Con i termini di SUV e Crossover siamo soliti indicare vetture che presentano un'altezza da terra maggiore rispetto alle classiche berline e Station Wagon e che hanno una carrozzeria che è appunto un mix tra una Station Wagon, jeep e monovolume. Sono auto che si vedono sempre più spesso lungo le nostre strade.
Inizialmente questo movimento aveva colpito principalmente le auto di segmento C e D, ma ore le case stanno introducendo SUV e Crossover anche nei segmenti più bassi, ovviamente sfruttando le piattaforme già presenti.
Opel Karl Rocks è un esempio in tal senso. Si tratta di un piccolo SUV che di fatto però somiglia di più ad una monovolume in miniatura. Abbiamo provato la versione 1.0 73 CV GPL.
Estetica
Dal punto di vista estetico quella che si presenta ai nostri occhi è una vettura compatta e piuttosto classica nelle forme. Gli elementi da SUV li possiamo incontrare in un'altezza da terra maggiorata di 18 millimetri rispetto alla sorellina "normale" e in alcuni elementi caratteristici come le barre sopra il tetto della stessa tinta grigia delle modanature presenti lungo il perimetro della vettura, minigonne comprese. I fascioni non sono in tinta.
Potremmo definire la Karl Rocks una City SUV visto che stiamo parlando di una vettura lunga 3 metri e 68 centimetri. Altro aspetto piacevole esteticamente sono i fendinebbia integrati nel paraurti.

Come va su strada
La piccola di casa Opel è una vettura con assetto morbido che però fa sentire un po' troppo buche e dossi. Anche dal punto di vista dell'agilità la Rocks non può essere definita una vettura a proprio agio nel misto, complice sia il peso che uno sterzo incerto e con il quale si fatica a prendere il giusto feeling.
Ottimo invece il cambio che assicura innesti assolutamente perfetti e mai contrastati. Migliorabile l'impianto frenante che prevede dischi solo per l'asse anteriore, mentre al posteriore abbiamo freni a tamburo.

Il motore
A spingere la Karl Rocks troviamo il propulsore da mille centimetri cubi abbinato alla doppia alimentazione benzina-GPL. Si tratta di un motore silenzioso che assicura una buona spinta anche se deve essere "stiracchiato" a dovere per dare il meglio; insomma bisogna tenerlo sempre su di giri.
Il tre cilindri rappresenta comunque la soluzione perfetta in città ed è valido anche per le gite fuori porta anche se, ovviamente, quest'auto non è concepita per i lunghi viaggi.
Decisamente ottimi i consumi: con un piano di GPL abbiamo percorso circa 300 km, tutti in città. Opel dichiara 5,7 (GPL) / 4,4 (Benz) litri/100 km ed una percorrenza combinata di 1.105 km.
Facile e intuitivo il passaggio da benzina a GPL; è infatti sufficiente premere l'apposito pulsante ubicato sulla parte sinistra della plancia. Per monitorare lo stato del carburante di entrambe le alimentazioni è presente una classica barra visibile nel cruscotto. Il passaggio da GPL a benzina avviene in modo automatico non appena termina il GPL.
Qualità e abitabilità
La qualità degli interni è conforme a quello che ci si aspetta da una vettura di questa fascia di prezzo. Le plastiche sono ovviamente di tipo rigido ma gli assemblaggi risultano curati. Il piatto forte degli interni è però il sistema di infotelematica compatibile con Car Play e Android Auto ed il pluripremiato On-Star che consente di avere un assistente vocale 24 su 24, sempre pronto a rispondere alle nostre esigenze.

Il sistema di infotelematica R4.0 Intellilink (optional a pagamento installato sulla vettura in prova) presenta un'interfaccia semplice ed intuitiva. Ad arricchire ulteriormente la dotazione tecnologica troviamo anche la Radio DAB che assicura una buona riproduzione sonora, e un buon impianto audio. Complessivamente la plancia presenta un layout organizzato, con lo schermo ben integrato.
È comoda?
Per essere una citycar è tutt'altro che compatta. Eppure lo spazio a bordo non è molto, nonostante la Karl Rocks sia omologata per cinque posti. Chi siede davanti ha a disposizione un discreto spazio, ma dietro si sta un po' stretti - sopratutto c'è poco spazio sopra la testa.
Anche il bagagliaio è piccolo: 195 litri a disposizione che diventano 940 abbattendo i sedili posteriori. Da ricordare che lo spazio destinato al ruotino di scorta è occupato dal serbatoio di GPL.

Comodi i sedili, che presentano un'imbottitura generosa che contiene bene il corpo. Piacevole anche il disegno romboidale della selleria.
In conclusione
La vettura che abbiamo testato costa 16.040 euro e comprende i seguenti accessori extra: Opel OnStar, Airbag frontali e laterali lato guida e passeggero; airbag a tendina 1 e 2 fila, sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici (TPMS), climatizzatore elettronico (ECC), volante in pelle con comandi radio integrati, cerchi in lega da 15" a 8 razze, fari fendinebbia, intelliLink 4.0, vetri posteriori oscurati, Cruise Control, Radio Digitale DAB, sensori di parcheggio posteriori, luci diurne a LED, vernice metallizzata.
Si tratta di una dotazione piuttosto completa per una citycar a fronte di un prezzo comunque concorrenziale.

In conclusione l'Opel Karl Rocks è una citycar che gioca a fare il SUV. Una vettura onesta, discretamente rifinita e piuttosto parca nei consumi, anche grazie alla doppia alimentazione benzina-GPL.
Lo spazio a bordo non è molto tuttavia la piccola tedesca si configura come la scelta perfetta per tutti coloro che hanno bisogno di una vettura da città e che hanno una famiglia di 3 o 4 elementi (meglio se tre).

Il tre cilindri mille - la cubatura contenuta consente di risparmiare sull'assicurazione RC Auto- abbinato alla duplice alimentazione benzina-GPL svolge bene il suo lavoro specialmente in città. Certo, dal punto di vista dinamico non dobbiamo avere troppe pretese perché la Karls Rocks è una vettura che ama essere guidata adagio. Insomma la velocità non è il suo forte, ma forse questo lo sapevamo già.