinamento, sarà necessario effettuare investimenti nel settore delle rinnovabili. Senza sviluppare nuove tecnologie a impatto zero infatti, sostituire le auto a benzina con quelle elettriche non farà che spostare il problema a monte: l'aria delle città infatti potrà anche migliorare, ma le emissioni non faranno che aumentare assieme alla crescita del numero di auto elettriche e quindi al fabbisogno energetico, probabilmente aggravando al situazione anziché migliorarla.  


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